L'atto di accusa del pm Buccoliero per le polveri dell'ILVA
Processo in corso a Taranto: "A Natale il regalo che si faceva ai bambini era l’aerosol”
Secondo il pm vi è stata “continuità tra gestione pubblica e privata all’insegna del menefreghismo”. E ancora: "Gli atti di intesa sono rimasti sulla carta. Impianto di carta, tutto scritto ma nulla fatto. Gli imputati erano all’oscuro di questa situazione quando c’era una evidenza empirica?"
1 febbraio 2021
AGI (Agenzia Giornalistica Italia)
Ilva: pm, coprire parchi minerali? Per Riva da escludere
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Pubblicato: 01/02/2021 12:23
Rete: Globale | Tema: Cronaca
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Ilva: pm, coprire parchi minerali? Per Riva da escludere
Pubblicato: 01/02/2021 12:23
(AGI) - Taranto, 1 feb -. “La filmatura dei cumuli doveva avvenire nel 1999 e invece nel 2004 stiamo ancora preparando le modalità operative”. Nel processo in corso in Corte d’Assise a Taranto per il disastro ambientale dell’Ilva, questa mattina il pubblico ministero Mariano Buccoliero ha citato, tra i tanti esempi, i cumuli di materie prime del siderurgico di Taranto, che dovevano essere irrorati con sostanze filmanti per evitare la dispersione delle polveri, per mettere sott’accusa la gestione Riva della fabbrica e sottolineare come i progetti ambientali concordati dai Riva con le istituzioni locali, siano rimasti in realtà lettera morta o avviati a tempi molto lunghi.(AGI)
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Pubblicato: 01/02/2021 12:23
Rete: Globale | Tema: Cronaca
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Ilva: pm, coprire parchi minerali? Per Riva da escludere
Pubblicato: 01/02/2021 12:23
(AGI) - Taranto, 1 feb -. “La filmatura dei cumuli doveva avvenire nel 1999 e invece nel 2004 stiamo ancora preparando le modalità operative”. Nel processo in corso in Corte d’Assise a Taranto per il disastro ambientale dell’Ilva, questa mattina il pubblico ministero Mariano Buccoliero ha citato, tra i tanti esempi, i cumuli di materie prime del siderurgico di Taranto, che dovevano essere irrorati con sostanze filmanti per evitare la dispersione delle polveri, per mettere sott’accusa la gestione Riva della fabbrica e sottolineare come i progetti ambientali concordati dai Riva con le istituzioni locali, siano rimasti in realtà lettera morta o avviati a tempi molto lunghi.(AGI)
TA1/CHC
Ilva: pm, coprire parchi minerali? Per Riva da escludere (2)
Pubblicato: 01/02/2021 12:23
(AGI) - Taranto, 1 feb. - “Con l’atto di intesa - ha detto il pm Buccoliero riferendosi ai diversi protocolli sottoscritti anni fa dal gruppo Riva con gli enti locali - si intende che l’impegno lo realizzo alla scadenza prevista, non certo a distanza di anni. Ma Arpa - si è chiesto il pm - come ha verificato gli atti di intesa se i termini non sono stati rispettati e c’é stato un prolungamento nel tempo delle emissioni inquinanti?”. Secondo il pm Buccoliero, vi è stata “continuità tra gestione pubblica e privata all’insegna del menefreghismo”. A proposito della copertura dei parchi minerali della fabbrica per evitare la diffusione delle polveri siderurgiche su Taranto, copertura avviata solo a febbraio 2018 sotto la gestione dei commissari straordinari nominati dal Governo e giunta adesso alla quasi conclusione, Buccoliero ha sostenuto che per i Riva la “copertura era da escludere”. “Perli - ha aggiunto il pm riferendosi all’avvocato Francesco Perli, del gruppo Riva, uno dei 47 imputati del processo - ha detto che la copertura è stata una soluzione politica. Noi abbiamo sentito anche questo davanti alla Corte d’Assise”.(AGI)
TA1/CHC
Ilva: pm, coprire parchi minerali? Per Riva da escludere (3)
Pubblicato: 01/02/2021 12:23
(AGI) - Taranto, 1 feb. - In realtà, per il pm, “non si volevano coprire i parchi minerali non perché l’intervento era costoso e perché non avrebbero apportato alcun miglioramento produttivo. Che gliene frega all’imprenditore - ha aggiunto Buccoliero - di un intervento ambientale che dal punto di vista produttivo non comporta nulla? Può dare un beneficio produttivo? No, e allora - ha rilevato il pm circa i Riva - non lo faccio perché costa troppo. Abbiamo addirittura visto davanti alla Corte d’Assise testi che lavoravano nell’area parchi minerali che ci hanno detto che non hanno visto nemmeno un grammo di polveri sollevarsi dall’Ilva. Ma allora - ha proseguito il magistrato - chi le ha viste queste polveri, solo le famiglie del rione Tamburi?” “Evidentemente - ha sostenuto Buccoliero - le poveri erano invisibili e si materializzavano solo dopo”. Il pm ha poi affermato, a proposito della enorme discrepanza tra situazione descritta e situazione reale, che “i custodi giudiziari”, nominati dal gip di Taranto, Patrizia Todisco, dopo il sequestro di luglio 2012, “andavano sui luoghi e vedevano i guasti ambientali, i consulenti Ilva, invece, ricevevano le carte dell’azienda che dicevano che era tutto a posto e qui si fermavano”. Il pm ha parlato di “situazione disastrosa dei parchi”. E a proposito delle misure ambientali, Buccoliero ha anche evidenziato che “ancora oggi, nel 2021, non tutti i nastri trasportatori della fabbrica sono stati coperti”. (AGI)
TA1/CHC
Ilva: pm, impianto di carta, tutto scritto ma nulla fatto
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Pubblicato: 01/02/2021 13:16
Rete: Globale | Tema: Cronaca
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Ilva: pm, impianto di carta, tutto scritto ma nulla fatto
Pubblicato: 01/02/2021 13:16
(AGI) - Taranto, 1 feb - “Ilva era un impianto di carta, nel senso che tutto era scritto sulle carte ma, nella realtà, non c’era nulla come hanno accertato i controlli”. Lo ha detto oggi, nell’udienza in corso a Taranto davanti alla Corte d’Assise per il disastro ambientale dell’Ilva (“Ambiente Svenduto”), il pubblico ministero Mariano Buccoliero dando il via alla requisitoria che in prosieguo coinvolgerà altri tre pm. Per Buccoliero, “non contano le MDT, le Migliori tecniche disponibili, ma lo stato degli impianti. Ci voleva una Bat - si é chiesto il magistrato - per chiudere una paratoia, un edificio? No, occorrevano i soldi, Ilva li ha spesi, e anche tanti, ma solo per efficientare la produzione”.(AGI)
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Pubblicato: 01/02/2021 13:16
Rete: Globale | Tema: Cronaca
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Ilva: pm, impianto di carta, tutto scritto ma nulla fatto
Pubblicato: 01/02/2021 13:16
(AGI) - Taranto, 1 feb - “Ilva era un impianto di carta, nel senso che tutto era scritto sulle carte ma, nella realtà, non c’era nulla come hanno accertato i controlli”. Lo ha detto oggi, nell’udienza in corso a Taranto davanti alla Corte d’Assise per il disastro ambientale dell’Ilva (“Ambiente Svenduto”), il pubblico ministero Mariano Buccoliero dando il via alla requisitoria che in prosieguo coinvolgerà altri tre pm. Per Buccoliero, “non contano le MDT, le Migliori tecniche disponibili, ma lo stato degli impianti. Ci voleva una Bat - si é chiesto il magistrato - per chiudere una paratoia, un edificio? No, occorrevano i soldi, Ilva li ha spesi, e anche tanti, ma solo per efficientare la produzione”.(AGI)
TA1/CHC
Ilva: pm, impianto di carta, tutto scritto ma nulla fatto (2)
Pubblicato: 01/02/2021 13:16
(AGI) - Taranto, 1 feb. - Il pubblico ministero, a proposito del grave impatto dell’inquinamento siderurgico sulla vita e sulla salute dei residenti nel rione Tamburi di Taranto, molto vicina alla fabbrica, ha citato “la pediatra Grazia Parisi, che, in udienza a gennaio 2019, ci ha detto che i bambini che visitava, erano sporchi di polveri, le avevano persino nelle dita dei piedi, ed erano sporche pure le pieghe delle coperture dei passeggini”. “Lei stessa - ha sostenuto il pm riferendosi alla pediatra ascoltata in udienza -, dopo ogni visita, si doveva lavare le mani. E anche quando andava nelle case per le visite, le vedeva sporche di polvere. I genitori - ha proseguito Buccoliero riferendosi ancora alla pediatra Parisi - erano terrorizzati dai colpi di tosse dei loro bambini. La pediatra ha visto famiglie decimate dalle malattie e a Natale il regalo che si facevano era l’aerosol”. Per l’accusa rappresentata oggi dal pm Buccoliero, “nel corso degli anni, nessuna misura é stata adottata per ridurre lo spolverio. Gli atti di intesa sono rimasti sulla carta. E possiamo dire che gli imputati erano all’oscuro di questa situazione quando c’era una evidenza empirica? Parliamo - ha proseguito Buccoliero - di impianti vecchi di 60 anni, giunti a fine vita, superati. Non c’era nessuna Bat”, le migliori tecnologie e pratiche operative disponibili, “che poteva salvare questi impianti”. Su tante misure, ha marcato ancora Buccoliero, “ci volevano le Bat, o non era piuttosto necessario il buon senso? Non ci voleva la Bat - ha sostenuto l’accusa - ma una sola cosa, un poco di coscienza, e il rispetto della legge. Ci voleva l’Aia del 2012 per dire che la produzione di 15 milioni di tonnellate di acciaio Ilva se le sognava e che bisognava scendere ad 8, che sono pure troppe”. (AGI)
TA1/CHC
Pubblicato: 01/02/2021 13:16
(AGI) - Taranto, 1 feb. - Il pubblico ministero, a proposito del grave impatto dell’inquinamento siderurgico sulla vita e sulla salute dei residenti nel rione Tamburi di Taranto, molto vicina alla fabbrica, ha citato “la pediatra Grazia Parisi, che, in udienza a gennaio 2019, ci ha detto che i bambini che visitava, erano sporchi di polveri, le avevano persino nelle dita dei piedi, ed erano sporche pure le pieghe delle coperture dei passeggini”. “Lei stessa - ha sostenuto il pm riferendosi alla pediatra ascoltata in udienza -, dopo ogni visita, si doveva lavare le mani. E anche quando andava nelle case per le visite, le vedeva sporche di polvere. I genitori - ha proseguito Buccoliero riferendosi ancora alla pediatra Parisi - erano terrorizzati dai colpi di tosse dei loro bambini. La pediatra ha visto famiglie decimate dalle malattie e a Natale il regalo che si facevano era l’aerosol”. Per l’accusa rappresentata oggi dal pm Buccoliero, “nel corso degli anni, nessuna misura é stata adottata per ridurre lo spolverio. Gli atti di intesa sono rimasti sulla carta. E possiamo dire che gli imputati erano all’oscuro di questa situazione quando c’era una evidenza empirica? Parliamo - ha proseguito Buccoliero - di impianti vecchi di 60 anni, giunti a fine vita, superati. Non c’era nessuna Bat”, le migliori tecnologie e pratiche operative disponibili, “che poteva salvare questi impianti”. Su tante misure, ha marcato ancora Buccoliero, “ci volevano le Bat, o non era piuttosto necessario il buon senso? Non ci voleva la Bat - ha sostenuto l’accusa - ma una sola cosa, un poco di coscienza, e il rispetto della legge. Ci voleva l’Aia del 2012 per dire che la produzione di 15 milioni di tonnellate di acciaio Ilva se le sognava e che bisognava scendere ad 8, che sono pure troppe”. (AGI)
TA1/CHC
Note: Vedere anche Repubblica
Ilva, il giorno dell'accusa al processo di Taranto: "Gestione criminale, incompatibile con la salute" (di Gino Martina)
https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/02/01/news/ilva_processo_taranto_ambiente_svenduto_emissioni_devastanti_per_la_salute_-285418306/
Ilva, il giorno dell'accusa al processo di Taranto: "Gestione criminale, incompatibile con la salute" (di Gino Martina)
https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/02/01/news/ilva_processo_taranto_ambiente_svenduto_emissioni_devastanti_per_la_salute_-285418306/
Parole chiave:
processo ilva
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