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Oggi il software PhPeace raggiunge un record

PeaceLink: 50 mila articoli e oltre, un traguardo simbolico

Il 3 aprile 2024 segna un traguardo significativo per PeaceLink. Oggi infatti il sito ha raggiunto e superato la straordinaria cifra di 50 mila articoli pubblicati. PeaceLink continuerà a essere un laboratorio di anticipazione del futuro al servizio del presente. E anche della memoria storica.
3 aprile 2024
Redazione PeaceLink

Il 3 aprile 2024 segna un traguardo significativo per PeaceLink, una pietra miliare che celebra l'impegno incessante per la pace, l'ecologia e la solidarietà attraverso la diffusione di informazioni e di iniziative in rete. Oggi, il sito ha raggiunto e superato la straordinaria cifra di 50 mila articoli pubblicati. Questo traguardo non solo riflette la dedizione dei suoi redattori (tutti volontari che si impegnano gratuitamente), ma anche l'importanza della piattaforma digitale come punto di riferimento per coloro che cercano una voce informata e impegnata nel panorama della pace e dei diritti umani. Vignetta di Vauro per PeaceLink

Il culmine di questo cammino verso la pubblicazione dell'articolo numero 50.000 è stato registrato sul PhPeace, un software collaborativo creato tra il 2000 e il 2001 da Francesco Iannuzzelli per generare e organizzare le pagine web del sito di PeaceLink. Questo strumento ha permesso ai redattori di PeaceLink di condividere con il mondo le loro opinioni, analisi e storie, creando così un'ampia e diversificata biblioteca di contenuti che affrontano una vasta gamma di tematiche legate alla pace, alla nonviolenza e alla giustizia sociale.

Uno dei punti salienti di questo traguardo è stato il costante impegno di Patrick Boylan per portare avanti la causa di Julian Assange. Attraverso articoli, analisi e discussioni, PeaceLink ha mantenuto viva l'attenzione su questioni cruciali come la libertà di stampa e la tutela dei diritti umani, dimostrando così la sua importanza come luogo di dibattito e di sensibilizzazione.

Il PhPeace

Francesco Iannuzzelli, nel corso degli anni, ha arricchito il software PhPeace, garantendo che la piattaforma rimanesse all'avanguardia e potesse continuare a svolgere il suo ruolo vitale nel fornire una piattaforma per la libera espressione e la condivisione delle idee e delle iniziative. Di particolare importanza è l'ultimo modulo realizzato per segnalare gli eventi per la pace, l'ambiente e la solidarietà, un calendario digitale condiviso che è rilanciato sui social network e che viene indicizzato al contempo nei motori di ricerca.

Tuttavia, il numero di 50 mila articoli rappresenta solo una parte della vastità dell'impatto di PeaceLink. Infatti, ci sono molti altri contenuti pubblicati utilizzando il software Sympa, che ha trasformato le email delle mailing list di PeaceLink in pagine web. Un esempio lampante di questa trasformazione è la newsletter quotidiana di Peppe Sini sulla nonviolenza, che ha contribuito a informare e ispirare migliaia di persone in tutto il mondo.

Vi è poi una quantità indefinita di informazioni prodotte da PeaceLink fra il 1991 e il 2001, nel decennio in cui non era entrato in funzione il PhPeace. Molti di questi testi sono stati diffusi prima che nascesse il web di Internet.

Svettare nell'informazione globale

La grande quantità di informazioni presenti sul sito di PeaceLink fornisce al sito www.peacelink.it una visibilità particolarmente elevata nel panorama dell'informazione ecopacifista. Inserire un articolo su PeaceLink significa fare in modo che Google e altri motori di ricerca "vedano" le informazioni del sito in maniera privilegiata e li collochino fra le prime notizie indicizzate. Anche perché il sito viene considerato di fatto una testata di informazione.

Mentre ciò che gli utenti inseriscono su Facebook e su altri social network si perdono nel tempo (per la stragrande maggioranza) perché non vengono indicizzati (praticamente gli utenti scrivono sulla sabbia qualcosa che non rimarrà nell'archivio digitale della memoria della rete) ciò che viene pubblicato su PeaceLink invece "rimane in memoria" nella rete globale e può essere rintracciato facendo le opportune interrogazioni nei motori di ricerca.

Il contributo del volontariato 

Oltre a sottolineare l'importanza di questo traguardo, è importante riflettere sull'incredibile lavoro svolto da tutti coloro che hanno contribuito a PeaceLink nel corso degli anni. Dai giornalisti ai ricercatori, dagli attivisti ai semplici cittadini desiderosi di fare la loro parte, ogni voce ha contribuito a costruire e arricchire questa piattaforma, rendendola un faro di speranza e un catalizzatore per il cambiamento positivo. Li possiamo definire i mediattivisti della pace, della nonviolenza, della cittadinanza attiva digitale sui temi dell'ambiente, del consumo critico e della cultura. In questi anni particolare attenzione è stata posta sull'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile con i suoi 17 obiettivi globali.

In conclusione, mentre festeggiamo l'articolo numero 50 mila pubblicato oggi su PeaceLink, è fondamentale rinnovare il nostro impegno per promuovere la pace, la giustizia e i diritti umani in tutto il mondo in questo momento che - per le guerre in corso - è il più drammatico di tutta la storia di Internet e del nostro sito. Che questo traguardo sia solo l'inizio di ulteriori sviluppi.

L'Intelligenza Artificiale

Il prossimo passo che ci accingiamo a compiere è quello di realizzare un corso sull'Intelligenza Artificiale e la pace per esplorare il ruolo che può avere nell'informazione condivisa e per il bene comune. Una parte delle frasi che state leggendo sono scritte dall'Intelligenza Artificiale generativa, su input iniziale e revisione finale di un redattore di PeaceLink. L'Intelligenza Artificiale generativa ci consentirà di realizzare più agevolmente forme di condivisione della scrittura collaborativa, quella che don Milani sviluppò con sistemi artigianali ma estremamente efficaci e stimolanti. La rivoluzione digitale non deve sostituire il confronto umano ma lo deve poter supportare e rendere più produttivo.

Anticipare il futuro, essere proattivi

PeaceLink continuerà a essere proprio quello che è stata fino a ora: un laboratorio di anticipazione del futuro al servizio del presente. E anche della memoria storica.

Vogliamo continuare a essere una fonte verificata di informazioni scomode e un luogo di incontro per tutti coloro che lottano per un mondo migliore.

Note: Articolo realizzato con il supporto linguistico di ChatGPT con prompt, contenuti e revisione finale di Alessandro Marescotti.

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