Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 105

17 dicembre 2001
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)

Digiuno. Scioperano papi e ragazzini. Chi dentro a un liceo, per dire
"non vi vendete la mia scuola". Chi dentro a un vaticano, per dire
"mettete giu' quei coltelli". Uno sara' una persona importante (il
ragazzo: la classe dirigente di domani), l'altro lo e' stato.
All'insaputa l'uno dell'altro, tutt'e due, hanno deciso di digiunare
per farsi dare retta, almeno un poco. Che cosa possono avere in comune
un vecchio ad Alzeimer avanzato e un ragazzino del Tasso? Mah: forse la
paura, l'impotenza. Sono simpatici a tutti, vanno in televisione, hanno
un ruolo preciso da svolgere, tutt'e due, nel mondo dei buoni
sentimenti. Pero' a nessuno, in effetti, passa per la mente di
prenderli sul serio per davvero. Sfogarsi, occupare le scuole, ma poi
diventare manager. Oppure pace in terra, va bene, ma poi ognuno coi
suoi, e per chi sgarra i bombardieri.
Attorno ai ragazzini volteggiano i tuttologi e gli ex ragazzini
pentiti. Attorno ai vecchi papi gli intellettuali "laici" e i religiosi
perbene: parlare coi musulmani va bene, ma senza esagerare e purche'
prima diano serie garanzie, sentenziano all'unanimita' l'ex
rivoluzionario Mieli e il cardinale Ruini. Nel mondo "realista" e
"adulto", solitudine della vecchiaia e dell'adolescenza.
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Arafat. Alla fine di agosto, un quotidiano israeliano - lo Yediot
Ahronot - ha organizzato (e pubblicato) una tavola rotonda fra
intellettuali sul tema "Eliminare Arafat". Il dibattito e' stato, come
si dice in questi casi, franco e approfondito: ai falchi che volevano
senz'altro far fuori il leader avversario si contrapponevano
garbatamente le colombe che ammonivano sui pericoli dell'operazione.
Alla fine, la conclusione prevalente e' stata che no, per il momento
non conveniva.
Dibattiti di questo genere, in Europa, finora si sono verificati solo
nelle riunioni della direzione strategica delle Brigate rosse e, forse,
negli uffici affari riservati di qualche servizio segreto. In Israele
sono pubblici. L'ipotesi di una colonia "occidentale" in Medio Oriente,
alla fine, non ha funzionato. Gli europei israeliani si sono piuttosto,
alla fine, mediorientalizzati.
Originariamente c'erano poche cose al mondo europee quanto Israele. Gli
ebrei che emigravano in Palestina per costruirvi un mondo nuovo (non
una Grande Israele, non un insediamento religioso: un focolare) erano
il cuore e l'anima della cultura europea. In quasi meta' d'Europa gli
ebrei erano stati per secoli praticamente l'unica componente civile. In
paesi avanzati come la Germania erano stati il versante umanista e
borghese, contrapposto a quello militarista e feudale, dell'intera
societa'. Gli ebrei sopravvissuti all'Olocausto portavano con se' in
Palestina lo spirito di Chagall, di Freud, del socialismo, di Einstein,
del piu' umano pensiero che avesse mai prodotto il mondo occidentale.
Adesso eccosi la', accampati come una tribu' feroce, pronti a lasciar
sventrare i propri figli come a macellare i figli degli altri, pur di
non cedere di un passo. Sharon disprezza e umilia Arafat esattamente
come Bin Laden disprezza e uccide, non considerandoli umani, i suoi
"infedeli". Vendetta piu' feroce, crepando nel suo sotterraneo, Hitler
non avrebbe potuto augurarsi.
Ne' gli Sharon ne' i Laden esprimono qualcosa di unicamente personale.
Usciti entrambi da classi dirigenti elitarie e selettive, ma entrambi
con alcunche' di malato che gli ha reso difficile integrarsi in esse,
possiedono la feroce capacita' dei dittatori del novecento di
comprendere al volo e di tradurre in pogrom paure popolari profonde.
L'emarginazione degli arabi, l'insicurezza degli ebrei, diventano
materiale umano combustibile per rinnegare profondamente arabi e ebrei,
per trasformarne la storia nel senso del Volk eletto, del superuomo.
L'odio fra arabi e ebrei (noi cristiani abbiamo odiato gli arabi e
abbiamo odiato gli ebrei: loro non si sono odiati finche' non
gliel'abbiamo insegnato noi) e' semplicemente l'ultima eredita' che
l'Europa del novecento lascia al duemila.
Quella parte piu' primordiale del cervello, che gli scienziati chiamano
cervello rettile, e' l'unica oramai, dalle parti di Betlemme e di
Nazareth, che funziona. Qualcosa di peggio del terrorismo, che in
confronto e' umano: tecnicamente vengono utilizzati esplosivi e carri
armati, ma in realta' si macellano a colpi di pietre scheggiate e di
amigdale.
E' ingiurioso, in questo secolo, parlare di Natale.
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Sono le ventitre' di domenica ed e' ancora viva la Boccassini.
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Il mondo salvato dai ragazzini (nel senso che i ragazzini ci volevano
mettere le mani ma e' arrivata la polizia e ha salvato il mondo). A
Catania, al liceo Boggio Lera, i ragazzi hanno occupato la scuola per
protestare contro la Moratti. E' arrivata la Digos e se n'e' portati
via una cinquantina, denunciati a piede libero per interruzione di
pubblico servizio. Il preside smentisce di averla chiamata lui. Due
giorni prima un episodio analogo si era verificato ad Acireale dove i
ragazzi, occupando la scuola, "per fare le cose in regola" avevano
mandato alle autorita' un documento con tutte le loro firme. A Roma, al
Virgilio, invece niente polizia: il consiglio d'istituto s'e' limitato
ad annunciare che, vista la sovversione dilagante, quest'anno niente
gite scolastiche per nessuno.
A Genova, i magistrati hanno scoperto che non e' stato un carabiniere
solo a sparare su Carlo Giuliani, ma due. E' vero, l'Italia non sara'
mai Forcolandia: da noi non s'impicca, si fucila.
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Italia anno due. Sarebbe finita con un linciaggio, oppure con un
varieta' televisivo in prima serata, la storia dei due ragazzi di Novi
Ligure, se l'Italia fosse gia' abbastanza americana. Siccome invece ci
sono ancora dei magistrati, e' finita con una sentenza equilibrata, ne'
crudele, ne' "esemplare".
Qualunque cosa abbia fatto, un essere umano non e' mai un mostro: la
sua "normalita'" puo' comprendere degli orrori. La folla, per
rassicurarsi, vuole o dimenticare l'orrore o dimenticare l'umanita' di
chi lo ha commesso; il giudice, che e' un uomo solo, non puo' fare
nessuna di queste due (in fondo identiche) cose.
Ma in questa storia, oltre alle vittime che sono morte e a quelle che
hanno ucciso, ce n'e' un'altra che e' miracolosamente rimasta viva,
grazie alla benevolenza del caso e alla serieta' dei magistrati. E' il
ragazzo albanese che avrebbe dovuto pagare per tutti, falsamente
accusato dagli assassini e immediatamente indicato al linciaggio dalla
gente perbene.
Di lui nessuno parla piu': eppure, se questo delitto fosse avvenuto fra
un paio d'anni invece che ora, sarebbe stato ucciso fra le urla
d'entusiasmo della popolazione. Immaginate una Novi Ligure gia'
completamente "devoluta", con un giudice eletto dal buon popolo padano
e uno sceriffo anche lui elettivo al posto del vecchio maresciallo e
del magistrato: quanto tempo sarebbero durate le invocazioni
d'innocenza dell'innocente? Sarebbe stato gia' un successo, per la
legge, riuscire a impiccarlo regolamentarmente dentro a un carcere
invece di lasciarlo linciare in piazza dal popolo inferocito.
La nuova Italia si presenta cosi', da un lato con la faccia feroce di
Bossi che urla agli assassini albanesi, dall'altro con quella untuosa
di Bruno Vespa che invece porta sul palcoscenico l'imbecille che, pur
di apparire in tv, non esita a presentarsi come "fidanzato" di una
ragazza all'inferno. E i pensosi dibattiti, e la faccia di Sgarbi (al
quale dunque ha chiesto un commento) che commenta sentenze, e i
ragazzini del bar che parlano di pena di morte, e i vecchietti che
bruciano negli ospizi e i cadaveri degli emigranti dentro i
container... Ed e' appena l'anno secondo, del nuovo secolo. Che Italia
sara' questa?
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Sicilia. Claudio Fava: "Dieci anni fa, a Palermo, non c'era solo
Orlando. C'era anche un Coordinamento Antimafia, c'erano i gesuiti e
gl'immigrati di don Meli, c'era la rivista Segno, l'associazione
Palermo Anno Uno, la redazione dei Siciliani, c'erano le foto di
Letizia Battaglia, il Collettivo d Architettura e il comitato dei
lenzuoli, c'erano l'universita' e le assemblee del Meli, c'era un
pensiero civile che ogni giorno si faceva politica, governo, piazza,
istituzione, coscienza critica, progetto. C'erano i palermitani. Poi
non ci sono stati piu'. E noi abbiamo fatto finta di niente.
Lentamente, inesorabilmente, e' diventato piu' importante inseguire i
sospiri di D'Antoni e i congiuntivi di Cuffaro come fanno certi parenti
poveri in attesa di una benedizione. E' andata com'e' andata".
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Ricerca avanzata. Il comune ha mandato gli operai a mettere fuori uso
l'impianto elettrico del centro sociale Auro e del FreakNet MediaLab,
il laboratorio catanese di informatica accolto fra l'altro nel portale
dell'Unesco per le sue attivita' didattiche e di ricerca. Loro sono
quelli che fanno informatica aggratis. A pagamento, sempre a Catania,
la fanno quelli dell'ST Microlectronics: e questi invece li stanno
licenziando.
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Roma. L'albero di Natale di piazza San Pietro, l'anno scorso fornito
dalla Carinzia di Heider, quest'anno lo e' stato dalla Transilvania di
Dracula. Dev'essere un tipo strano, quello che sceglie gli alberi in
Vaticano.
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Londra. Evade dall'allevamento tacchino gia' prenotato per il cenone.
Dopo una fuga di svariati chilometri, e' infine stato raccolto in una
sede di animalisti.
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Sydney. Sospesa una maestra d'asilo per aver rivelato ai bambini che
Santa Klaus non esiste.
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Cronaca. Roma. Approvata una risoluzione municipale in cui s'invitano i
cittadini a sostenere i meritori sforzi delle gattare: "Il gatto e'
patrimonio culturale di Roma".
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Cronaca. Civitavecchia. Fermata all'uscita del supermercato con delle
scatolette non pagate e denunciata per furto. Sono stati i poliziotti
ad accorgersi che lei in realta' non mangiava da diversi giorni. Hanno
convinto il padrone a ritirare la denuncia e hanno fatto una colletta
fra loro sbirri. Poi l'hanno riaccompagnata al supermercato perche' si
comperasse qualcosa.
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Hyde Park. Inglesi divisi in due dopo la diffusione su Sky News di un
video in cui si vedono dei poliziotti picchiare per mezz'ora un
automobilista che ha cercato di fuggire dopo un incidente. Per meta'
degli spettatori e' semplicemente un normale episodio di law and order;
per l'altra meta' un orrendo segno dei tempi, in cui persino il buon
vecchio Bobby s'e' trasformato in un manganelluto cop californiano.
Merry England vs Occidente.
("Sorry sir, it's morning": e' il modo con cui, con un lieve tocco
della spalla, il policeman d'un tempo svegliava garbatamente
l'autostoppista che dormiva alla stazione, molte Thatcher fa).
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"Tra venticinque anni o anche meno l'automobile sara' superata in
quanto gli aeroplani, oltre che volare,correranno su tutte le strade":
Philip Gibbs, "Il giorno dopo domani: cosa succedera' nel mondo", 1928.
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Stanotte, verso le due, bussano alla porta della mia stanza. Grunt.
Accendo la luce e davanti al letto c'e' un tizio buffo, tutto parato in
nero gentleman, uno molto distinto sulla sessantina. "Mr Orioles?" fa,
squadrandomi con disgusto. Grunt. "Sorry, mr Orioles. Deve alzarsi,
vestirsi e... make yourself a little civilized, goddam! Someone is
coming here".
Tanto e' incazzato il tizio che nemmeno discuto, mi alzo, mi sbreccio
un po' d'acqua sul muso, mi metto un par di brache, la maglietta di Mao
(sperando che sia pulita), mi carico la pipa. "Si accomodi, prego. Di
che si tratta? Ma non potevamo aspettare domattina? O meglio, potrei
darle il numero dell'avvocato Tita... ". Quello neanche mi caga. Va
alla porta, si volta, si volta di nuovo con aria teatrale e declama:
"Her gracious majesty the queen!". E qua t'entra una signora
anzianotta, piuttosto decorosa direi, ma guarda che roba tu alle due di
notte, tutti i matti qui vengono a finire prima o poi.
"Good morning, mister O." fa la dama. "Kneel down, please". Cazzo cazzo
cazzo. Lampo di genio. Secondo cassetto, monetine. Ci sono due scellini
inglesi. "Scusi signora le spiacerebbe mettersi un momento di
profilo?". Lei imperturbabilmente e sorridendo esegue, massi' che e'
lei, un po' malandata veramente ma insomma. "Kneel, my dear, please".
Che faccio? Tanto staro' sognando: m'inginocchio sullo scendiletto
cercando di non sembrare troppo imbranato e la tizia si guarda attorno,
sgama la canna alla Charlot sulla sedia, l'afferra al volo e me la
sbatte sulla spalla. "Stand up, sir Riccardo". Poi mi volta
maestosamente le spalle e se ne va.
"You may stand up, now - fa il tizio in nero - The ceremony is gone. My
compliments". E se ne va pure lui.
Cosi' stanotte - se non ho sognato - sono stato fatto baronetto dalla
regina Elisabetta in persona. C'e' una giustizia a questo mondo,
ecchecazzo! Domani vado all'ambasciata per vedere se danno pure dei
soldi, vi faro' sapere.
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Bill billclinton@democratic.org > wrote:
crociata i soldati cristiani, quando presero Gerusalemme, per prima
cosa bruciarono una sinagoga con dentro trecento ebrei, poi
continuarono le loro gesta uccidendo sul Monte del Tempio ogni donna e
ogni bambino che fossero musulmani. Ancora oggi in Medio Oriente si
racconta quella storia e ancora oggi la paghiamo.
In America, abbiamo creato una nazione che praticava la schiavitu' e
molto spesso gli schiavi venivano uccisi ancorche' innocenti. Questo
Paese si e' voltato dall'altra parte quando i nativi americani venivano
spogliati dei loro beni e uccisi perche' erano considerati meno di un
uomo. E anche di questo oggi paghiamo ancora il prezzo>.
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Walter Lanaro Cuccu44@freemail.it > wrote:
tutte le vittime della mafia ma non solo? Sarebbe un segnale finalmente
"reale" e "forte" da parte delle istituzioni. Addirittura mettere
questa giornata in Costituzione. Credo ne abbia l'importanza visto che
di morti la mafia ne ha fatti fin troppi! E visto che la guerra contro
lo stato e' tuttora in corso! Sarebbe una giornata in cui ricordare il
sangue versato dalle vittime, ma dovrebbe anche essere una giornata in
cui parlare di "antimafia" in modo propositivo, cercando di creare un
dibattito nel popolo, spesso volontariamente troppo cieco e sordo!
Vorrei che questa giornata diventasse un giorno un nuovo 25 Aprile, ma
questa volta per festeggiare la liberazione da un'altra occupazione,
quella mafiosa!>
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Socrates xantippes@eleuteros.el > wrote:
malora, come ho fatto io, tutti gli interessi privati, trascurare la
famiglia per tanti anni, per occuparsi, invece, unicamente di voi.
Tutto questo si sarebbe anche potuto spiegare se ne avessi ricavato
qualche vantaggio, se vi avessi chiesto, in cambio, del denaro. Ma voi
stessi vedete che i miei accusatori, che hanno accumulato su di me
accuse cosi' impudenti, non sono stati capaci di trovare un solo
testimone che dicesse che io mi sia fatto una sola volta pagare o abbia
chiesto qualcosa. Sono io, invece, che presento un testimone
inconfutabile, che attesta la verita' di cio' che dico: la mia
poverta'>

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