Catena di SanLibero n. 157
No, non e' la Bbc. La Commissione Parlamentare di Vigilanza ha accolto
in tempi rapidissimi la proposta Baldassarre-Clinton per la soluzione
della crisi al vertice del Consiglio d'Amministrazione Rai, dove come
sapete le dimissioni della maggior parte dei consiglieri avevano
condotto a una situazione che molti giudicavano insostenibile. Senza
mettere in discussione le qualita' professionali del direttore generale
Agostino Sacca', veniva infatti considerata anomala la posizione di un
direttore che, partito per dirigere tre reti, tre tiggi',
seicentoquaranta Enti e cinque consiglieri d'amministrazione, si era
trovato a dirigere di fatto un consigliere solo. I critici piu'
acccaniti accusavano addirittura Sacca' di aver fatto crollare catastroficamente gli indici d'ascolto (accusa non del tutto infondata,
anche se ad Oppido Mamertina sono ancora almeno quindici gli utenti
Rai, contro i sedici dell'anno scorso: una perdita dunque inferiore al
cinque per cento) e di utilizzare le sedute del CdA soprattutto per
aumentarsi gli emolumenti: Sacca' si difendeva brillantemente sosenendo
che questi erano solo i costi iniziali di un nuovo modello di
giornalismo che prima o poi si sarebbe affermato: "Il pubblico ha
bisogno di tempo per abituarsi. Ma era ora di dire basta al giornalismo
all'antica, alle vecchie cariatidi come quel Biagi, quell'Hemingway,
quel Kapucinski".
Le voci di una sostituzione di Sacca' conunque circolavano gia' da
tempo: la Commissione Parlamentare aveva gia' comunicato a Baldassarre,
in via riservatissima, un vero e proprio identikit di un possibile
nuovo presidente. Siamo in grado di citare, grazie alle nostre fonti
confidenziali, alcuni stralci significativi del documento. Ecco:
"Il prossimo direttore generale della Rai dovra' dunque:
- essere (...omissis...) in possesso di un'elevata professionalita'
nella sua attivita' principale;
- aver maturato contatti istituzionali al massimo livello e nella
maniera piu' stretta possibilie;
- avere un nome noto al grosso pubblico, non solo (...omissis...) in
Italia ma all'estero e soprattutto negli Stati Uniti;
- avere dimestichezza coi membri dei partiti di governo;
- avere eccezionali capacita' linguistiche;
- essere capace di intrattenimento nella comunicazione orale e non solo
in quella scritta;
- saper stabilire un rapporto corretto e gratificatorio (...omissis...)
nei confronto degli uomini politici;
- mantenere pertanto e accrescere le competenze del dottor Sacca', ma
nel quadro di una ecc. ecc. (qui seguono quattordici cartelle di
considerazioni politiche generali che omettiamo - ndr)".
Sulla base di questo memorandum, alla fine e' toccato al presidente
Baldassarre prendere una decisione. Consultatosi con alcuni esperti del
settore (l'ex presidente americano Clinton e gli editori, pure
americani, Mardigras e Hoeffner), egli ha rapidamente individuato il
personaggio che dava le massime garanzie di soddisfare alle indicazioni
della Commissione e nel contempo di non costituire una soluzione di
continuita' troppo accentuata nei confronti della direzione Sacca'. E
ha nominato Monica Lewinski.
La signora, che e' giunta in Italia gia' da diversi giorni, e'
attualmente impegnata in una riscrittura radicale dei palinsesti.
Purtroppo non siamo riusciti a ottenere da lei alcuna dichiarazione, se
non un "mhm..." telefonico (in inglese) che ci sembra indicare la
volonta', da parte del nuovo direttore, di non farsi impelagare in
polemiche politiche.
Bisogna naturalmente tener conto del fatto che tanto la signora
Lewinski quanto Baldassarre (che aveva cercato di mascherare l'arrivo
della signora diffondendo la voce di una sua fantomatica intervista a
Domenica In) sono consapevoli della delicatezza del passaggio dalla
vecchia alla nuova gestione. "Vi assicuro che non cambiera' niente - ha
dichiarato informalmente ai cronisti Baldassarre - Fara' tutto quello
che faceva Agostino, solo che lo fara' meglio. Tutto qui".
Staremo a vedere. Dobbiamo registrare purtroppo, in calce a tutta
questa vicenda, una nota antipatica: l'ex direttore Sacca' avrebbe dato
mandato ai suoi legali di procedere in giudizio contro la Rai per
indebita sostituzione, licenziamento illegale e mobbismo. "Il nostro
cliente e' in grado di dimostrare - hanno dichiarato in serata i legali
- di aver sempre espletato le sue mansioni con professionalita' e
competenza, ottenendo sempre la piena soddisfazione di tutti i suoi
interlocutori dentro e fuori la Rai". "Quali interlocutori, avvocato?".
"Lo saprete in tribunale".
Corre voce pero' che, fra politici, ministri, imprenditori, manager e
membri di governo, gli "interlocutori" di Sacca', in pochi mesi, siano
stati piu' di cinquanta, tutti debitamente registrati a loro insaputa
da una microcamera nascosta dietro un'orchidea. Fra loro ci sarebbe
pure un cardinale.
Libri di testo. Bonifacio ottavo non piu' all'inferno ma in paradiso,
don Abbondio coraggioso difensore di Renzo e Lucia, Leopardi patriota
padano, Garibaldi sbarcato non in Sicilia ma in Trentino: sono le prime
modifiche ai libri di testo decise dall'apposita Commissione
Ministeriale teste' istituita.
Economia. Lo Stato italiano esce dalla Telecom: l'ultimo 3,5 per cento
del capitale (quello che doveva assicurare l'interesse pubblico sulla
telefonia) e' stato venduto per riempire qualche buco, e adesso la
telecom non ha piu' nulla da vedere - neanche formalmente - coi
cittadini italiani. Quello che all'inizio non si poteva dire (cioe' che
privatizzare i servizi pubblici significa perderli per sempre) adesso
e' dato apertamente per scontato da tutti, sinistra compresa. Eppure
questo 3,5 per cento valeva bene uno sciopero generale.
Mafia. Seimila fucili da guerra russi Sks, in perfetta efficienza e
completi di lanciagranate, sequestrati nel porto di Gioia Tauro. Le
armi, racchiuse in container, erano destinate a Vancouver (Canada) e
Norfolk (Stati Uniti). Non si sa se fossero destinate a organizzazioni
terroristiche o cosche mafiose. In ogni caso, e' un esempio perfetto
del traffico di armi oggi: lo sfacelo dello stato russo fornisce le
armi a buon mercato; la mafia italiana, ormai indisturbata, si occupa
di smistarle; la legislazione statunitense (che pernette la libera
vendita di ogni tipo di arma) permette di piazzarle senza problemi sul
mercato.
Elettori. Votano per Gentilini come i siciliani votavano per Ciancimino.
Cartello. "Vietato l'ingresso al personale sospeso dal lavoro".
Se noi concedessimo alla politica cio' che concediamo all'economia,
saremmo fuori dalla democrazia gia' da vent'anni.
Calciatori 1. Un calciatore trovato alcuni mesi fa in un casino a
Teheran e' stato condannato a 99 frustate e alla squalifica di cinque
anni dalla nazionale.
Calciatori 2. In Italia sono i calciatori la categoria emergente fra i
nuovi miliardari. Almeno a giudicare dalle liste dei contribuenti, che
vedono quest'anno il calciatore Del Piero (11,9 milioni di euro) subito
dopo Agnelli (13,7 milioni) nella lista dei Paperoni. Fra i primi cento
figurano inoltre Ronaldo, Batistuta e altri colleghi (ventidue
giocatori e due allenatori).
< RAI E MICROSOFT TUTTE PER TE. Vuoi diventare giornalista on line?
Oppure vuoi capire bene come funzionano le certificazioni Microsoft e
quali sbocchi professionali aprono? Troverai tutto questo nello spazio
in cui i manager delle grandi aziende danno consigli ai giovani che
vogliono fare carriera. Questa settimana l'intervista al capo della
formazione di Microsoft Italia ti fara' capire cosa sono le tanto
ambite certificazioni e come puoi sfruttarle per trovare lavoro.
Inoltre, il direttore di Rainews24 - il canale all news che diffonde
notizie su Internet e sul satellite - spiega cosa serve per diventare
web-redattori. Se vuoi ulteriori informazioni o se non vuoi piu'
ricevere questa newsletter scrivi al nostro Servizio Clienti. Buona
navigazione e a presto! Elisabetta Mantovani, Servizio Clienti >
(Ma che ci azzecca Rai con Microsoft? Pensassero a fare una tv meno
disastrata...)
Afganistan. Verranno reintrodotte dal governo denocratico le pene
corporali "islamiche" abolite dopo la cacciata dei talebani.
L'amputazione delle mani per i ladri, in particolare, e' rientrata in
vigore nella provincia di Helmand, all'ovest del paese.
Palestina-Israele. Cinque giovani palestinesi, che lavoravano come
manovali in territorio israeliano, sono stati sorpresi da una pattuglia
mentre tentavano di varcare il reticolato fra la striscia di Gaza e il
territorio direttamente amministrato di Israele. Scambiati per
terroristi, sono stati immediatamente soppressi a colpi di mitra. Il
piu' giovane dei cinque aveva quindici anni, il piu' vecchio sedici.
Erano - a quanto sembra - tutti imparentati fra loro.
Cambogia. Denunciato da un'associazione antipedofili e arrestato in
Italia un italiano (41 anni, di Varese) che aveva comprato per qualche
dollaro una bambina di undici anni a Phonm Phen. E' la seconda volta
che viene applicata la legge contro i "turisti sessuali" in Italia. Con
maggiore continuita' viene invece applicata, verso i propri
concittadini, dai paesi scandinavi e dai tedeschi.
Civili. "Il governo tedesco comunica che, per fini di sicurezza, non
esclude di poter istituire dei campi di raccolta per dissidenti
politici. Il primo di tali campi potrebbe sorgere nelle vicinanze di
Dachau". Cosa sarebbe successo se i tedeschi avessero davvero
annunciato una cosa del genere? Eppure, il governo americano
(Hiroshima) annuncia tranquillamente che non esclude di poter usare *di
nuovo* la bomba atomica: e nessuno dice niente.
Selvaggi. Il governo etiopico, per solidarieta' col paese confinante e
"nemico" ma colpito da un'orribile carestia, ha deciso di liberare
senza condizioni tutti i prigionieri di guerra eritrei - quasi duemila
- di cui e' in possesso.
Tecnologie 1. All'asta (online) computer, scaffali e oggetti vari della
societa' di Napster, fallita un anno fa e da tempo in liquidazione.
Tecnologie 2. Amnesty denuncia il governo di Pechino per le censure
imposte in Cina a chi usa l'internet.
Cronaca. Roma. Lite fra due aspiranti rapinatori davanti all'ufficio
postale di viale Beethoven: non riuscivano a mettersi d'accordo su chi
dei due dovesse fare il palo. I passanti hanno chiamato i carabinieri,
che li hanno arrestati per rissa, lesioni e resistenza a pubblico
ufficiale.
Cronaca. Roma. Proteste (inutili) fra i poveracci per la decisione del
comune di tagliare le corse dei metro' nel periodo natalizio.
Cronaca. Roma. Misteriosa gang rapina sistematicamente sulla
Roma-Napoli i Tir norvegesi, carichi di baccala', che si dirigono verso
la capitale. Almeno quattro carichi spariti. La polizia indaga.
Persone. Hassan Kalif O., una giovane africana che lavorava come
infermiera in Italia, era finita sui giornali sei anni fa per una
tragedia: sequestrata da un gruppo di uomini in vena di "divertimento",
era stata trattenuta e seviziata per due giorni di seguito. Da quei due
giorni non s'e' mai piu' ripresa: ha abbandonato casa e lavoro, s'e'
messa a bere e ha vissuto per strada come una barbona. Adesso e' morta,
nel cortile dell'ospedale Ascalosi di Napoli, dopo trentasei ore
passate li', in attesa di essere soccorsa e trasportata in sala
operatoria.
Persone. Quel sindaco di quel paesino laziale, cinquemila abitanti
compresi vecchi e bambini, che all'annuncio della devolution s'e' messo
la fascia tricolore, s'e' rinchiuso nell'aula comunale e ha minacciato
di darsi fuoco. Parente di quel maestro di scuola (Daudet?) che,
all'annuncio dell'arrivo dei prussiani, per l'ultima volta scrive sulla
lavagna le parole francesi ("vignerons", "paysans", "pays") che da
domani in poi saranno straniere.
Massimiliano cesare_augusto@tin.it > wrote:
< perche' quando qualcuno accusa berlusconi (o membri dell'attuale
governo) per voi e' tutto vangelo, ma se qualcuno accusa i vostri
protetti no global o membri dell'opposizione tutto e' falsita'? che
fine ha fatto l'imparzialita'? grazie anche se come al solito non
risponderete >
* * *
Caro Max, mi pare di capire che hai gia' scritto prima per criticare e
che io non ti ho risposto. Se e' cosi', scusami: non e' stato
intenzionale. Quanto a quel che dici, in parte hai ragione perche' in
realta' nessuno (me compreso) e' mai completamente imparziale; in parte
no perche' credo che qui le critiche ai "nostri protetti" non siano mai
mancate. Controlla...
mr.olaf@tiscalinet.it wrote:
< Sono tornato dall'Iran non piu' di due mesi fa, e posso assicurare
che gia' prima che le nerbate di cui parli venissero abolite era facile
incontrare adolescenti seduti sulle panchine del parco liberi di
chiacchierare, tenersi per mano e baciarsi. Non solo a Teheran, ma
anche nella religiosa e bigotta citta' di pellegrinaggio Mashad esiste
un grande parco dove gli adolescenti si ritrovano per innocenti
pomiciate, parco circondato da verdi colline che, come e' risaputo da
tutti, e ricordato ad uno straniero con un accennato sorriso malizioso,
e' territorio di infrattamenti e camporelle.
Attenzione a quello che i media ci dicono sull'Iran, perche' riportano
troppi storpiamenti e falsita'. Il paese e' da venti anni in mano al
potere religioso, ma e' ora affiancato da un potere laico
democraticamente eletto che si sta costruendo la propria autonomia a
spallate, e con successo. Parlando della popolazione, ne hanno fin
sopra i capelli dei mullah e non si fanno problemi a parlarne per
strada: dopotutto in Iran non e' poi cosi' facile essere condannato a
morte per reati di opinione, dati alla mano si rischia di piu',
chesso', ad essere neri negli USA >
Giuseppe Casarrubea wrote:
< Caro Riccardo, leggo sempre con molto piacere le tue note su "tanto
per abbaiare"; ma tu non abbai alla luna: canti e sogni un mondo
diverso. Percio' ti scrivo, dal versante di una cultura solidale
immaginando anch'io che uomini e cose possano avere storie nuove,
prospettive senza vinti ne' vincitori. Parlavo oggi di te con un amico
che tra qualche mese lascera' il Nord per venire a vivere qui, nei
paesi dove per cinquant'anni opero' Danilo Dolci, l'intellettuale
italiano piu' processato del secondo '900, morto nel '97.
Ebbi la fortuna di conoscerlo per quarant'anni e credo di avere
imparato da lui almeno due cose importanti. La prima: la comunicazione
di massa non esiste; la seconda: non separare mai l'esercizio
intellettuale dall'azione sociale.
Sai bene che non sono due questioni ovvie o marginali. Nel primo caso
anche per la questione che sollevi sulla vicenda Espresso-Repubblica,
nel secondo perche' questa azione e' il terreno debole di tutta la
sinistra. Uso il termine sinistra consapevole che molta memoria si e'
perduta e quella che rimane rimanda solo a qualche data congressuale,
che, francamente, non credo che valga la pena ricordare. Mi preme
invece constatare la deprivazione continua di senso delle cose che in
questa sponda si fanno, come se queste non avessero piu' riferimenti
cardinali, come se si fosse smarrita la bussola.
Prendi il caso della prima strage di Stato del '47 (Portella della
Ginestra, 1° maggio: 11 morti e 30 feriti). Ti pare poco che al
segretario dalemiano dei Ds di Sicilia quella tragedia non interessi
nulla? Ti pare poco che molti giovani della cosiddetta sinistra
militante non sappiano dove si trova e che cosa possa evocare quel
luogo? Quando andavo a trovare Danilo, nel suo studio di largo Scalia a
Partinico, nei primi anni sessanta, leggevo dietro la sua scrivania dei
titoli di dazebao che egli stesso affiggeva periodicamente bene in
vista in alto sulla sua testa: "Chi ha ucciso Leonardo Renda?", "Che
successe nel baglio dei Parrini?". Nessuno poteva dare una risposta,
tanto piu' che le domande erano assolutamente specifiche. Allora ero
poco piu' che un ragazzo e quelle domande mi incuriosivano molto
perche' mio padre, dirigente sindacale comunista, era stato ucciso dopo
i fatti di Portella negli assalti contro le sedi della sinistra
avvenuti il 22 giugno '47.
Ritenevo straordinaria la figura di un uomo, venuto da una cultura
mitteleuropea, che si interrogava sui morti, quando persino nelle sedi
dei partiti che piu' si sarebbero dovuti interrogare, quelle domande
erano tabu'. Percio' queste diventarono un mio chiodo fisso e, sapendo
che Danilo non dava riposte, cominciai da allora a tentare di darne
qualcuna per conto mio.Cosi', in vista del 50mo delle stragi del '47,
accelerai i miei lavori e mandai i risultati della mia ricerca a Franco
della Peruta, direttore della collana di storia contemporanea
dell'editore milanese Franco Angeli. Cosi' per i suoi tipi usci' allora
il mio libro "Portella della Ginestra. Microstoria di una strage di
Stato". Costo: una querela per diffamazione da parte di un generale dei
CC. della benemerita Arma. Il 31 gennaio ci sara' l'udienza (ex pretura
di Partinico). E che Dio me la mandi buona.
Che voglio dirti? Anche le nostre storie sono a noi stessi sconosciute
e frammentate e nell'imperversare di un processo di costruzione
dell'Indistinto rischiamo tutti di passare per fanatici battisti, come
ai tempi di Giovanni, di biblica memoria. Con una variazione: siamo
testimoni di verita' perdute. >
* * *
Caro Giuseppe,
ti ringrazio di avermi scritto. Ti prego di perdonarmi se ti rispondo
cosi' in fretta, ma davvero non sto bene. Non sono verita' perdute:
piuttosto addormentate, ma addormentate come la principessa della
fiaba, in attesa di un bacio che le risvegli e le ridia a tutti. Giro
moltissimo per l'Italia, di questi tempi, e credo che abbiamo ormai
superato largamente il punto peggiore. C'e' molta sinistra in giro,
soprattutto fra i ragazzi. Non si concretizza e non si vede 1) perche'
manca del tutto una sinistra politica 2) perche' l'ignoranza (in senso
tecnico) oggi e' tale che ogni passaggio da un gradino all'altro e'
faticosissimo e lento (ma proprio per questo ancor piu' commovente). Ma
io ho fiducia in loro; fiducia razionale.
C'e' un personaggio interessantissimo, nella letteratura del primo
ottocento, ed e' l'ufficiale di Napoleone (Balzac, ma anche il
feuilletton: Dumas, per esempio). Un signore sulla cinquantina,
ingrigito ma dritto, che se ne va in giro con la sua poverta' militare,
vecchie decorazioni sovversive all'occhiello, un bastone da passeggio
che porta come una spada, l'occhio vivace, il sarcasmo. Egli non sa
quasi piu' nulla di politica, ormai. Sa soltanto che allora il popolo
vinceva, che i borboni sono dei tipi grassi tutti venduti agl'inglesi e
non c'e' pace possibile con loro; ama appassionatamente il suo paese.
Ogni tanto s'incrocia coi Courfeyrac, coi Marius, coi compagni nuovi.
Non sa nulla di socialismo, e come potrebbe saperne?, ma trova
istintivamente in quei giovani qualcosa di ben conosciuto: e, da
lontano, sorride. Egli non sa, o forse intuisce, che il suo ruolo
politico in senso stretto e' finito; sente invece benissimo, con tutta
l'anima, un dovere: che e' quello di testimoniare, a quelli che ora
crescono, la dignita'. E in questo pensiero s'allontana, bofonchiando
contro i realisti e mugolando fra se' vecchie marsigliesi.
Rufino ruph@palatina.el > wrote:
< Nell'acqua lieve lei si bagnava
stendendo i piedini dorati
spruzzandosi i seni abbronzati
muovendo armoniosa il culetto.
Nell'acqua si intravvedeva
il fiore che la bella nasconde
non bastan gli spruzzi e le onde
a togliere agli occhi il diletto. >
* * *
Philodemos phil@palatina.el > wrote:
< "Ciao". "Ciao". "Di', come ti chiami?".
"Che importa?". "Va bene. Ma... sei sola?".
"Sono con chi mi prende". "Vieni a casa?".
"Se vuoi". "Ma quanto prendi?". "Cio' che vuoi".
"Beh... vieni?". "Certo. Subito, se vuoi".
"Allora andiamo subito". "E si'. Andiamo". >
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