Perché ti chiediamo di sostenere PeaceLink in questo momento

Cari amici,

PeaceLink ha bisogno di un sostegno economico. Siamo impegnati in un processo civile con un "consulente Nato" che ci chiede 50 mila euro di danni per una pagina web in cui è apparso il suo nome.

A ciò si aggiungono le spese di "housing" del server centrale (1.800 euro) per connettere il nostro sito ad Internet (stiamo pagando in questi giorni la fattura) ed altre spese vive senza le quali PeaceLink non potrebbe funzionare.

PeaceLink non ha nessuna spesa per personale (siamo tutti volontari al 100%) e per la sede (non abbiamo sede) ma nonostante ciò il crescente peso economico del processo e del sito (il cui numero di accessi è destinato a crescere sempre di più) ci spingono a chiedere un sostegno. Attualmente, per fare un esempio, non siamo neppure in grado di rimborsare le spese di viaggio di chi deve rappresentare PeaceLink nella Tavola della pace.

Abbiamo inoltre deciso di non avere alcuna pubblicità su sito, nonostante le allettanti promesse (PeaceLink conta diecimila utenti al giorno ed è fra i primi cento siti visitati in Italia). Abbiamo scelto un'altra strada, non commerciale e completamente svincolata dagli sponsor e dai loro potenziali condizionamenti.

Pertanto cerchiamo altri amici che vogliano condividere con noi questa scelta di libertà. Cerchiamo altri compagni di viaggio con cui condividere i servizi e le spese del sito usufruendo delle funzionalità davvero innovative del software Phpeace.

Vi chiediamo un sostegno diretto (con un versamento sul conto corrente postale che alleghiamo) o indiretto anche solo pubblicizzando sui vostri strumenti di comunicazione l'appello che riportiamo qui sotto.

Grazie per l'appoggio e la solidarietà.