Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 158

23 dicembre 2002
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)


"Buon Natale, signora! Oggi tutti in famiglia, eh?"
"Eh si'! Ogni tanto, se Dio vuole...".
"Ogni tanto ci vuole, un po' di pace! Non si campa piu', oggi!".
"Ha visto il Bigazzi? L'hanno rapinato fin dentro la villa, l'hanno!".
"Sicuramente albanesi... Buon natale, ingegnere!".
* * *
(Ansa. Un gommone con 24 clandestini a bordo, uno dei quali cadavere, e' stato intercettato da una motovedetta della Guardia Costiera al largo delle coste di Lampedusa...)
* * *
"Io se fossi al governo...".
"Beh, il governo ci prova... ma ci vuol altro, con quella gente...".
"Io la ricetta ce l'avrei... Buon Natale, avvocato!".
"Grazie! Ma il natale col mitra, ci vorrebbe! Sa cos'e' successo a mia
figlia, l'altro ieri?"
"Cosa?".
" Le stavano portando via il telefonino! Una zingara! a due passi dal Duomo!".
* * *
(FrancePress. Peschereccio con 120 clandestini africani naufragato al largo della Libia a causa del maltempo. L'alto numero dei corpi non ancora ritrovati rende per il momento impossibile un esatto bilancio della sciagura. L'imbarcazione sarebbe stata travolta da una tempesta poche ore dopo aver lasciato la terraferma. Le 120 persone, spiega una nota del ministero, erano "dirette verso l'Europa e forse piu' precisamente verso l'Italia". Finora la Guardia costiera e' riuscita a portare in salvo 52 immigrati).
* * *
"Stavamo dicendo appunto...."
"Eh, ha ragione quello la'... Cannonate nella pancia mentre sono ancora
sulle navi!".
"Evvia niente politica! E' Natale!"
"Ha ragione, signora! Mi scusi tanto...".
"No no, ci mancherebbe... Ma oggi almeno...".
* * *
(Reuter. Naufragio sulle coste di Amgriwe (40 chilometri a nord di El Ayun, il capoluogo del Sahara occidentale) dove i corpi di 32 clandestini sub-sahariani sono stati ripescati dalle autorita' marocchine. Non si conoscono ne' le cause della tragedia ne' la nazionalita' delle persone annegate, i cui corpi sono stati trasferiti all'obitorio di El Ayun).
* * *
Buon Natale.

Bavaglio 1. A rischio di chiusura PeaceLink, la piu' antica (dal '92) rete pacifista italiana. Un tizio ha chiesto cinquantamila euri di danni per la pubblicazione di un appello pacifista (gia' largamente diffuso in rete) nel quale, per errore, era messo fra i firmatari. Ma e' cosi' vergognoso firmare un appello pacifista? Non basta una smentita? Mica e' un appello di pedofili o di mafiosi. Il signore in questione, pero', e' un consulente italiano di enti governativi americani (e, mi pare di capire, anche di enti non estranei al complesso militare-industriale di cui parlava Eisenhower nei lontani anni Cinquanta) e dunque per lui essere messo fra i pacifisti e' un insulto sanguinoso. E dunque pretende un provvedimento "esemplare", anche per rassicurare i suoi datori di lavoro americani sulla propria completa dedizione. Sarebbe una storia grottesca, se non fosse una
storia di bavaglio. Quasi tutti i giornali e tutte le televisioni ormai parlano (o non parlano) a nome di una ventina di persone: resta solo l'internet, per noi comuni lettori. Ma un'isola non controllata evidentemente non e' ammessa. Percio', chiudiamo Peacelink e portiamo l'informa-unica anche sulla Rete.

Info e solidarieta' (urgente):
http://www.peacelink.it/emergenza
c.gubitosa@peacelink.it
Carlo Gubitosa 349.2258342


Bavaglio 2. Sotto tiro anche la rivista "storica" dell'anticamorra, la
Voce della Campania. Da loro vogliono 150 milioni di vecchie lire e le
vuole - sentendosi "diffamato" - direttamente il cardinal Giordano.
Costui, nell'agosto 98, sulla stampa cattolica internazionale veniva
descritto come segue: "Italian police on Saturday searched the offices
of Cardinal Michele Giordano of Naples in connection with a probe into
his brother's involvement in organized crime" (Catholic World News). La
Voce della Campania si limito' invece a descrivere i risultati delle
inchieste giudiziarie sul cardinale: assolto per alcune di esse (ma
solo in primo grado, poiche' la Procura ha fatto appello) e condannato
per altre.
Condanne e assoluzioni a parte, risulta incontestato che l'Arcidiocesi
di Napoli e' proprietaria di una consistente quota dell'Interporto
Campania spa (pari, per la precisione, a 95.544 euri): il pubblico ha
diritto o non ha diritto a sapere una cosa come questa? O deve per
forza credere che Sua Eminenza vive di pane e pesci, predicando agli
uccelli e disprezzando i beni di questo mondo?

Bavaglio 3. Si sono dimessi i componenti superstiti (Di Miglio e
Provvisionato) del Comitato di redazione del Tg5. Motivo: l'imposizione
da parte del direttore Mentana di mandare in onda un tg crumiresco
nonostante l'adesione della maggior parte dei redattori allo sciopero
indetto dal sindacato giornalisti. "In questa redazione non c'e' alcuna
agibilita' sindacale" hanno scritto Provvisionato e Di Miglio". E
quindi, inutile far finta che ci sia un Cdr.

Terrorismo. La Nestle', una delle massime multinazionali mondiali
dell'alimentazione, minaccia il governo etiopico di mettergli sotto
sequestro i beni se non le versera' al piu' presto sei milioni di
dollari che le sarebbero dovuti - secondo lei - come rimborso di una
fabbrica espropriatale nel '75 dal governo di allora. L'Etiopia e' uno
dei paesi piu' poveri del mondo, con milioni di persone - secondo la
Fao - in stato di denutrizione per le gravi carestie di quest'anno.

Grappoli. Secondo Human Rights Watch nel corso delle "operazioni di
polizia" in Afganistan sono state sganciate 1.228 bombe a
frammentazione (le "cluster bombs", o bombe a grappolo) che hanno
rilasciato 248,000 miniordigni uccidendo o ferendo un numero
imprecisato di civili sia durante che dopo gli attacchi.
(Info: fabiocchi@inwind.it )

Regali di Natale. Dal 31 dicembre saranno abolite le tariffe elettriche
agevolate per le fasce meno abbienti.

Altri regali di Natale. Diminuita dell'uno per cento la produzione
industriale in Italia - secondo Eurostat - nel mese di ottobre.
Inflazione al 2,5 per cento (secondo il governo) oppure al 6,6 per
cento (secondo le associazioni dei consumatori).

Dipendenze. All'universita' di Palermo, scuola di specializzazione in
psichiatria, hanno fatto uno studio sulle nuove dipendenze. Pare che
una delle piu' pericolose sia il sesso. Ne sarebbe affetto il 5 per
cento degli uomini e il 3 per cento delle donne.

Culle. E' nato un nuovo movimento o partito destinato a rappresentare i
lavoratori e altresi' a rinnovare la sinistra italiana. Si chiama
"Lavoro e Liberta'" (da non nonfondersi con "Liberta' e Giustizia" del
proprietario di Repubblica) e ne e' esponente autorevole Cesare Salvi,
noto finora alle cronache come esponente della sinistra moderata dei Ds
e come collezionista di auto d'epoca con le quali partecipa, ogni anno,
al remake delle Mille Miglia.

Il presidente della Commissione parlamentare sull'affaire
Telekom-Serbia, on. Enzo Trantino, ha nominato consulente della
Commissione il collega Domenico Calabro'. Entrambi sono catanesi.
Trantino, prestigioso avvocato, ha difeso in tribunale vari boss
mafiosi. Calabro', caporedattore di uno dei giornali di Ciancio, non e'
annoverato in citta' fra i giornalisti piu' ostili alla mafia, ne' fra
quelli particolarmente versati nel caso Telekom.

Sui muri di Roma. "Si a rave legale, W la tecno, no alle
strumentalizzazioni politiche, W i fattoni". I fattoni, mi spiegano,
sarebbero quelli che una volta erano "i coatti". Peccato: coatto era
una bellissima e antica parola, che risaliva direttamente al
vocabolario giudiziario pontificio. "Fattone" (colui che si fa) e'
molto piu' immediato e tecnico, senza particolari risonanze, come del
resto quasi tutte le parole nuove della "ggente".

Donne. Aumentato del venticinque per cento il numero di quelle
assassinate "per onore" in Pakistan: i "comportamenti immorali" cosi'
sanzionati comprendono adesso non solo l'adulterio ma anche il generico
incontrarsi con uomini, l'aver subito violenza sessuale, l'aver
disobbedito per una ragione qualunque al marito.

Poveri. Il divario coi ricchi, statisticamente, tocca le punte massime
negli Stati Uniti. Subito dopo viene Israele, dove secondo un rapporto
parlamentare il numero dei poveri sarebbe aumentato del 250 per cento
in quindici anni.

Cronaca. Palermo. Mehdi Tahiri, marocchino, di professione tennista,
arriva in Sicilia per disputare alcuni tornei challenger. Proprio in
quei giorni la polizia sta cercando un terrorista di Al-Quaeda,
Mohammed Mehdi, pure lui marocchino. "Documenti!". Acchiappano il
tennista e se lo portano dentro. I compagni di squadra, per fortuna,
hanno la buona idea di avvertire la Federazione tennistica marocchina,
che mette in moto l'ambasciata. E cosi' dopo un poco, con grande
sorpresa dei poliziotti (per i quali un Madhi vale l'altro: un po' come
confondere Giordano Bruno col cardinal Giordano) arriva l'ordine di
scarcerazione. Meno male che faceva il tennista e non l'idraulico o il
muratore. Senno', a quest'ora, era gia' a Guantanamo.

Cronaca. Roma. Pensionato decide di organizzare - ale'! - un festino a
luci rosse a casa sua. Una botta di vita!". E recluta due ragazze: che
pero', al momento del dunque, prima si mettono a litigare fra di loro
su chi ha le tette piu' belle e poi, quando il tizio interviene per
cercare di metterle d'accordo, si rivoltano contro di lui e se ne vanno
indignato. Alla fine, il pensionato si accorge che gli sono spariti un
paio di orologi, di non grande valore.

Cronaca. L'Aja. Rubati un diadema e due collier prestati dalla famiglia
reale per una mostra su "Il taglio dei diamanti: storia e rarita'"
organizzata dall'Associazione Gioiellieri. I preziosi sono
misteriosamente spariti nella notte, nonostante la presenza dei piu'
moderni sistemi di sicurezza. I guardiani, al loro risveglio, hanno
dichiarato di non essersi accorti di nulla. L'ispettore Gimko indaga.

Cronaca. Bourgheroulde. Colpo con scasso in un negozio di
elettrodomestici, rubati tv, stereo e computer. Prima del colpo i
banditi avevano apposto dei lucchetti alla locale stazione della
Gendarmeria, chiudendo dentro i poliziotti che dovuto impiegare alcune
ore per uscire dal commissariato e accorrere nel negozio.

Vincenzo carnazzo@cs.unibo.it > wrote:
< Tutt'ad un tratto, mentre leggevo tutt'altro (un manuale di
boicottaggio), mi e' venuto un dubbio: dov'erano i giovani prima degli
anni '60? E mi e' venuta voglia di fare una piccola ricerca in merito,
per cui se conoscete libri "giovanili" pre60 (in stile "Il giovane
Holden" per intenderci) mi dite autore e titolo? Inoltre, fissato che
"La storia insegna che la storia non insegna nulla", vorrei
documentarmi su vecchie lotte, anche dei '60. Tra i fini quello di fare
delle canzoni in merito (con o senza i Power Toyz, a seconda di cosa ne
pensano loro...). Il testo di una canzone c'e' gia' (grazie a mio
padre): "Saru Fama'" (la trovate nel mio sito: www.ufic.cjb.net, alla
sezione "Musica"), sulla costruzione della Centrale Elettrica a
Milazzo. In particolare mi interessano le lotte pacifiste fatte nei '60
a Comiso>

giorgio.gallina@libero.it wrote:
< Franco Trincale da decenni canta nelle vie e nelle piazze l'arroganza
del potere. E' il testimone di un'epoca, e' la memoria collettiva (dal
bandito Giuliano a Berlusconi, dalle rivolte dei contadini siciliani a
quelle degli operai del nord, dall'antimafia a Man Pulite...) che in
tanti cercano di cancellare. A Trincale la giunta Albertini non
permette piu' di lavorare per le vie di Milano, accusandolo di
provocare scontri dopo che alcuni ragazzi di destra lo hanno assaltato
e picchiato spaccandogli la scenografia in piazza Duomo. Un pezzo di
cultura, di idee, di musica sono a rischio, ma soprattutto un uomo e'
solo davanti all'arroganza dei potenti. Leggete il suo appello e la sua
richiesta di potere lavorare, la voce di un grande siciliano e
italiano. >
* * *
MA COME PENSATE CHE IO FINO AD OGGI HO CAMPATO, e possa continuare a campare?... Io, fino ad oggi, sono stato libero di cantare quello che
la mia coscenza mi detta, perche' ho riscattato il compromesso col
denaro cantando nelle strade, nelle piazze, in quegli "spazi liberi"
(solo assoggettati al potere "politico-amministrativo") senza mai
prostituirmi.
La gente, il pubblico, cioe' voi, specie quelli che mi seguite, che mi
avete veramente ascoltato, e aspettate il mio rientro nella piazza,
nelle isole pedonali in Duomo a Milano, da sempre avete premiato, e
premiate questo mio nobile e antico mestiere di Cantastorie, non
donandomi "un obolo", ma prendendo i miei CD, le mie Musicassette, con
lo scambio dell'offerta, di quel "dare" e "avere", perche' Voi,
pubblico della strada, siete gli "sponsor" della mia liberta', di
quella liberta' che ora mi viene tolta dal potere
"politico-amministrativo" della giunta di Albertini e De Corato.
HO BISOGNO DI SOLIDARIETA' CONCRETA e non di parole.. .parole, io sto'
raschiando il fondo del barile e finito questo, non so' cosa mi
aspetta..., non ho riserve "auree", come forse, li possono avere i
Santoro o i Biagi, ed e' per questo che il mio grazie alla vostra
solidarieta', e' di gratitudine, e nasce dal profondo del mio animo, ma
naturalmente vanno infinitamente i miei ringraziamenti a tutti coloro
che in questo momento, che io non posso lavorare mi fanno pervenire
inviti a cantare in spazi di emergenza. Questa e' una concreta
solidarieta' VITALE.
Io posso VENIRE A CANTARE ANCHE IN CASA di coloro che, possedendo
magari qualche saloncino potrebbero organizzare "UN INCONTRO col
CANTASTORIE", farmi trovare una ventina di amici, ai quali posso
offrire le mie canzoni in "diretta" e magari discutere di come si puo'
"convincere" Albertini e De Corato a levare questa ordinanza e a
regolamentare l'uso dell'amplificazione, per tutti gli artisti della
strada.
CHIAMATEMI per CANTARE, costo pochissimo.
Grazie, un abbraccio a tutti
02.4223741-338.9990576
fratrinc@tin.it

(A Milano il Comune ha rifiutato una sala anche a una messa in scena
teatrale della vicenda di Licia Rognini vedova Pinelli raccolta
vent'anni fa, da Piero Scaramucci ("Una storia quasi soltanto mia",
Mondadori 1981) e ora sceneggiata da lei in una sorta di oratorio a due
voci narranti, entrambe femminili, che sommessamente raccontano i
giorni di piazza Fontana ).

kurtenkraft@msn.com wrote:
< D'Alema e Rutelli a scartare caramelle, del governo ce ne occuperemo
noi rozzi qualunquisti dei movimenti... parole tue... e Casarini dove
lo metteresti? agli esteri? all'istruzione? al welfare?... e Agnoletto,
dove... alla difesa? alla sanita'? Questo governo di Berlusca sta
facendo molti danni, ma un paese "governato" dai disobbedienti di
Casarini farebbe danni ancora maggiori... ci porterebbe all'eta' della
pietra. Quali strategie ha il movimento per il rilancio dell'economia?
e per la crisi della Fiat? il movimento dei movimenti, vuole stare in
Europa? o in Africa? Casarini crede davvero che spaccare le vetrine di
Mc Donald e di qualche banca aiuti a risolvere la fame nel mondo?
Invece aiuta solo il governo Berlusconi a etichettare tutta la sinistra
come no-global e casinista, e a fare credere agli Italiani che la
sinistra e' tutta cosi'... Berlusconi dovrebbe pagare Casarini per i
servizi che gli rende >
* * *
Agnoletto, che e' uno scienziato con trent'anni d'esperienza nel
settore medico, alla Sanita'. Casarini a un dicastero di cui lui tutto
sommato lui almeno s'intende, e di cui c'e' un gran bisogno in Italia:
il Ministero della Dignita'.

Mimmo Lombezzi wrote:
< Monica for President. La proposta di raccogliere firme perche' Monica
Lewinsky entri nel Cda Rai e' sacrosanta per quattro ragioni:
1) L'ingresso di Monica colmerebbe (anche fisicamente) quel vuoto -
soprattutto di contenuti - che si e' creato ai vertici dell'azienda.
2) Se Cicciolina la pornostar entro' nell'aula sorda e grigia del
Parlamento non si vede perche' Monica la Stagista non possa entrare
nell'aula ovale e tutta orecchie del Cda.
3) La presenza della Lewinsky consoliderebbe l'immagine internazionale
della Rai e la sua collocazione "atlantica" nell'imminente battaglia
contro l'Iraq.
4) In una tv in cui vengono banditi giornalisti e domande "alla
Sciuscia'" la Lewinsky e' un testimonial autorevole dell'unico tipo di
intervista ancora consentita dai politici italiani: l'intervista orale.
Queste considerazioni trovano una conferma nel fatto che l'uscita di
Monica da "Domenica in" e da "Porta a porta" ha riscosso, da parte dei
vertici della tv , molte piu' dichiarazioni e molta piu' attenzione
dell'uscita di Biagi dalla Rai. >
* * *
Nella categoria, nel frattempo, il metodo Lewinski si diffonde. L'altro
giorno, alla conferenza di un politico importante, un giornalista fa
una domanda scomoda su un paesino terremotato. E quello s'incazza: "Lei
non e' un giornalista! Lei e' un mistificatore! Si vergogni!". Mentre
il portavoce del politico comincia a chiedere in giro chi e' questo
ragazzo che ha fatto incazzare il capo, la conferenza continua
tranquillamente: qualcuno sorride imbarazzato, qualcun altro va avanti
con le domandine di rito facendo finta di niente. Nessuno si alza e se
ne va. Lewinsky rules. (r.o.)

Teofrasto caratteri@eleuteros.el > wrote:

Il Furfantesimo in realta' e' una religione. Perche' qualcuno, c'e'
poco da fare, la simpatia per i furfanti ce l'ha nel Dna. Non e' colpa
sua. Gli amici suoi sono gente che ha subito condanne in primo, in
secondo e in terzo grado, fino alla Cassazione inclusa; piu' condanne
hanno avuto, e piu' furbo lui si sente (e piu' tenuto) a tenerseli
accanto. "Vabbe', l'hanno fatto tutti...", "Nessuno e' perfetto", "In
fondo s'e' sacrificato". Li giustifica in ogni modo. Ma la verita' e'
che gli piacciono come sono. In parlamento o in tribunale, percio' li
difende a spada tratta: "Giudici communisti!", "Persecuzione
giacobbina!". Il fatto e' che la propensione per i furfanti e' sorella
della furfanteria. "Simile tende a simile" dicevano, non a caso, gli
antichi.


Miguel saavedra@hidalguia.es > wrote:

< In un lugar della Sicilia de cuyo non mi ricordo il nombre viveva un
hidalgo di quelli con la lancia nel portaombrelli, un vecchio scudo,
una vecchia centoventisette e un cane. L'eta' del nostro cavaliere
rasentava i cinquant'anni: era di complessione robusta, asciutto di
corpo, magro di viso, molto mattiniero e amante delle escursioni. Un
piatto di surgelati, un'insalata la sera, trippa il sabato, lenticchie
il venerdi', qualcosa di piu' la domenica, consumavano tre quarti della
sua pensione.
Il resto se ne andava tra un cappotto scuro, un abito per i giorni
festivi e uno piu' andante per tutti i giorni. Si dice che avesse il
soprannome di Quisciada o Quesciada (gli storici specializzati non sono
tutti d'accordo), per quanto si possa arguire, in base a certi indizi,
che in realta' si chiamasse il signor Quisciana. Ma questo interessa
poco la nostra storia: l'importante per noi e' raccontarla senza
allontanarci minimamente dalla verita'.
Bisogna dunque sapere che il nostro gentiluomo, nei momenti in cui non
aveva niente da fare (che erano la maggior parte del tempo) si dedicava
a leggere libri di politica con tanta passione e diletto che arrivava a
dimenticarsi totalmente di tutto il resto... >


AntonellaConsoli libera@libera.it > wrote:

Partenza

< Le grandi valigie degli uomini
le piccole mani dei bimbi
le rotaie con chiazze d'olio
a terra acqua di fontanella
io parto >

* * *

Un compleanno

< E venivano i giorni
in cui il silenzio magro
c'imponeva di non guardarci
negli occhi
Pasta bollita e amici ormai lontani
balbettavi qualcosa
e ti puntavo addosso occhi sperduti
di chi sa come verra' la sera
Due principi o mendicanti
comunque esiliati
combattevano con i topi
le fratte, i frizer straghiacciati
e con il cuore sepolto.
Per non farti troppo male ti dicevo vattene
ti associero' a questo male
vattene
e tu sfottente
ti facevi odiare
sapendo che a volte
anche di odio l'amore si deve camuffare.
Venivano i giorni che
incoraggiavo il gas:
"su dai non spegnerti
proprio oggi che e' il suo compleanno". >

* * *

Per la chiara A

< Per la chiara A voglio una nuvola
e un gufo per compare U
per l'allegra I un vestito d'arlecchino
e per la O meravigliata un grande cielo
la E da brava mediatrice brillera'
negli occhi dell'onesto rigattiere
e una L gentile la prendera' per mano >

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