Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 206

24 novembre 2003
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)


Non si capisce perche' Al Qaeda, che e' pagata per ammazzare noi
miscredenti, alla fine fa fuori cosi' tanti fedeli mussulmani, da
Nassirya a Istanbul. Un terrorismo cosi' indiscriminato da porsi a
"fedeli" e "infedeli" come pura potenza. Teoricamente, il suo obiettivo
sarebbe di sollevare le masse islamiche; intanto, le massacra. Per
cieco fanatismo? Non credo che un Bin Laden non comprenda, ad esempio,
che dopo gli ultimi attentati a Istanbul la causa dell'estremismo
"islamico" in Turchia e' condannata all'impopolarita' per alcuni
decenni.
Se io fossi un talebano glielo chiederei. "A' Bin Laden - gli direi - a
che gioco giochiamo?". Immagino che lui risponderebbe con un sorriso
fine, andreottiano, da machiavelli.
* * *
Al Qaeda non nasce dalle bidonvilles. E' una corrente di palazzo di uno
dei paesi piu' aristocratici del mondo, l'Arabia Saudita. La
popolazione vi e' divisa fra una maggioranza di beduini, donne, operai
immigrati, servi, schiavi e cammmelli e una minoranza di nobili
miliardari che sono e possiedono tutto. La religione locale e' una
caricatura dell'islamismo, corrispondente al cattolicesimo
dell'Inquisizione: le donne zitte, i froci a morte, i poveri in
ginocchio e i ricchi in sella: se qualcuno protesta, prima forca e poi
inferno. Questo regime, di gran lunga il piu' sanguinario e tirannico
di tutto il Medio Oriente (Saddam in confronto era un povero boia), e'
"filoccidentale" fin dalla nascita, vale a dire da cent'anni. Il motivo
e' assai semplice: nella sua selvaggia barbarie, esso - per puro culo -
e' il proprietario del liquido che, nella tecnologia di fine ottocento,
faceva muovere le macchine dei paesi ricchi. Siccome la tecnologia da
allora e' rimasta sostanzialmente ferma, quel liquido e' rimasto
importante e sono rimasti importanti i nobili sauditi.
Fra costoro, via via che fra una lapidazione e l'altra arrivava la
civilta' (che tipo di civilta'? Invece di buttare giu' da un dirupo i
condannati, li scaraventavano da un aereo) si formarono due partiti. Il
primo partito prevedeva di lapidare e ruttare tranquillamente per i
prossimi cent'anni, coi soldi di americani e inglesi e decapitando
fisicamente qualsiasi tentativo d'opposizione. Il secondo, di vendere
il petrolio in proprio e a prezzi piu' alti, e di riuscire dunque cosi'
a lapidare molti piu' omosessuali e adultere e su un arco di terra
molto piu' vasto.
I due partiti si combatterono fra loro con mezzi piu' o meno civili per
qualche anno e finalmente uno dei due ebbe l'idea geniale di buttar
tutto in politica, e anzi direttamente in religione. "Comandare con
poteri assoluti" divento' "applicare la Legge Santa" e "prendiamoci
tutti i soldi del petrolio" divento' "cacciamo gli infedeli". Donne,
lavoratori, schiavi e quant'altro continuarono a non aver diritto di
parola: ebbero pero' dai nuovi nobili condottieri il privilegio di
poterli applaudire entusiasticamente e all'occasione morire ai loro
ordini in cambio di un posto in paradiso. Noi persone civili, in tutto
questo, ci comportammo con un senso d'umanita' e responsabilita'
veramente cristiano: dapprima appoggiammo i vecchi nobili e li aiutammo
a lapidare donne e froci, in cambio del petrolio; poi appoggiammo i
nuovi nobili, e li aiutammo a sterminare i loro "infedeli", in cambio
del loro appoggio contro i nostri nemici.
In Afganistan, a un certo punto, venne su chissa' come un governo
"civile" (nel senso che permetteva alle donne di sollevare un pezzetto
di velo ogni tanto), che pero', per ragioni locali, era filo-russo. Noi
arruolammo Bin Laden, lo mandammo contro i maledetti infedeli che
volevano togliere il velo alle donne, lo facemmo vincere coi nostri
soldi e le nostre armi, e lo mandammo al governo. Il nuovo governo
prese il capo del governo quasi-civile, lo castro', gli ficco' l'affare
in bocca, lo porto' in giro per Kabul per qualche ora, e infine
misericordiosamente lo impicco' a un lampione. E poi si guardo' attorno
per vedere che altri lavori simili restavano da fare. In Sicilia, il
permesso dato ai mafiosi di ammazzare qualche comunista gli ando' alla
testa, li persuase che potevano andare oltre e ammazzare anche i
giudici oltre che i sindacalisti. In Afganistan, il permesso di vincere
contro i russi persuase Bin Laden che un giorno avrebbe potuto vincere
anche su tutti gli altri.
Siccome l'Arabia Saudita e' un paese ricchissimo (o meglio, lo sono le
venti o trenta famiglie che la possiedono), cosi' anche Al Qaeda, fin
dall'origine, dispone di molti soldi, li investe in Europa e in
America, li sa gestire; ha fatto dell'ottimo insider trading, due anni
fa, subito prima e subito dopo l'undici settembre. E' un'ottima
multinazionale, che fra le altre cose produce anche (e non e' l'unica)
omicidi e bombe.
Naturalmente, sarebbe facile distruggerla finanziariamente: basterebbe
una semplice legge sulla trasparenza bancaria. Ma per motivi religiosi,
noi occidentali non possiamo alzare un dito (come gli Indu' sulle
vacche sacre) sulle banche, ne' possiamo assolutamente violare il velo
di riservatezza che le circonda. Cosi' abbiamo permesso di sopravvivere
ad Al Qaeda, come a suo tempo avevamo permesso di sopravvivere a Cosa
Nostra. Nell'illusione, naturalmente, di usarle "per ordine pubblico" e
controllarle. Finche' esse si accorgono di avere ormai accumulato un
potere tale, da poterselo benissimo gestire per proprio conto.
* * *
Ne' Cosa Nostra e' siciliana, ne' Al Qaeda e' islamica. Sicilia e Islam
sono la giustificazione ideologica, tratta da vecchi folklore ormai
lontani del tempo. La base vera e' a-ideologica: e' potere, e' denaro,
e' impresa di un gruppo di uomini che credono solamente in se stessi.
Certo, si puo' aiutare Cosa Nostra impoverendo il popolo siciliano,
cosi' come si puo' aiutare Al Qaeda bombardando l'Iraq. Oppure si puo'
combatterle portando la trasparenza in Sicilia e aiutando i popoli
arabi - palestinesi in testa - a stare meglio.
Io ho visto molti proclami contro la mafia, e molti funerali di stato.
Quanti discorsi e quante lacrime, e quante vittime dimenticate il
giorno dopo; e quanta ipocrisia. Adesso, su scala mondiale, il
meccanismo e' lo stesso. A due anni dalle Due Torri, la lotta al
terrorismo di Al Qaeda in realta' non e' nemmeno cominciata. In mano
alla peggior classe dirigente mai vista in America dai tempi di
Coolidge, il terrorismo invece e' diventato pretesto per "nuovi secoli
americani", pompaggio di politici mediocri, intrallazzi aziendali. Che
importanza ha qualche marine portoricano o qualche straccione arabo in
piu' o in meno, di fronte ai miliardi di dollari che si possono fare -
mentre il resto dell'economia va in pezzi - speculando sulla bolla
della "new patriotnomy"?
Imbrogli, appalti, affari di petrolio, invii di truppe, bombardamenti,
invasioni, morti, vittime innocenti: tutto, tranne che azioni vere -
nel cuore della finanza - contro le viscere del nemico, i soldi. I
regimi da cui e' sorta Al Qaeda - la monarchia saudita, la dittatura
militare pakistana - sono sempre in piedi, "amici dell'Occidente",
ricchi, autorevoli, non insidiati da nessuno.
Senza Bin Laden, in fondo, non ci sarebbe Bush; senza Bush, Bin Laden
non conterebbe. Bush e Bin Laden non come persone fisiche, come
"tiranni" mediatici, ma come poteri reali, non di massa ma nemmeno solo
individuali, che un anno dopo l'altro, un massacro dopo l'altro,
complementari uno all'altro, si vanno impadronendo del pianeta. Di cui
una parte almeno prima era democratica e adesso tortura e bombarda
anche lei come se non ci fosse mai stato Illuminismo.

Viagra, droga e rock'n roll. Continua l'azione antidroga fra i giovani.
Una brillante operazione della polizia ha permesso di individuare un
"giro" di spacciatori che agivano prevalentemente fra i frequentatori
dei centri sociali "Chigi", "Libertas", "Umilta'" e "Via della Scrofa".
Fra i "clienti" gli investigatori hanno trovato, con una certa
sorpresa, numerosi rampolli di famiglie-bene che evidentemente non
avevano resistito alla tentazione di un breve tuffo nel proibito.
Poiche' la loro eta' non consente ancora l'incriminazione, sono stati
riconsegnati alle rispettive famiglie. Per i giovani Emilio Col.,
Giuseppe Gal. e Bruno Petr. (la legge sulla tutela dei minori non
permette di citarne i nomi per esteso) la brutta avventura si e'
conclusa dunque con una ramanzina che, si spera, li aiutera' a tenersi
lontano in futuro dagli ambienti del vizio. In serata, un comunicato
dell'Associazione Genitori Cattolici e del Circolo Patria & Famiglia
esprime tuttavia perplessita' sulla rapida conclusione dell'operazione
e in particolare sulla mancata chiusura, da parte delle autorita' di
polizia, dei "covi" che ospitavano gli spacciatori.

Bavaglio 1. Tre settimane fa, a Milano, una signora e' finita sotto una
Citroen. Nella macchina investitrice i vigili trovano una siringa con
ago, un cucchiaino e della polvere bianca. La signora va all'ospedale,
la polvere in analisi e il guidatore a casa sua. La signora
(l'investimento e' accaduto il 31 ottobre alle sei del mattino,
all'angolo fra Moscova e Porta Nuova) si chiama Viviana Paglietta, la
polvere e' un mix di cocaina e caffeina, il guidatore si chiama Marco
Dell'Utri; e nessuno dei tre e' finito in tv o sui giornali.

Bavaglio 2. "Nihil obstat ut imprimatur": se non c'era questo timbro,
col cavolo che andavi in edicola, o in libreria, o sulla scena. Non e'
che ci fosse la censura: semplicemente, prima di lasciarti andare in
giro, le Autorita' volevano essere sicure che non contassi frottole
tipo la terra che gira attorno al sole. Questo per tutelare il
pubblico, e anche per garantire il livello culturale dell'emittente
nonche' il diritto alla privacy degli Eminenti. Chiaro che se nulla di
tutto questo risultava alla fine te lo davano, il permesso: tempo di
controllare, un paio di mesi al massimo, normale. Ora non capisco che
cazzo c'ha da lamentarsi la Guzzanti, se anche il professor Galilei
(che certo non era peggio di lei) alla fine ha dovuto ammettere che in
fondo avevano avuto ragione quelli dell'Ufficio Controlli. Mica ci
divertiamo a fare 'sto lavoro, signora: e' anche nel suo interesse,
casomai le fosse sfuggita qualche frase luterana.

Bavaglio 3. Vogliono chiudere Indymedia - almeno, la vuole chiudere
Landolfi di An - per Vilipendio alla Bandiera, a causa di alcune
lettere che alcuni imbecilli le hanno postato sul sito. Di esse,
Indymedia e' tragicamente innocente: come i radicali di qualche anno
fa, gli amici di Indymedia hanno infatti deciso di pubblicare "senza
censura" tutto cio' che gli mandano. A Indymedia suggerirei di essere
un po' "fascista", censurando le lettere piu' provocatorie (inviate non
si sa da chi). A Landolfi, che fascista lo e' gia', suggerirei di
esserlo un po' piu' seriamente, partendo volontario per l'Iraq invece
di fare il panciafichista in poltrona, oltreche' il censore.
(Finche' e' Landolfi, si scherza. Ma l'altra settimana, da Bruno Vespa,
a prendersela coi siti pacifisti - Infoguerrilla e Nuovimondimedia -
c'era nientedimeno che Luttwark. Per stavolta s'e' limitato a chiederne
la chiusura d'autorita' ai docili Frattini e Vespa. La prossima, li
bombarda senz'altro e chi s'e' visto s'e' visto).

Espulsioni. Nel giro di un'ora, Fini ha cacciato da An un deputato che
difendeva Priebke. Quando verra' cacciato, e a che velocita', dai Ds il
deputato sorpreso a parlare di appalti col boss mafioso della provincia
di Enna? Mi dispiace che Fassino sia rimasto indietro a Fini nel far
pulizia dentro casa. Non dovrebbe dormire di notte, Fassino, pensando a
questo mio dispiacere.

Repulsioni. Il solito convegno di D'Alema e dintorni per chiedere il
voto a De Michelis riabilitando Craxi. Perche' dalla sinistra italiana
(Crispi, Mussolini, Craxi) sortiscono cosi' tanti personaggi di destra?
Riconoscibili fin dall'origine, perche' ciascuno di loro comincia
sempre col "riabilitare" il precedessore.

Previti. E uno.

Padrini. "Provenzano nel 2001 ci disse di votare per un candidato del
Polo". Il passaggio del testimone tra Ulivo e Polo in Sicilia nel 2001
ebbe un padrino d'eccezione, Bernardo Provenzano. Indico' al boss Nino
Giuffre' un nome preciso, Nino D'Amico, giovane e rampante dirigente
regionale dell'assessorato all'Agricoltura, pupillo politico
dell'attuale governatore della Sicilia, Toto' Cuffaro. La notizia e'
trapelata con la chiusura delle indagini sull'ex direttore
dell'istituto Zootecnico per una vicenda di appalti svelata dai
carabinieri del nucleo operativo di Palermo che a dicembre dell'anno
scorso arrestarono D'Amico insieme a Gigi Tomasino, all'epoca dei fatti
contestati erano entrambi consiglieri provinciali dell'Udc. Dopo i
riscontri degli investigatori dell'Arma la procura ha deciso di
aggiungere all'accusa di turbativa d'asta contro Nino D'Amico e Gigi
Tomasino quella di avere agevolato, con la loro attivita' politica, i
boss di Cosa nostra e le aziende della "famiglia". (p.f.)

Pagine interne. "Brucia baracca, muoiono quattro rumeni. L'incendio a
Roma, nel quartiere Tuscolano". E via.

Il calcio dell'asino. Il vecchio leone stava morendo, e a uno a uno
tutti gli animali della foresta vennero a ringraziarlo per quanto aveva
fatto, oppure anche a insultarlo, ora che si poteva. Venne il cinghiale
e gli dette un colpo di zanna: "imperialista!". Venne il lupo e gli
dette un morso: "communista!". Venne l'asino e sbraito': "Viva la
guerra! Morte al nemico! Armatevi e partite!". Il leone fra se e se'
sospiro': "Dagli altri non m'importa. Ma essere preso a calci da
Ruini...".

Davide wrote:
< Quando il mondo era "bipolare" c'era sempre il rischio che qualcuno
schiacciasse il pulsante sbagliato, facendo partire il primo di mille
missili a testata nucleare. L'esercito europeo avra' armamenti atomici,
visto che gli Usa ce li hanno? E se no, che tipo di armamenti dovra'
possedere? Non e' assurdo, anziche' cercare di disarmare una
superpotenza, cercare di crearne un'altra? Se poi pensiamo che di
solito i tasti delle guerre (la magica sala dei bottoni ) sono sempre
in pochi a poterli schiacciare, chi mi garantisci tu che chi decidera'
se usare le armi e l'esercito. Lo fara' garantendo l'opinione di tutti
noi europei? >

giovanni wrote:
< Ho letto sul quotidiano locale "La Sicilia" un articolo di Toni Zermo
che commemorava il boss Ferrera, detto "Cavadduzzu". Era veramente da
lasciare senza parole. Il titolo era tutto un programma: "Cavadduzzu",
protagonista della mala catanese, l'uomo che visse tre volte. Zermo si
appassiona nel raccontare le gesta del mafioso (lui, Zermo lo continua
a chiamare "protagonista della mala catanese") le fughe sotto il naso
degli sbirri, le volte in cui e' scampato ad attentati di clan rivali e
per finire affascinato ci racconta dello sguardo indimenticabile di
questo super uomo: "Un amico me lo fece conoscere in piazza Verga tanti
anni fa. Ha uno sguardo che non dimenticherai mai, mi disse per
convincermi. E aveva ragione". Zermo non e' nuovo ha queste
infatuazioni per i boss mafiosi. Ricordo un articolo scritto alla fine
degli anni ottanta su un famoso boss messinese soprannominato
"sterminator" che "amava i cavalli, faceva innamorare le donne,
schivava le pallottole degli avversari e consumava piu' cocaina di Al
Pacino in "Scarface".
Certo, "Sterminator" cosi' come "Cavadduzzu" hanno ammazzato tanti
uomini, ma i morti ammazzati per il nostro "giornalista" sono sempre
state volgarita', cercare gli autori, i mandanti degli assassini, un
compito da cronisti di serie B e di magistrati zelanti e noiosi. La
cosa che affascina Zermo e che lui cerca di trasmettere ai lettori e'
il "fascino" di questi uomini d'onore, l'alone di mistero e l'aura di
immortalita' che li circonda >

linarena wrote:
< La sinistra non ha dato buona prova nella gestione del capitalismo
che, del resto, odia e vorrebbe distruggere. I terroristi non sono i
nemici della sinistra. Sono i figli della stessa che imbottiti di
sfiducia credono ancora al paradiso in terra >

Alessandro wrote:
< Il Prodotto Interno Lordo e' una truffa, uno specchietto per le
allodole, un numero del lotto alla base di tutte le politiche
"economiche" che ci impongono. Nel PIL ci sono anche l'aumento della RC
auto, dei servizi sanitari, delle tariffe, degli alimentari. Hanno il
coraggio di sostenere, per esempio, che la RC auto pesa sul paniere per
lo 0,40 per cento. Zero virgola quaranta. Facendo una proporzione da
prima media, se io spendo 1000 euro annui di RC auto, allora ogni anno
spendo 250.000 euro, cioe' guadagno almeno 20.000 euro netti al mese.
Decidete voi se l'inflazione e' piu' vicina al 2, 8 per cento Istat o
al 30 per cento di Euristat. Siamo in piena recessione >

Simonmattia wrote:
< Ci sono tifosi e tifosi: io sono un sostenitore del Genoa e frequento
abitualmente lo stadio nel settore popolare (anche questo e' popolo!)
che e' il cuore del tifo rossoblu. Li' vengono anche diversi anziani e
tantissime donne e ragazze, e si canta e si inneggia la propria squadra
senza mai nemmeno pensare ad uno scontro con i tifosi ospiti. Al primo
gol del Genoa in campionato, sono stato travolto da due bambini (di cui
uno di colore, figlio di immigrati senegalesi) che mi sono saltati in
braccio e io ho sollevato per aria. Dipingere chi va allo stadio come
un teppista ad ogni costo, senza fare i necessari distinguo, e'
funzionale agli interessi delle televisioni, Sky in testa, e dei grandi
club che hanno milioni di tifosi "televisivi" in tutta Italia e possono
fare a meno della gente in carne ed ossa allo stadio >

Alberto wrote:
< Volevo inviare una lettera alle iene, ma per inviare una denuncia
alle iene bisogna accettare che i propri dati vengano gestiti cosi':
"Il sottoscritto autorizza ogni trattamento previsto dalla legge 675/96
con riferimento ai dati forniti con la presente, che verranno
utilizzati da RTI e dalle altre societa' del Gruppo Mediaset, con o
senza l'ausilio di strumenti elettronici e di ogni possibile software,
anche tramite la loro comunicazione o diffusione ad ogni possibile
soggetto terzo nell'ambito degli uffici competenti di tutte le Societa'
partecipate e/o collegate del Gruppo Mediaset, per finalita'
amministrative, legali, fiscali, gestionali, statistiche e di difesa
dei diritti dell'interessato o di Societa' del Gruppo Mediaset..." >

kboard@hifi.org wrote:
< Si e' avuta notizia di una paletta che la Polizia usera' per
verificare se chi guida ha fatto uso di droghe. Essa preleva saliva
dalla bocca e al momento stesso verifica se il guidatore ha fatto uso
di qualche sostanza. Mi pare giusto. Cosi' giusto che, insieme ad altri
ci stiamo facendo promotori di una raccolta di firme per l'uso della
paletta stessa davanti al parlamento, poiche' ci sembra opportuno che
anche i nostri parlamentari, prima di decidere della nostra vita e del
nostro futuro, ci diano la certezza di non essere sotto effetto di
qualche sostanza dopante. Aspetto adesioni >

Vincenzo Pergolizzi wrote:
< Ripenso a Istanbul, a quel comodo e demenziale giochino del nemico
malefico da distruggere. "Mesut era disoccupato e senza soldi -
racconta Aysun col velo grigio da quarantenne - stava spesso in casa e
leggeva libri dell'islam radicale. Non sapevo che era un terrorista.
L'ho letto dai giornali ". Col futuro segnato di vedova ventiseienne
Aysun accarezza i due figli, lei paffutella di 2 anni, lui spaurito di
10 mesi. E' un treno di kamikaze ormai in corsa, l'islam povero e
negato, partorito dal disprezzo e dall'opulenza d'occidente. E i
venditori d'armi a suon di petrodollari strofinano le mani felici allo
sfrecciare del giocattolone che semina odio e acceca gli occhi una
volta sereni della curiosita' e del dialogo. "Viva i nuovi pregiudizi!
- brindano - gli steccati e le violenze d'occidente sempre taciute!" >

AntonellaConsoli libera@libera.it > wrote:

Slancio' le calde braccia nell'aria

< Slancio' le calde braccia nell'aria
come se battesse piu' volte
le ali
apri' le labbra e usci'
il caldo alito a riscaldare il naso
erano le sette di mattina
e l'inverno era diventato rigido
ma lei non dimentico' mai
come si comincia a volare
poi bacio' il suo amore
e volo' via >

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