Catena di Sanlibero

Catena di San Libero n. 338

22 agosto 2006
Riccardo Orioles (giornalista antimafia)

Ritorni. Le autostrade, anche quelle mentali, sono piene di gente che
rientra dalle vacanze. Fra un paio di settimane dovremo ricominciare
ad affrontare noi stessi, e la cosa etologicamente diventa sempre più
complicata. Complicatissima in Sicilia, dove fra incomunicabilità e
masochismo i siciliani si preparano a un nuovo ciclo di
isolamento-sciagure-lamentele.

Del masochismo siciliano (innamorarsi esattamente di quelli che ti
picchiano di più) non sono state date finora spiegazioni accettabili.
Freud ha scritto qualcosa in proposito, ma non ho i testi sottomano.
Per l'incomunicabilità invece - cioè l'impossibilità di scambiarsi
idee, fare progetti, organizzare cose insieme, ecc. - il motivo è
molto semplice: in Sicilia, dal tredicesimo secolo in poi, a
comunicare sono autorizzati solo gli operatori alle dipendenze del
Vicerè, dell'Inquisizione, dell'Apostolica Legazia, dei baroni,
insomma di gente e seria e responsabile e non di contadinacci
qualunque. Questi ultimi sono anzi incoraggiati (o, nei momenti più
favorevoli, obbligati per legge) a rimanere analfabeti e perciò
innocenti. Chierici, giornalisti, intellettuali e scrittori sono a
loro volta incoraggiati (di solito qui non c'è bisogno di costrizione)
a dimostrare l'eccellenza di un simile stato: che, con adattamenti
tecnologici, vige ancora.

Perciò non è mai complicato fare politica in Sicilia: o si accetta
l'esistente, o ci si butta a fare (o a cercare di fare) comunicazione.
Comunicazione vuol dire scritte sui muri, radio, volantini, giornali,
dvd, siti, qualunque cosa purché utile, non controllata dall'alto e
fatta bene. Non vuol dire invece sonetti anonimi, prediche, articoli
su giornali di corte ancorché frondisti, o capolavori isolati in grado
di risolvere, senza bisogno d'altri, i problemi del mondo. Comunicare
contiene un "con" grande quanto una casa ("com-unità", "com-pagni",
"com-pagnia", "com-unicare") che però, nella cultura tradizionale ("cu
joca solu non perde mai") siciliana, è più rara dei canguri.

Così, chi opera nella comunicazione abbastanza a lungo qui a un certo
punto si accorge che il suo lavoro in realtà è di percorrere vie e
piazze con gli occhi aperti, di acchiappare immediatamente i giovani
più svegli prima che diventino siciliani normali (e dunque "jocaturi
soli") e di ficcarli subito dentro a qualche progetto con molti "con",
sperando che questa volta chi lo sa funzioni e che la comunicazione
(comunità, compagni, compagnia e tutto il resto) possa, tramite loro,
svilupparsi finalmente anche qui. Ma spesso ti volano via, o per
posarsi alla fine su qualche trespolo, o per aliantarsi da soli con
gran strida ribelli via via sempre più fioche oppure, più banalmente,
per fottersene di Sicilia e siciliani e ricostruirsi una vita in paesi
più civili: il che è certamente giustificabile, ma è una resa e fa
malinconia.

Così eccoci qui, quest'altra fine-estate, a "organizzare" qualcosa di
cui non sappiamo esattamente magari cosa sia, se non che attiene alla
comunicazione (dunque al centro di tutto) e che va fatta insieme. Come
politica vale ogni altra, probabilmente è meno futile e sicuramente
meno noiosa.

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Pianeta 1. Regge ancora la tregua fra adulti e bambini in
Palestina-Israele. Nessun minorenne è stato tuttavia ammesso a
discutere le condizioni di pace, mentre segnali di irritazione (mostra
di denti, pugni sul petto ecc.) ricominciano ad essere notati fra i
maschi adulti delle varie tribù.

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Pianeta 2. Lampedusa. Chi per vacanza, chi per annegarci, oramai normale.

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Informazione. Catania. Altri quattro giornalisti di Telecolor - Nicola
Savoca, Walter Rizzo, Giuseppe Lavenia e Katia Scapellato - licenziati
in tronco dal proprietario di questa e di tutte le altre emittenti
catanesi, Mario Ciancio. Lo choc, nella pur tranquilissima comunità
giornalistica catanese, è stato tale da raggiungere persino i
redattori dell'unico quotidiano ammesso in quella città, La Sicilia
(di Ciancio). Il giornale, noto per essersi rifiutato di pubblicare i
necrologi delle vittime di mafia, non è mai stato sfiorato da
scioperi, proteste, rivendicazioni o anche semplici richieste di
chiarimento all'editore, nemmeno quando (giugno '94) costui scatenò
una campagna di stampa per intimidire un pentito che rivelava
collegamenti fra il cavaliere del lavoro Graci e gli assassini di
Giuseppe Fava.

Neanche ora i redattori de La Sicilia hanno ritenuto di ricorrere allo
sciopero, troppo irrispettoso - a loro vedere - verso il datore di
lavoro. Hanno invece deciso, per esprimere la propria prudente
solidarietà ai colleghi licenziati, di ritirare per un giorno le loro
riverite firme dal giornale, che è regolarmente uscito. (A Istanbul,
nel 1606, le componenti dell'harem di Solimano V, offese dallo
strangolamento di alcune compagne, decisero di rinunciare per un
giorno ai loro appellativi per chiamarsi semplicemente "Umile Schiava
Uno", "Umile Schiava Due" e così via).

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Sicilia 1. Ragusa. Un giovane rumeno sui venticinque anni è morto per
avvelenamento da anticrittogamici poche ore dopo essere stato
accompagnato da ignoti al Pronto soccorso dell'ospedale di Vittoria.
Si ritiene trattarsi di uno dei numerosi extracomunitari impiegati in
nero dalle aziende agricole della zona.

Sicilia 2. Caltanissetta. Sospesa per diversi giorni, come ogni
estate, l'erogazione d'acqua in periferia. Bloccato anche
l'approvvigionamento con le autobotti (a pagamento), perché i
bocchettoni dei veicoli non sono compatibili con quelli della rete.
Analoghe emergenze ad Agrigento e nei comuni minori delle due
province. Appello dei sindaci, incontro col presidente della Regione,
ecc.

Sicilia 3. Palermo. Morto dopo cinque ore di agonia il cane investito
davanti alla libreria Mondadori di via Roma, di fianco alla
centralissima piazza San Domenico. L'animale, travolto da
un'automobile intorno alle 9, si è accasciato sul marciapiede e lì è
rimasto fino alle 15, quando una squadra di vigili è intervenuta per
rimuovere il cadavere.

Sicilia 4. Roma. Vittoria della Sicilia, con 3976 miliardi di euri,
nella classifica nazionale degli appalti resa nota in questi giorni da
Bankitalia. Al secondo posto la Lombardia con 3115 miliardi.

Sicilia 5. Palermo. Abolite sessanta guardie mediche in tutta l'Isola.
Il provvedimento, reso necessario da ragioni di economia, è stato
annunciato dall'assessore regionale alla Sanità.

Sicilia 6. Palermo. Proseguono le trattative per l'ingresso dell'Udc
nel centrosinistra o, alternativamente, del centrosinistra nell'Udc.
Fra le ragioni addotte nel centrosinistra a favore dell'unificazione
c'è il fatto, incontestabile, che in effetti diversi esponenti
dell'Udc siciliana non sono indagati per associazione mafiosa.

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Mutanti. Nessun contatto con esponenti mafiosi a carico di Franco
Pacenza, l'esponente diessino calabrese arrestato per una semplice
truffa da sei milioni che, in paesi più civili, avrebbe mosso al
massimo il sense of humour dei magistrati. In Italia, invece, i
giudici hanno spiccato disumani mandati di cattura, incuranti del
fatto che l'uomo non era stato nemmeno ripreso in colloqui amichevoli
con boss, come il siciliano Crisafulli (peraltro quasi subito
prosciolto).

In questa pagina nera per la democrazia italiana (paragonabile
all'incarcerazione di Gramsci, alla cicuta di Socrate, all'esilio di
Garibaldi o all'incriminazione di Dell'Utri) l'unico segno di civiltà
è venuto da una dozzina di coraggiosi onorevoli del Ds e della
Margherita i quali, sfidando i giudici, si sono accampati sotto il
karcere borghese. Solidarietà di Bobo Craxi e tutto il resto. (A che
punto è la ristrutturazione genetica dei Ds? Mah, direi che siamo a un
quaranta-quarantacinque per cento, più o meno a livello Teardo.
Mancano ancora Craxi, le ballerine e Fonseca).

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Pedaggi. Milano. Una somma fra i dieci e quindici euri verrà versata
dall'amministrazione comunale, a partire dal primo ottobre, a tutti
gli automobilisti che transiteranno per il capoluogo lombardo. Il
provvedimento dovrebbe costituire, secondo il sindaco Letizia Moratti,
un parziale risarcimento per i danni genetici subiti da coloro che
respirano per più di due ore l'atmosfera locale; da esso sono tuttavia
esclusi i turisti provenienti da Klingon che, secondo recenti studi,
non ricereebbero alcun danno da ossidi e benzeni. Analoghi
provvedimenti sono allo studio in altri luoghi d'Italia, da Venezia
dove il Comune provvederà a rivestire a proprie spese gli stranieri
incautamente avventuratisi nei bar turistici alle isole Eolie dove
verrà distribuita una "Carta Marrone" che darà diritto a visitare
gratuitamente per un quarto d'ora, finché ancora esistono, tutte le
spiagge destinate all'incementazione dai vari progetti di
ristrutturazione.

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Spot. Dal 22 al 29 agosto, a Palazzolo Acreidee (Siracusa),
campeggio-seminario di Rita Express. Dibattiti, movimento, incontri e
organizzazione.
Info: info@ritaexpress.it

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Memoria. Palermo. Rifiutato dal Comune il contributo per la
commemorazione di padre Ennio Pintacuda, il gesuita che negli anni
Ottanta fu (non senza errori, e purtroppo non fino al termine della
sua vita), fra i fondatori del movimento antimafia in Sicilia. Ne dà
notizia Piero Aiello della Libera Università della Politica che aveva
organizzato la commemorazione.

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Pagiariel wrote:
< Il vostro atteggiamento filo arabo offende non solo la giustizia e
la verità ma le migliaia di italiani inermi massacrati spesso come
scudo degli assalitori arabi fini agli inizi dell'ottocento quando
qualcuno che non la pensava come voi pensò di eliminare i pirati arabi

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Pino Ciampolillo wrote:
< Sono il presidente del Comitato Cittadino Isola Pulita (Isola delle
Femmine PA. In questo periodo siamo impegnati sul fronte della difesa
della salute messa pericolosamente in discussione da una Cementeria
Italcementi che usando come combustibile il pet-coke si è messa in una
situazione di illegalità. Abbiamo ottenuto una diffida da parte della
Regione nei confronti della Italcementi a non usare il pet-coke pena
la revoca di tutte le autorizzazioni. Siamo in contatto con alcuni
deputati e senatori per formulare una ulteriore interrogazione
parlamentare. Come potete capire abbiamo bisogno del sostegno e della
solidarietà di tutti che si battono contro l'illegalità diffusa >
Bookmark: www.isolapulita.it

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Giovanni Mortellliti wrote:
< Cartolina dal Vietnam. E' come te lo immagini dai film sulla guerra:
piogge monsoniche, strade allagate, caldo appiccicoso. Hanoi è
inquinatissima e in tanti girano con la mascherina. Il traffico è
selvaggio, da primo stadio di motorizzazione, come da noi al sud sino
agli anni settanta: tutti suonano il clacson in continuazione. I
motorini sono il veicolo principale e si infilano dappertutto,
portando anche famiglie di quattro persone o una sola persona ma con
migliaia di fagotti.
Non ho potuto vedere zio Ho perché avevo i bermuda e non mi hanno
fatto entrare. Ho visto il carcere dove i francesi fino alla fine
degli anni quaranta rinchiudevano gli oppositori, con piedi, mani e
testa incatenati. Pochi ne uscivano vivi, qualcuno è riuscito a
scappare attraverso le fogne. Ad Huè, l'antica capitale con le tombe
imperiali, non c'è rimasto molto dopo i B52. La gente è molto
simpatica. Per strada cercano di venderti di tutto ma non insistono.
Secondo me loro stanno ai cinesi come i portoghesi stanno agli
spagnoli: più gentili, più sensibili, più eleganti ma anche tristi.
L'architettura moderna è da dimenticare ma quel che resta delle
vecchie e antiche costruzioni è impressionante. Per il resto è una
repubblica socialista con aperture al capitalismo, come la Cina, con
tanta gente oltre la soglia della povertà e tantissima appena di qua >

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BernardoP wrote:
< Caro R. nella latitanza ti ho ammirato assai, mi hai dimostrato che
esistevo anche quando nessuno ci credeva più. Oggi grato sarei di
ricevere la tua "Catena". Mi sono rifatto il lucc come pinionista
della società politica e sociale e sarei felice di pinionare puranche
con te. Baciolemani >
Bookmark: www.bernardop.splinder.con

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Benito D'Ippolito nbawac@tin.it > wrote:

NOZZE DI SANGUE A CANA

< Non c'era più vino. Le brocche
vuote. Non c'era più acqua, nè luce.
La sete, immensa.

Scendevano lampi dall'alto dei cieli
come nei vecchi film di fantascienza.
Gracchiavano radio comandi stranieri.
Un'immensa platea assisteva
dalle televisioni satellitari
al grande spettacolo del mondo
spazzolato a colpi di grattugia.

Di cosa potremo riempire le coppe
perplesso chiedevasi il maestro
di cerimonie.
Di cosa gli otri afflosciati, di cosa
colmare l'arsura, l'ebbrezza
come spandere ancora
in questa festa?

Occupate le linee del telefono
nessuna pizzeria a portata di mano,
nessun minimarket a un tiro
di schioppo, solo
crateri lunari, e polvere e polvere.

Com'è difficile oggi la vita
non è come pare in televisione >

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