Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 165

10 febbraio 2003
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)


Guerre. Perche' e' scoppiata la prima guerra mondiale? Piu' ci studio,
e piu' mi rendo conto che in realta' non e' riuscito a capirlo ancora
nessuno. Le ipotesi piu' coerenti, ai due estremi, sono quella di
Nicola Lenin e Winston Churchill. Il primo era convinto che i
capitalisti dovessero prima o poi scatenare una guerra globale per i
mercati. Il secondo che il casino fosse nato dalla gara di potenza
navale fra tedeschi e inglesi. Quasi tutti gli altri storici oscillano
fra l'una e l'altra di queste posizioni.
Non leggevo Lenin da molto tempo. Dell'"Imperialismo malattia infantile
del capitalismo" (o la malattia infantile era quella dell'estremismo?
boh: questi libri si assomigliano tutti) mi ricordavo piu' che altro
una splendida copertina rossa. Rileggendolo ora, sono colpito: dalla
profluvie di dati minuziosi e "cattivi" su produzione, mercati, affari
ecc. e soprattutto dal tono di lucida ostilita' con cui essi vengono
schierati. Tutto sommato, c'era la Bella Epoque, allora, e i compagni
europei in fondo erano delle gran brave persone che tutto
s'immaginavano fuorche' rivoluzioni e guerre. Ecco: questo tono di
estraneita', di gelida sfiducia in qualsiasi possibilita' di evoluzione
"buona", e' quello che, in quel libro, piu' colpisce adesso. Suppongo
che, per l'epoca, questo fosse un sintomo abbastanza preciso, molto
piu' impressionante delle cifre e i dati. Forse il sistema e'
collassato anche perche' non riusciva piu' ad ispirare alcun senso di
interlocuzione a uomini come il sig. Lenin. Del quale non riusciamo a
conoscere il nome e l'indirizzo attuali: personalmente immagino che sia
da qualche parte dell'Africa, ma queste cose si vengono a sapere sempre
dopo.
Il libro di Churchill ("La crisi mondiale") invece e' semplicemente
affascinante. Churchill non era ancora quel vecchio politicante
'mbriagone che a un certo punto gl'inglesi chiamarono (con elfica
genialita') a salvare la merry England e tutto il mondo. Era un giovane
ex ministro con buone competenze nel campo della marina (i suoi dati
navali sono ottimi) e ottime frequentazioni nei club di Londra. Noi
inglesi, dice in sostanza, non potevamo farci superare in mare perche'
altrimenti per difenderci avremmo dovuto farci un grosso esercito e
cosi' saremmo diventati non piu' dei lord eccentrici ma dei
militaristi. Ed elenca con garbo il numero delle corazzate, le
decisioni drammatiche prese all'Ammiragliato fra un te' delle cinque e
l'altro; i (duri e cortesi) retroscena. E' molto piu' coinvolgente,
sotto questo profilo, del suo rivale. Ci sono chicche splendide: si
parla per esempio del nome da dare a un nuovo (nel 1912)
cacciatorpediniere; ed ecco che viene fuori una vecchia canzone
marinaresca su una fregata dei tempi di Nelson, la "sfrontata
Arethusa", dalle tette al vento della polena.
Tuttavia, anche qui, c'e' qualcosa che non torna. Questo mondo di garbo
diplomatico e di sigari al club, di gentlemen's agreements e di sorrisi
civili: che mai poteva aveva a vedere col sanguinoso macello di pochi
anni dopo? Davvero la radice della barbarie era nascosta la' nei club,
fra i bicchierini di Porto? Lenin, uomo feroce, sghignazzava che si',
non c'era il minimo dubbo che quei signori, di nascosto, fossero dei
cannibali. A me sembra una spiegazione consolatoria. Forse, tutto
sommato, si trattava semplicemente di lemming.

* * *

Non sappiamo come sara' la guerra di ora. Tecnicamente, e' con ogni
evidenza una guerra contro l'Europa. Nessuno a Washington ha veramente
paura dell'Iraq o di chiunque altro (ai coreani, che ogni giorno
minacciano di invadere la California, non rispondono nememno). Ma dal
giorno in cui l'altro impero e' caduto, ci si e' posti con lucidita' e
lungimiranza il problema dell'ultimo atto, dell'ultimo e incontrastato
dominio mondiale. Romanum Imperium, o lemming? Mah. Nel Dna degli
imperi sono presenti entrambi questi cromosomi, l'uno lucido e "nobile"
l'altro primordiale e oscuro. Comunque, in nessun luogo la geopolitica
vien presa sul serio, da cent'anni in qua, come negli Stati Uniti:
parlavano di "seapower" e di impero insulare gia' quando erano ancora
dei cowboys occhialuti alla Theo Roosevelt. Gia' allora, nella loro
profonda - e per noi allora incomprensibile - democrazia, si sentivano
romani.
Percio' adesso c'entrera' il petrolio, c'entreranno gli oleodotti,
c'entrera' l'intimidazione nei confronti dei paesi produttori - tutte
cose che si potevano ottenere comunque e con piu' sicurezza per altre
vie - ma non sono, secondo me, che dei pretesti "razionali" per
ingannare se stessi. Quello che in realta' preme e' l'istinto etologico
dello spazio allargato. E gli unici rivali possibili, da sorvegliare
costantemente e da minacciare per interposti, in realta' siamo noi
europei.

* * *

Sono buone e civili, e non a caso hanno fatto incazzare moltissimo gli
americani, le posizioni degli europei (meno i paisa' italiani e
gl'inossidabili inglesi) per evitare la guerra. Francesi e tedeschi
hanno buttato le carte sul tavolo: siamo pronti a mandare i
cacciabombardieri francesi e - qui la carta sul tavolo sbatte forte - a
schierare la Werhmacht per metterci in mezzo. Certo, per questa volta
non funzionera': ma e' la strada giusta.
Noi europei non dobbiamo essere semplicemente "piu' civili" o "piu'
pacifisti" degli americani. Non dobbiamo semplicemente parlare col
Terzo Mondo al posto degli americani. Dobbiamo avere un esercito
nostro, in grado - la prossima volta - di pesare sul tavolo, di
permettere un dialogo vero fra noi vecchi europei (che tanto abbiamo da
farci perdonare da questo pianeta; ma tanto gli abbiamo dato) e tutti i
poveri del mondo. La prossima volta, alla prima minaccia di Bush Terzo
o Quarto, il Governo europeo dovra' poter reagire allertando subito la
sua forza d'intervento, mettendo in mare le sue portaerei e scaldando i
motori dei suoi aerei. Tutto il resto e' solo pianto sulle rovine e
rassegnazione.
Speriamo che il pianeta possa sopravvivere, nei prossimi mesi, a questo
scatenamento assiro di istinti primordiali. Ma, se sopravviveremo,
impariamo la lezione.


La Salva-Trombetta. "Lei non sa chi sono io! Ma.. che ha fatto della
mia valigia?". Ricordate l'onorevole Trombetta, quello del film di
Toto'? Quante gliene facevano! Ma adesso, per fortuna, i guai
dell'onorevole sono finiti: non e' piu' aria di prendere in giro gli
onorevoli e per ciascuno di loro ormai e' prevista una legge specifica
a tutela. Cosi', dopo le leggi Salva-Previti e Salva-Bossi, e' in
arrivo anche la legge Salva-Trombetta. Per l'onorevole qualunque,
quello che, pur non essendo importante come Bossi e Previti e avendo
magari acchiappato molto meno, non riesce tuttavia a liberarsi
dall'iniqua persecuzione dei giudici e di Toto'.

Specchio segreto. Palermo. Condannati (ma sempre a piede libero) due ex
presidenti della regione, Giuseppe Provenzano (non parente) e Giuseppe
Drago (parente). Con Drago, in particolare, i poliziotti si sono
divertiti moltissimo a filmarlo con una telecamera nascosta mentre
tutto contento si infilava i soldi delle mazzette nella tasca interna
della giacca.

Provincia. A Messina, nel 2001, il 52,57 per cento ha votato per la
Casa delle Liberta' e il 31,11 per cento per l'Ulivo. Il giornale di
Messina si chiama Gazzetta del Sud ed e' governativo da sempre. Adesso
questo giornale ha organizzato fra i suoi lettori un sondaggio sulla
guerra.
Il 13,9 per cento e' favorevole alla guerra, il 25,3 favorevole se c'e'
l'Onu, il 60,8 e' contrario sia con l'Onu che senza. Che i messinesi
siano diventati "di sinistra" e' una delle cose piu' improbabili che ci
possano essere al mondo. Semplicemente, a suo tempo e' stata bombardata
anche Messina.

Dai giornali. "Vorrei rispondere a Gianluca di 14 anni che dice che il
posto a sedere l'anziano deve chiederlo. Caro Gianluca, credo che se
incontrassi la nonna nel bus il posto glielo offriresti. Se vedi una
persona anziana cedile il posto senza farla nemmeno parlare, vedrai che
ti sentirai meglio anche tu".

Afganistan. Abolita la lapidazione per le donne che uccidono lo
stupratore. Adesso, con la democrazia, vengono semplicemente condannate
al carcere a vita.

Sudafrica. "Stanno minando l'esistenza dell'Onu - e' Mandela che parla
di Bush e Blair - eppure i loro predecessori la sostenevano. Non e' che
lo fanno perche' il segretario dell'Onu adesso e' un nero?".

Global 1. Nuova Guinea. Abolita dal governo la scuola gratuita. I
genitori invitati a pagare le tasse scolastiche con maiali e riso.

Global 2. Calano ancora gli utili della McDonald's. Questo trimestre e'
andata addirittura in passivo, dopo la chiusura nel corso degli ultimi
mesi di 719 ristoranti in tutto il mondo.

Cronaca. Trento. Tradita dal fidanzato, si vendica danneggiando alcune
decine di automobili parcheggiate in giro: tutte Alfa Romeo, la marca
del traditore.

Cronaca. Napoli. La Magistratura impone alle compagnie assicuratrici di
rimborsare gli aumenti (100 per 100) chiesti senza preavviso al rinnovo
delle polizza. In due casi ordinato il risarcimento per i "danni
esistenziali" subiti dai clienti.

Cronaca. Milano. L'onorevole Dell'Utri nominato direttore culturale del
Lirico, uno dei grandi teatri milanesi. Mi sembra che in Sicilia abbia
avuto a che fare con L'Istituto del Dramma Antico, a Siracusa. Povero
Sofocle, povera Violetta.

Persone. I centotrenta abitanti del villaggio di Valsorda, nel
Trentino, vicino al quale un camionista bielorusso e' finito in un
burrone con tutto il camion durante una tempesta di neve. Lui s'e'
salvato, ma il camion no: e ne aveva appena pagato le prime rate. I
montanari l'hanno soccorso, l'hanno curato, l'hanno assistito, e alla
fine hanno fatto una colletta in chiesa per rifargli il camion nuovo.

Suor Evelina wrote:
< Gentile. Sig. O., Mi chiamo suor Evelina e sono una religiosa
contemplativa di Jesi. Assieme ad altre persone, credenti e non,
vorremmo lanciare una petizione al Santo Padre, pregandolo di invitare
uomini e donne di buona volonta' a porre obiezione di coscienza nei
confronti di un'eventuale guerra all'Iraq. Al momento stiamo cercando
alcune decine di nomi che si facciano promotori della petizione per
poterla lanciare ufficialmente e dei siti o testate che supportino la
petizione. Per quanto riguarda i media disposti ad aiutare, di sicuro
abbiamo il sito del Movimento Nonviolento e quello de Il Dialogo.
Stiamo provando a contattare Famiglia Cristiana, ma non sappiamo come
andra' >

P. wrote:
< cancellami dalla tua cazzo di catena >
* * *
e chi ti ci ha messo? Non sapevo che stavo mandando la Catena a un
negro
* * *
< negro sarai tu! >
* * *
ora che ci penso ritengo che tu oltre che negro sia anche ebreo
* * *
(Non ha risposto piu'. Peccato. Stavo proprio per dargli del
communista)

Cesare Lombroso wrote:

< La bicicletta e' il veicolo piu' rapido nella via della delinquenza;
perche' la passione del pedale trascina al furto, alla truffa, alla
grassazione >


Mimmermo mmn@eleutheros.el > wrote:

< Il destino del Sole e' faticare:
non si riposa mai, coi suoi cavalli.
E come Aurora dalle rosee dita
lascia Oceano e risale, ecco che il letto
d'oro (lo fece Efesto) lo trasporta
in volo dalle Esperidi alla terra
dell'Africa profonda: e la' gia' il carro
coi cavalli l'attende, ed e' gia' aurora. >

* * *

< Perche' vivere ancora, senza lo splendido Amore?
Meglio morire, quando non avro' piu' cari
i teneri segreti e i dolci doni ed i baci
- unici fiori da giovinezza dati
agli uomini e alle donne... >

* * *

< Ma poco tempo - come un sogno - dura
la dolce gioventu': paurosa informe
vecchiaia sopra il capo le preme
e orribile ti rende e t'umilia e deride
e annebbia la vista e i ricordi e li uccide >

* * *

< Come le foglie che nel tempo lieve
di primavera nascono al calor del sole
cosi' per breve tempo come loro godiamo
la dolce giovinezza, divinamente ignorando
il bene e il male. Ma le nere dee
sono pronte per noi con il peso degli anni
e con la morte: che' i giovani anni
non sono piu' del rapido corso del sole
- e quando il nostro tempo e' tramontato
e' meglio morire che vivere >

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)