Catena di Sanlibero

Catena di Sanlibero n. 207

1 dicembre 2003
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)



Fini ci ha fatto commuovere, d'accordo, ma il problema ora e': chi lo
fa il fascista, adesso? Il fascista nella societa' moderna e' una delle
figure piu' indispensabili e serve, minacciando fascismi con la F
maiuscola, a far passare tutti i fascismucci piccoli di cui a quanto
pare non si puo' piu' fare a meno. Il Fascista su Marte fa ridere, ma
quello su via Teulada, che ridendo e scherzando ha buttato fuori tutti
quelli a sinistra di Mike Bongiorno, desta solo dibattiti pensosi. "Il
Negus e' un tiranno, invadiamolo!": fascisti! "Saddam e' un tiranno,
invadiamolo!": viva la democrazia. "Manganello manganello che raddrizzi
ogni cervello...". Il manganello oggi si chiama tonfa, non e' piu'
fascistissimo ma istituzionale e fra Napoli e Genova ha mandato
all'ospedale piu' ragazzi d'un battaglione della milizia. E cosi' via.
Insomma, qua qualcuno si deve sacrificare per il bene della patria.
Starace, la Mussolini, er Pecora Bontempo? Ma ce li vedete ad
affrontare dei communisti feroci come Bondi o Ferrara? Il Bossi
andrebbe bene, ha la camicia, ha la faccia, ma pero' e' limitato; nel
senso che a Varese va bene, ma come funzionerebbe coi camerati di
Trapani? Dovrebbero automanganellarsi in testa al grido di "heil
Padania e morte ai rossi"? Boh. Io spero che ci pensi Fini (in fondo,
e' faccenda sua) prima di partire per la democrazia.
All'ultimo raduno, a Milano, il segretario del partito (che e' quello
bruttissimo, con una faccia fatta apposta per la parte di fascista
cattivo), dopo il rituale at-tenti e il saluto alla bandiera,
d'altronde l'aveva gia' comunicato: "Camerati! Da dopodomani, per
ordine del duce, si diventa tutti democratici! Viva la Resistenza!".
Brusio fra le file, con qualche fascista piu' anziano che domanda:
"Come? Cosa ha detto?" e un ragazzo che strilla: "Io non ci sto! Voglio
restare fascista! Viva il duce!". Al che il segretario scende dal
palco, marcia a passo romano verso il ribelle e - uno-due' - gli stampa
due schiaffi in faccia: "Obbedire! E silenzio!".
Insomma, nel prossimo foglio d'ordini bisogna che Fini precisi chi deve
fare il duce al posto suo, senza tante chiacchiere perche' se non resta
neanche un fascista nessuno puo' fare l'antifascista e nemmeno lui. E
non facciamo scherzi, compagno Fini: gia' sta mettendo in giro che i
veri antisemiti e razzisti siamo noi giacobbini, non vorrei che di
questo passo finisce che a fare i fascisti ci mette me, Gino Strada e
padre Zanotelli.


Allarme bomba a Milano la settimana scorsa: chiusa la stazione
centrale, evacuati cinquantamila abitanti, svuotato tutto il quartiere
per molte ore. La bomba pero' era una bomba "buona", una di quelle
buttate giu' sessant'anni fa dagli americani. A quei tempi, noi
italiani non eravamo molto diversi dagli iracheni: ideologia fanatica,
dittatura feroce, rifiuto dell'Occidente. Con tutto cio', per quanto a
quei tempi non ci fossero ancora le bombe intelligenti, questa non era
del tutto stupida e - dopo matura riflessione - era arrivata alle
seguenti conclusioni: "Qua, se scoppio, mica becco Mussolini: rischio
d'ammazzare soltanto un sacco di povera gente che con Mussolini non ci
ha nulla a che fare e che, tutto sommato, vorrebbe solo farsi i fatti
suoi". E s'era rifiutata d'eplodere, sprecando cinquecento chili di
tritolo ma risparmiando la vita a un certo numero di milanesi con tutti
i sogni, paure, speranze e passioni che si portavano dentro. Solo
quando e' stata sicura che tutte le potenziali vittime avevano avuto la
loro vita normale si e' rivelata agli artificieri e s'e' lasciata
disattivare docilmente: triste, ma con la coscienza tranquilla.


I nomi della pace. Iron Hammer, Furious Fire, Cordon and Search, Shock
and Awe: Martello di Ferro, Fuoco Furioso, Circonda e Cerca, Colpisci e
Fa' Tremare.


Nobiliores. E' diventato un "presunto traffico di droga", su molti
telegiornali, il giro di cocaina smascherato dalla polizia a Roma con
la partecipazione (al giro, non allo smascheramento) di numerosi
politici eccellenti. "Va bene, era a me che la portavano: e allora?" ha
dichiarato l'onorevole Colombo, alquanto incazzato con gli sbirri. Su
questi ultimi, e non sul senatore cocalero, e' stata aperta
un'inchiesta per ordine della presidenza del Senato. L'umore che regna
fra i politici e' sintetizzato dalle dichiarazioni dell'onorevole
Adornato: "Queste storie durano il tempo necessario per gettare
discredito sulle istituzioni. Ma anche un inquirente dovrebbe
considerarsi parte integrante della classe dirigente del paese, non
antagonista ad essa. Non s'inquisisce un cardinale di Napoli per usura
ma gli si suggerisce di dire al fratello di smetterla".
Della serie: la legge era uguale per tutti.


Pentiti. Bonolis non votera' piu' Forza Italia. Cambia il vento.


Sbiaditi. Non bella la satira di Luttazzi su Andreotti e Moro.
Goliardia e kitsch, dolore per la signora Moro e perplessita' per tutti
gli altri. Peccato.


Toponomastica. Gli abitanti di Corleone, stanchi di essere presi per
mafiosi, vogliono cambiare nome al paese. "Chiamiamoci cuordileoniani,
cosi' finalmente sembreremo persone perbene". L'idea e' magnifica: ma
va estesa. L'intera Sicilia potrebbe cambiare nome con decreto
regionale e diventare, chesso', l'isola di Alicia. Un'isola
civilissima, dove tutti lavorano, i politici sono onesti, la mafia e'
sconosciuta e se per caso qualche mafioso cerca di intrufolarsi da
fuori tutta la cittadinanza coralmente si mobilita per proteggere il
suo paese. Un'isola magari non bellissima, con qualche giorno di
pioggia in piu' e qualche ricetta di dolci in meno, magari un po'
noiosa alle volte, ma un'isola normale. Noi pensavamo che bisognasse
impegnare vite intere, per arrivarci (a Corleone, i ragazzi di Citta'
Nuova ci hanno messo dieci anni, per convincere il mondo che in paese
c'erano pure degli antimafiosi) e invece no: basta una firma, basta una
parola.
(E l'Italia? Non ha bisogno di nomi nuovi patria, il Paese dei
Campanelli, il Belpaese? Boh. Parliamone un'altra volta).


Resistenza. La Rai sospende Raiot, il programma di Sabrina Guzzanti,
perche' non arrivi nelle case degli italiani? C'e' arrivato lo stesso.
Dal momento della sospensione centinaia di cittadini non hanno perso
tempo a passare quanto avevano registrato con il loro vhs in formato
elettronico e metterlo a disposizione via adsl. In questi giorni
sull'internet spesso ci si imbatte in client peer-to-peer (Gnutella,
WinMX e simili) dedicati alla condivisione di un unico file, cioe' lo
spettacolo satirico completo del monologo sotto censura. A completare
l'effetto boomerang, i siti meglio forniti condividono un altro
filmato: lo spettacolo teatrale messo su da Guzzanti e colleghi in
risposta al depennamento dalla programmazione su Rai 3. (shining)


Etica. Le banche etiche sono quelle che s'impegnano a non finanziare
traffici d'armi e robe del genere coi soldi loro affidati dai
risparmiatori. Un'idea pazzesca, come vedete. Eppure ha successo: negli
ultimi due anni, i depositi "etici" sono cresciuti in proporzione piu'
di quelli normali. Gli italiani non sono cosi' bestie come li dipingono
i giornali. Visto che l'idea era buona, e che fra l'altro fruttava dei
bei soldi, ci si sono buttati tutti i principali banchieri "ufficiali":
hanno fatto un bel progetto di "finanza etica", gli hanno dato un bel
nome ("Sorella Natura") e hanno cominciato a presentarlo in giro
cercando di ripulirsi l'immagine e anche di raccogliere soldi fra i
gonzi. Di questo progetto non fanno parte le banche etiche vere e
proprie, che non sono state nemmeno invitate: gli unici a partecipare
sono i grossi istituti del tipo Banca Intesa, ben noti nel mercato del
finanziamento delle armi. Il tutto, con la benedizione del presidente
della Banca d'Italia Fazio.


Zagabria. Torna al governo il partito nazionalista croato di Franjo
Trudjman, autore con Milosevic di orrende pulizie etniche nella guerra
serbo-croata (in realta' maschile-femminile) degli anni Novanta.


Mosca. Vietato baciarsi nei locali pubblici, sotto pena di forti multe
e nei casi piu' gravi di detenzione. Un funzionario del Dipartimento
dell'Istruzione ha dichiarato che non si possono ulteriormente
tollerare questi comportamenti "lascivi e diseducativi per i nostri
figli".


Pianeta 1. La fame nel mondo non diminuisce ma aumenta ogni anno di
piu'. Sono 842 milioni, secondo la Fao, le persone che ogni giorno non
riescono a mangiare a sufficienza. La maggior parte di loro vive nei
paesi poveri, ma una parte di essi appartiene alle fasce di poverta'
dei paesi ricchi, anch'esse in costante aumento. Parallelamente, si
registra un calo dei finanziamenti alla lotta contro la fame.


Pianeta 2. Entro tre anni i computer della pubblica amministrazione in
Brasile abbandoneranno Windows per passare a Linux, il sistema
operativo gratuito sviluppato in rete da un network di programmatori.
Linux e' stato adottato dalla pubblica amministrazione anche in Cina,
dove si prevedono tre milioni di installazioni nei prossimi due anni.
L'industria dei computer, e del software in particolare, e' quella su
cui piu' si regge l'economia e la struttura del mondo moderno. E' anche
quella in cui l'alternativa democratica appare piu' realistica e piu'
vicina.


Cronaca. Milano. Smascherata una banda che da mesi derubava gli
studenti di Ingegneria e Architettura. Si appostavano sul percorso fra
il metro' Piola e l'ingresso del Policlinico e, agendo in coppia,
portavano via cellulari e walkman dagli zainetti degli studenti. Dopo
ogni "colpo" si rifugiavano in uno stabile abbandonato, in periferia,
dove festeggiavano con birra e Coca-cola i successi della giornata. I
vigili sono riusciti a identificarli proprio grazie alla foto di uno di
questi festeggiamenti, trovata in tasca a uno dei componenti della
banda. La banda era composta da undici ragazzini, tutti minorenni.
Vengono tutti dalla Moldavia o dalla Romania; nessuno di loro ha dei
genitori viventi.
A Bucarest, i ragazzi orfani di solito finiscono nelle bande di
"underground" che vivono di prostituzione e piccoli spacci nelle
gallerie delle fogne; questi evidentemente hanno preferito invece
tentare l'avventura in Occidente. Gli e' andata male, come abbiamo
visto.
Uno di loro, dopo l'arresto, e' stato portato in comunita' ma ne e'
fuggito il giorno dopo. Per gli altri non e' stato possibile trovar
posto in alcuna comunita' della Lombardia.


L'on. Bondi denuncia l'ennesima atrocita' communista:
< Donne tedesche! Il bolscevismo vuole la socializzazione delle donne:
1. Il diritto di proprieta' sulle donne fra i 17 e 32 anni viene
abolito.
2. Tutte le donne sono proprieta' del popolo.
3. I proprietari precedenti conservano fuori turno il diritto sulle
loro mogli.
4. Ogni uomo che vuole usare un esemplare della proprieta' popolare
deve chiedere l'autorizzazione all'apposito comitato.
5. Chiunque ha il dovere di denunciare le donne che si rifiutano.
6. Ogni cittadino deve pagare 10 rubli al mese per l'usufrutto della
proprieta' popolare >


Giovanni wrote:
< Alla radio chiedevano: dove eravate quando spararono a John Kennedy?
Io avevo 15 anni, ero a casa, a studiare, da noi era di pomeriggio, lo
seppi dalla radio. Ricordo un grosso dolore. Mi chiusi nella mia stanza
per un po'. Capirai: inizi anni sessanta in un ambiente borbonico come
era Milazzo, il massimo del mito progressista che ti potevi permettere
era un presidente americano giovane, col ciuffo ribelle che, dicevano,
voleva bene ai neri. Il giorno dopo ritagliai dalla "Gazzetta del Sud"
una sua foto, che attaccai sul mio armadio e ce la tenni per anni,
almeno cinque, sino al '68. In quell'anno ammazzarono anche Bob (altro
dolore) e Martin Luther King (dolore e tanta rabbia). Poi, con la
"presa di coscienza antimperialista", naturalmente la tolsi. Ma non me
ne sono mai vergognato e tutt'ora, pur avendo capito da un pezzo che
non era esattamente un eroe rivoluzionario, non riesco a non ricordarlo
con simpatia. Ebbe legami di qualche tipo con i mafiosi, inizio' la
guerra in Vietnam, organizzo' Baia dei Porci e fece le solite
porcherie. Pero' se l'hanno ammazzato ed hanno sempre coperto gli
assassini ed i mandanti vuol dire che, forse, era anche un po'
pericoloso per il sistema. In un momento in cui, con Berlusconi, siamo
arrivati a rimpiangere Rumor, perche', con Bush, non dovremmo
rimpiangere Kennedy? >


Alessandro Marescotti (PeaceLink) wrote:
< Sul sito di Forza Italia www.forza-italia.it c'e' un sondaggio per
conoscere l'opinione dei lettori circa il ritiro del contingente
italiano dall'Iraq. Viene chiesto di scegliere nel seguente modo:
"IRAQ: ritirarsi ora sarebbe: 1) da vergognarsi 2) da matti 3) da
irresponsabili". Non vi sono altre scelte. Non sto scherzando. E'
proprio cosi'. Credo che questo sondaggio riveli impietosamente l'idea
di democrazia di chi oggi ha (o crede di avere) nelle mani la sorte dei
militari italiani >


Massimiliano wrote:
< Ma perche' tutti voi di sinistra continuate a fingere di non vedere i
massacri portati avanti con kamikaze e autobomba dai palestinesi di
Arafat? O forse sono io l'unico a non capirci nulla? Sbaglio, o questi
kamikaze colpiscono SOLO ED ESCLUSIVAMENTE obiettivi CIVILI (bar,
ristoranti, mercati, discoteche...). Io questa la chiamo infamia,
vigliaccheria, assassinio di massa di inermi civili. O forse per voi
gli Israeliani non sono delle persone? Chissa', forse per voi sono solo
delle pedine in una scacchiera, da annientare in ogni modo. E se poi
queste pedine non ne possono piu' di vedere i propri figli, le proprie
mogli, i propri mariti morire per mano del signor Arafat e si
ribellano, allora sono degli assassini, degli uccisori di innocenti.
Sono il primo a dire che tutto cio' sia ingiusto, sia sbagliato. Ma in
un mondo come il nostro, in cui la violenza e' la soluzione ideale per
risolvere i problemi, Israele ha tutto il diritto di difendere il
proprio popolo. Ma Israele colpisce principalmente obiettivi militari.
Certo, a farne le spese ci sono pure dei civili, ma almeno non sono dei
vigliacchi che colpiscono nei mercati o negli autobus. A questo punto
ha poca importanza chi abbia cominciato tutto: ora conta solo fermare
queste stragi. Ma non fingiamo che i "poveri martiri" siano solo da una
parte >


Sicilia. E' morto l'avvocato Francesco Messineo. Vent'anni fa, giovane
dirigente Iacp a Catania, denuncio' gli affari politico-mafiosi intorno
all'ente. La Procura insabbiava e lui si rivolse al Csm. Anche grazie
alle sue denunce si apri' il primo Caso Catania. Raccontava divertito
di quel giudice che gli telefonava nel cuore della notte per chiedergli
di non salutarlo quando lo incrociava a Palazzo. "Avvocato, proprio
perche' sto dalla sua, se proprio dobbiamo parlarci non ci facciamo
vedere". La Procura si rinnovo' a meta' anni ottanta: finita l'era dei
giudici ancien regime, si affermava la magistratura progressista.
Passarono gli anni, ma la musica all'Iacp non cambiava. Messineo
intanto ne era diventato direttore: in questa veste denuncio' il suo
superiore, Valerio Infantino; anche stavolta c'erano di mezzo appalti
truccati e mafia. Infantino lo licenzio' e la Procura archivio' le sue
denunce, incriminando anzi lui per calunnia. Pochi mesi dopo, Infantino
venne arrestato per mafia dalla procura di Palermo. Messineo denuncio'
il comportamento dei giudici catanesi, ma nessuno volle difenderlo. Ben
cinque avvocati gli negarono la difesa dopo averla accettata. Alla fine
ando' a bussare alla porta del pm Marino. Era appena scoppiato lo
scandalo dell'ospedale Garibaldi, all'inizio del secondo Caso Catania.
"Forse lui puo' aiutarmi". Qualcuno rimprovero' il pm: "Tu ricevi
Messineo nella stanza". Un uomo da evitare. Per i medici Messineo e'
stato ucciso da un tumore. Ma forse lo ha ucciso anche la
malagiustizia. (g.g.)


giacomo solitario@infinito.it > wrote:

Canzonette popolari che si cantavano al mio tempo al mio paese:

< Facciate alla finestra, Luciola,
Decco che passa lo ragazzo tua>

< I contadi' fatica e mai non lenta
E 'l miglior pasto sua e' la polenta.>

< Io benedico chi t'ha fatto l'occhi
Che te l'ha fatti tanto 'nnamorati.>

< Una volta mi voglio arrisicare
Nella camera tua voglio venire. >

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