Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 281

25 aprile 2005
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)

"Cari compagni con queste mie poche righe vi faccio sapere che oggi
sono passato davanti alla Corte d'Assise di Torino. E dopo lunghi
commenti fra loro fessi Repubblicani sono arrivati a termine con la
pena di morte. Ma non importa cari compagni io muoio contento perche'
so che un giorno mi vendicherete. Non mi resta che mandarvi un grande
grido di Viva i partigiani di tutte le valli perche' ne sono sicuro che
fate il vostro dovere come l'ho sempre fatto anch'io.
Mi firmo

Bergamaschi Pompeo Sereno"

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Un 25 aprile diverso. Perche' giunge nel cuore del declino del
berlusconismo, ovvero dell'ideologia che pensava di rifare lo Stato a
misura di azienda. Dell'ideologia che voleva disfarsi di ogni valore
capace di evocare qualcosa di diverso e di irriducibile nello spirito
pubblico di una democrazia. La Resistenza, appunto. Anzi, soprattutto
la Resistenza. Mai si era visto un capo del governo che provasse verso
quella storia e le sue date un tale fastidio epidermico, che con tanta
sfacciata intensita' la vivesse come cattiva coscienza per il presente.
Ora egli declina, non per decisione dei giudici, ma per libera scelta
elettorale.
E' il sessantesimo della Liberazione. Che sia un gioioso "evviva".
Accompagnato da una battaglia senza tentennamenti in difesa della
Costituzione. [Nando dalla Chiesa]

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Roma. Insediati nuovi governi (ma sostanzialmente immutati) di Italia e
Vaticano. Per stavolta, ancora due cerimonie distinte. La prossima, non
si sa.

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Diritti. Non accennano a placarsi le polemiche dopo l'introduzione
anche in Italia del matrimonio fra secessionisti e nazionalisti. Dopo
le dichiarazioni del Segretario di Stato Sodano ("Legge improvvida e
contro natura") e di Marco Pannella ("Un quarto degli italiani sono
fini o bossi") il clima si va arroventando fra le forze politiche e nel
paese. A Milano, secondo voci di movimento, Storace sfilera' in segno
di solidarieta' sotto lo striscione del Padan Pride: "Io so' nnormale,
ma cce' vvo' rispetto anche ppe' li...". Ma in Vaticano circola gia' il
titolo (non smentito ne' confermato) della prima enciclica di Papa
Benedetto Zedigezimo, la "De obscena coniunctione".

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Attenzione. Fra tutte le crisi politiche italiane, questa e' la prima
in cui sia entrato pesantemente l'elemento "etnico". All'interno della
coalizione di governo, infatti, lo scontro nord/sud e' stato in realta'
prevalente rispetto a qualsiasi altro. Se fossimo jugoslavi, questo
sarebbe esattamente il momento in cui - nel regime al governo - il
partito comunista comincia a dividersi fra comunisti serbi e comunisti
croati.

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Rimpasto 1. Mussolini e Marrazzo trombano Storace. Storace resta senza
poltrona. Storace ora ha una poltrona. Fini, in cambio di quella
poltrona, ingoia Tremonti. Avrebbe ingoiato anche Bin Laden, se
gliel'avessero chiesto.
* * *
Rimpasto 2. Il segretario della sezione di An di Calascibetta (Enna) e'
rimasto fuori dal governo. Una vicepresidenza, un viceministero, un
sottosegretariato... "A tutti gli autri si' e a mmia no!"
* * *
Rimpasto 3. Caldoro, del nuovo Psi, e' senza portafoglio: attenti ai
vostri.
* * *
Rimpasto 4. Buttiglione al Sant'Uffizio, Castelli alla Sgiustizia,
Siniscalco ai Debiti, Martino alla difesa di Bush, Landolfi alla
Propaganda, Calderoli alla Disgregazione, alle regioni -
pleonasticamente - la Loggia e Lunardi agli Affari Sui. "Lo giurate?".
"Lo giuro!".

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Stupefacente. Micciche' ministro!

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Intanto. Fiat, crollo in borsa. Le azioni scendono di oltre il quattro
per cento.

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Intanto. Accordo fra le tre principali industrie farmaceutiche (fra cui
Glaxo-Smith-Kline, Pharmacia & Upjohn, Roche e Astrazeneca Esoform,
Pierrel, Asta Medica e Brau) per spartirsi il mercato dei medicinali
nelle Asl delle diciannove maggiori citta' d'Italia. Indagini della
Guardia di Finanza, inchiesta dell'Antitrust, silenzio del governo, a
bassa voce sui giornali.

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Censura 1. "Molte scuole, nessuna chiesa". E' lo spot della Chiesa
valdese sull'otto per mille, e vuol sottolineare che i fondi raccolti
dai valdesi non vengono utilizzati per fini "di parte" ma solo per
solidarieta' "neutrale". Doveva andare in onda alla Rai, ma la Rai si
e' rifiutata di trasmetterlo. Perche'? Perche' "la pubblicita' non deve
esprimere o comunque contenere valutazioni o apprezzamenti su problemi
aventi natura o implicazioni di carattere ideologico, religioso,
politico, sindacale o giudiziario".

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Censura 2. Il film "Mare nostrum", sulle sevizie nel Centro di
permanenza temporanea di Lecce "Regina pacis". Il centro era gestito da
don Cesare Lodeserto, poi arrestato, con la supervisione di monsignor
Ruppi, vescovo di Lecce. Il film non e' stato mandato in onda da
nessuna tv.

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Censori. "Complimenti! Lei ha vinto trecentocinquantamila euro, quasi
settecento milioni del vecchio conio!". Beh, ci vuole culo per vincere
una cifra cosi' alla Rai, specialmente quando uno non ha nemmeno
partecipato al quiz ma si e' limitato, da buon direttore generale Rai
in epoca post-liberale, a tenere una parte anatomica su una poltrona e
occasionalmente stringere qua e la' qualche bavaglio. Complimenti,
dottor Cattaneo: il premio, a modo suo, se l'e' meritato.

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Poli. Il terzo e' gia' attivo a Venezia, dove ha vinto il candidato Dc
che sta gia' trattando con esponenti di An per una qualche forma di
appoggio, almeno individuale, alla sua giunta.
L'opposto di Vendola, insomma. Sono le due opzioni politiche - entrambe
possibili e realistiche - fra cui si muovera' il centro-sinistra, dopo
Berlusconi.

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Forza Speranza. Fra tanti papi e ministri, nella citta' calabrese di
Lamezia Terme hanno eletto anche il sindaco. Si chiama Gianni Speranza
ed e' di sinistra. Prima, il comune (dove di solito vinceva a mani
basse la destra) era stato sciolto due volte per mafia e per rapporti
fra amministratori e ndrangheta. In campagna elettorale il nuovo
sindaco aveva attaccato duramente le cosche "Non voglio i vostri voti!
Voglio solo voti onesti!". I cittadini l'hanno votato e la ndrangheta,
appena eletto, gli ha dato il benvenuto con un bidone incendiario al
municipio, in pieno giorno. Lui va avanti.

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Torino. Contestata all'universita' una lezione del seminario "Nascita
del conflitto israelo- palestinese e future prospettive di pace nel
dopo-Arafat". Alla lezione doveva intervenire, in qualita' di esperto,
anche un israeliano. Una contestazione durissima, che si e'
materializzata - secondo la professoressa responsabile del corso - non
solo in slogan ma anche in tentativi di scontro fisico e lancio di
razzi.
"Vengo giudicata di parte - scrive la docente - per il fatto che le mie
ricerche e le mie pubblicazioni si occupano di Israele. Ma in aula ho
portato una "rabbina" riformata (la prima donna rabbina in Italia) e il
ministro Cohen. Porter, il dott. Safran Ansalem Mansour (giordano) e
Luca Vergano (giovane musicista pacifista). Tutti i mercoledi'
coordino, con la collaborazione di un giovane islamico di madrelingua
araba, un gruppo di studio sulla geografia palestinese con testi
redatti e pubblicati a Gaza".

* * *

Non conosco la professoressa in questione, ne' sono stato presente
all'episodio. Esso pero' mi e' stato attendibilmente riferito da un
lettore - e compagno - ebreo, che lo considera un segnale di risorgenza
antisemita. Io che non sono ebreo (e dunque su questo punto rischio di
meno) ritengo che si tratti di un "comune" episodio d'intolleranza. Ma
dovremmo riflettere molto sul fatto che in Italia, nel 2005, si debba
discutere ancora di queste cose.
Io esprimo la mia solidarieta' alla professoressa di Torino.

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Washington. Torture di Abu Ghraib: l'esercito americano, dopo
un'approfondita inchiesta, ha scagionato l'esercito americano da ogni
accusa. Il generale non lo sapeva, chiedetelo al colonnello. Il
colonnello non era al corrente, e' colpa del maggiore. Il maggiore
casca dalle nuvole: sara' un'iniziativa del capitano. "Tenente! E'
stato lei a ordinare le torture?".
Il tenente no, il sottotenente nemmeno, alla fine tutto si risolse con
un cicchetto al caporale.

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Selvaggi. Botswana: progetto di legge governativo contro l'articolo
della costituzione che protegge i diritti dei Boscimani. Questi ultimi,
in base ad esso, avevano intrapreso un'azione legale contro il governo.
Paraguay: Respinta una proposta di legge per proteggere gli ultimi
indios sub-amazzonici dall'espansione degli allevatori di bestiame.
Indonesia: due uomini e un bambino uccisi dagli attacchi dei militari
contro villaggi tribali in Papuasia.
Malesia: protesta di sedici capitribu' contro l'insediamento
nelterritorio dei Penan della Samling Plywood, una famosa compagnia di
disboscamento.

Bookmark: http://survival-international.org/it

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Malesia. Terminata la vertenza dei dipendenti del Ministero della
Giustizia addetti alle fustigazioni e impiccagioni. Concesse dal
governo l'aumento dell'indennita' d'impiccagione (da 300 a 490
ringgits, circa euri) e la perequazione (da 3 a 10 ringgits a frustata)
per l'irrogazione delle pene corporali. Vivamente interessati,
all'estero, Speroni e Castelli.

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America. La foto della bambina di cinque anni ammanettata, e mostrata
in tv, per aver "creato disordine" a scuola. E la foto della nuova
presidentessa della National Rifle Association, acclamata al canto di
"Remember Alamo" ("Uccidiamoli! Uccidiamo chi ruba le auto! Uccidiamo i
ladri! Basta coi processi, le scarcerazioni! I want them dead!").
L'America ha invaso l'Afganistan, ma forse anche l'Afganistan ha invaso
un po' l'America.

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Memoria. Sul sito del Centro Impastato c'e' il programma delle
iniziative del 7-9 maggio a Cinisi, dedicate a Felicia e Peppino, e il
programma del convegno del 21-22 maggio, a Baida (Palermo): "Superare
il sistema mafioso. Il contributo della nonviolenza".

Bookmark: http://www.centroimpastato.it
Info: csdgi@tin.it

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Diego wrote:
< Proseguendo il discorso di Carmine, oltre ad aver benedetto Pinochet,
Wojtyla ha anche sulla coscienza milioni di africani malati di AIDS che
l'hanno ascoltato e hanno fatto l'amore senza preservativo. Se questo
vuol dire essere Santi, preferisco morire dannato >

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teodoro wrote:
< visto che paragoni l'italia a cuba, allora spero tanto che tu possa
diventare al piu' presto cittadino caraibico, ovviamente sotto il
regime castrista e con gli stessi diritti degli isolani.
Io, purtroppo, tendo ad accontentarmi, quindi mi tengo berlusconi,
tanto a volere fidel o abu mazen, siete gia' in molti... >

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Tommaso wrote:
< A proposito di Luttwark: ma la legge Bossi - Fini sull'immigrazione
non si potrebbe applicare, nei suoi confronti? In fondo per essere
extracomunitario lo e'; di sicuro non e' nel nostro paese per lavorare
onestamente, visto che non risulta che abbia un'occupazione seria;
inoltre non e' ben chiaro da dove tragga il proprio sostentamento
economico... potrebbe anche essere uno spacciatore... Facciamogli
passare un paio di settimane in un Centro di Accoglienza" tipo quello
di Corso Brunelleschi a Torino e poi lo accompagnamo all'aereoporto
piu' vicino con un biglietto di sola andata per il suo paese >

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N.I. scrive:
< Da frequentatore del Barbiere della Sera ho avuto modo di seguire la
discussione che si e' sviluppata intorno all'articolo di Lombezzi e,
pur con la grande stima che ho per R., mi pare che il suo giudizio sia
un po' troppo tranchant. Le opinioni espresse da Lapis (con le quali
sono in totale disaccordo) erano quelle di un solo commentatore contro
tutti e le repliche da parte degli altri sono state piuttosto dure. Il
Barbiere da parte sua si e' limitato a dare risalto al pezzo
pubblicandolo, giustamente, in home page. Riguardo poi al Bds che non
e' piu' quello di una volta e' un altro discorso, ma, temo, sarebbe un
discorso lungo >

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Auteur wrote:
< Volevo ricordare allo smemorato O. che l'obelisco di Axum e' stato
trattenuto ladronescamente per ben sette anni anche da ulivisti
margheritine verdi e comunisti, e solo dopo l'elezione di quel fasista
del Berlusca e' stata fatta giustizia restituendo l'obelisco ai suoi
legittimi proprietari. Si consiglia l'uso quotidiano di Psycoton pare
faccia miracoli per chi ha la memoria debole >

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mimmolombezzi@fastwebnet.it wrote:
< La "Casa delle Ambiguita'", cioe' l'Ulivo, e' gia' riuscita a
dividersi persino su un percorso breve come quello che separa il
Parlamento dal Colle e c'e' da scommettere che da qui alle politiche
"Troppo Bello" Rutelli, il Parolaio Rosso e
"Arrogant-parfum-pour-homme" D'Alema riusciranno a esprimere una tale
vocazione alla rissa e all'autofagia da vanificare a suon di scazzi il
risultato delle amministrative. Puo' darsi anche pero' che la "Caserma
delle liberta'" esploda, schiacciata dai conflitti di interesse della
Lega, dell'Udc e di An. In ogni caso sarebbe interessante progettare
sin da ora - alla Biennale? - un "Museo della seconda repubblica"
dedicato soprattutto al pubblico straniero. Un grande parco - a meta'
fra fra Cattelan e De Chirico - che raccolga la straordinaria
collezione di oggetti simbolici prodotta da questo periodo: il "kit del
presidente", l'ampolla del Dio Po, il Triciclo, la cravatta tricolore,
il timone di D'Alema, la scrivania di ciliegio di Vespa, la lampada
abbronzante di Rutelli, la bici di Prodi, il capestro della Lega
sventolato in parlamento, il tartur-carrarmato dell'assalto al
campanile di Venezia, il portaocchiali-prepuzio di Bertinotti, le
pinze del lifting di Berlusconi, i capelli shock della Pivetti, le
pallottole di Bossi, le mise ose' della Mussolini e per finire la
Bandana... >

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Giovanni wrote:
< Per un credente, che Cristo sia la Verita', la Verita che rende
liberi (com'e' scritto nel Vangelo di Giovanni), e' fuori discussione.
In discussione e' il significato preciso di tale affermazione. La
Verita' che rende liberi e' la verita' dell'amore, della caritas. Il
Dio di Gesu' Cristo si manifesta come la sola verita' che, nel corso
del tempo, non puo' subire alcun logoramento - perche' non e' un
enunciato scientifico bensi' un appello pratico: amatevi come io vi ho
amato, tutto il resto e' vanita'. Questo Dio per fortuna e' ancora in
circolazione. Chiamato o non chiamato, sta maturando nel cuore degli
uomini e si rivela laddove c'e' dialogo, incontri di discorsi, di
interpretazioni che scaturiscono dall'interiorita' e che cercano
evidenze etiche e regole comuni (sempre storiche, sempre mobili). Con
questa convinzione non mi rassegno a credere che il relativismo sia la
fine del cristianesimo, penso addirittura che si possa affrontare lieti
e fiduciosi questo nostro tempo liquido e post-metafisico. Quindi
Ratzinger non l'avrei votato. Ora che e' Benedetto XVI l'ascoltero'
attentamente (l'uomo e' autentico, colto, brillante, scrive benissimo)
ma continuero' a tifare affinche' arrivi presto il turno per il mio
preferito: papa Francesco >

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Libero. Si chiama Libero ed e' nato ora, tre giorni prima del giorno
della Liberazione e mentre la primavera avanzando lascia gia'
intravvedere il ritorno della liberta'. Che viva fortunato e felice,
che i buoni gli siano amici e i prepotenti ne abbiano paura.

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30 aprile 1982.
Simonide sikelianoi@eleutheros.el > wrote:

< Dei morti alle Termopili la sorte
e' bella e fortunato fu il destino,
un altare e' la tomba ed il ricordo
non un lamento ma di lotta un canto.

A questa veste funebre ne' il tempo
ne' l'abbandono toglieran splendore:
vive in questo sepolcro e gli e' compagno
l'onore di Sicilia. Cosi' attesta

Pio, capo comunista. Lo conferma
Rosario che con lui cadde lottando >

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