Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 149

21 ottobre 2002
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)


Ribrezzo. "Allora: la bomba la fai scoppiare davanti alla scuola, cosi'
becchiamo anche un bel po' di ragazzini". "Giusto: i ragazzini di oggi
sono i soldati di domani". Ci vuole stomaco a immaginare una riunione
cosi', dei terroristi islamici, eppure sono sicuro di averla azzeccata.
Potrei anche inventarmi, con assoluta verosimiglianza, qualche altro
particolare: e' che mi fa ribrezzo, e farebbe ribrezzo anche a te che
mi leggi. E le riunioni del governo? "Buttali in mezzo alla loro
citta', quei missili. Cosi', se facciamo fuori un po' di ragazzini,
abbiamo levato di mezzo un po' di futuri terroristi". "Giusto: guerra
preventiva, senza tante storie". Anche qui, ribrezzo.

Ancora. Sull'aereo che riporta a casa il corpo di Maria Grazia Cutuli,
d'intrallazzo riesce a infilarsi un giornalista. Un parente di Maria
Grazia lo sgama subito: "Ormai lei e' qua, e io non posso farci niente.
Ma adesso lei mi fa il favore di andare a sedersi la' in fondo
all'aereo, di non parlare con nessuno, di non dire niente e di non
scattare foto. Faccia conto di non esserci. Si muova!". Il tizio, mogio
mogio, ubbidisce. Arrivato in Italia, viene aiutato a sbarcare molto in
fretta dai parenti, e se ne va senza dire una parola.
Naturalmente, appena torna in redazione, si mette al computer e scrive
un commosso resoconto del viaggio "insieme alla nostra indimenticabile
Maria Grazia": quello che ha detto, quello che ha fatto, com'erano
commossi i parenti, ecc. Il servizio va in onda regolarmente, e il
tizio la mattina dopo continua a guardarsi allo specchio mentre si fa
la barba, senza sputare sullo specchio.
Adesso, su Maria Grazia Cutuli, fanno inevitabilmente il film-verita'
in televisione. Nei film, inevitabilmente, bisogna mettere un po' di
kitsch perche' la verita', altrimenti, non risulta abbastanza
veritiera. La famiglia non e' affatto d'accordo. Ma che importa?

Fiat. Berlusconi e Bertinotti: "Nazionalizziamo". Diessini e banche:
"Non ci provate". A Termini, gli operai invocano Berlusconi ma il
sindaco, che e' di Forza Italia, invece fa appello al sindacato. Grande
e' la confusione sotto il cielo. Poi pero' gli operai vanno a
manifestare sotto il Palazzo, e il governo pronto gli manda i
carabinieri. Tanto per restare nella tradizione.

Solidarieta'. I deputati siciliani, tutti forzitaliani o dicci', eletti
a plebiscito, minacciano Berlusconi: se non risolve subito la faccenda
di Termini, non gli votano la finanziaria e si astengono per un mese
intero dalla cocaina. Crollerebbe l'economia nazionale? Ma a mali
estremi, estremi rimedi.

Sinistra. Non ho capito bene cos'e' questa storia di Artemide (dovrebbe
essere una specie d'intergruppo, tipo quelli che si facevano fra Potop
e Servire il Popolo ai miei tempi) e figuriamoci se capisco cos'e'
quest'altra faccenda di Apollo che vogliono fare, per contrapporla ad
Artemide, adesso. Faccende mitologiche, par di capire. Dopo il regno
vegetale (che perlomeno esiste: ulivi, margherite e girasoli sono
piante simpatiche, con una loro funzione), adesso la sinistra ha
scoperto il regno delle fiabe. Signora mia.

Danni. I Savoia vogliono i danni dalla Repubblica. Soldi magari per ora
no, ma qualche regalo utile (scorte, passaporti diplomatici e roba del
genere) non sarebbe sgradito. Ci pensa lei, dottor Bresci?

Cobelligeranza. Eh, sara' un casino allearci con l'Afganistan! Come
perche': abbiamo deciso di allearci con l'America contro gli afgani, e'
vero, ma la regola in Italia e' che non si finiscono mai le guerre
dalla parte da cui si sono cominciate: Cecco Beppe e mr Hitler sono
ancora la' a protestare. Per cui, a un certo punto ci tocchera' di
mandare a quel paese Bush e allearci indefettibilmente con lo sceicco
Ali'-Qualcosa.
Solo, che non so che pretesto plausibile potremo trovare. Serve un
ministro degli esteri, almeno per risolvere questo problema. (Volendo,
l'alleanza con gli afgani potrebbe cominciare gia' ora: tenendo conto
che il nostro presidente del consiglio e' socio in Mediaset con il
principe Al Walid, ricevuto quest'estate con tutti gli onori, che Al
Walid fa parte della famiglia reale saudita e che la famiglia reale
saudita, secondo molti americani...).

Destra. Nella destra vige la nobile convinzione che "quello la'" ci
mette i soldi, ma "le idee ce le mettiamo noi". Errore. E' il
berlusconismo la destra del futuro; la destra nazionale, sociale, ecc.
e' decisamente obsoleta e non ha altra funzione che quella di fiore
all'occhiello della destra concreta, quella nuova. Esattamente come
tutti i vari orleanisti, bonapartisti, borbonici e compagnia codina non
avevano altra funzione che quella di nobilitare un po' l'immagine della
destra moderna (plebiscitaria, efficientista, basata sui ceti medi e
sulle regalie ai poveracci) di Napoleone terzo. Che alla fine,
tuttavia, fini' gloriosamente nella merda.

Krateia. Una volta c'erano duemila vip. Ora ce n'e' mezzo milione. La
vippocrazia. Che pero' non e' un'aristocrazia ma una democrazia, che
arriva giu' fino all'ultima velina. Vip si diventa per nascita, per
merito o per prostituzione.

L'aria che tira. La Boeing ha ricevuto l'ordine dal Pentagono di
raddoppiare la produzione delle bombe "intelligenti" Jdam, passando da
700 a 1500 al mese. La Raytheon ha triplicato la produzione delle bombe
aria-terra Paveway e dei missili Tomahawk. Sia alle Raytheon che in
altre industrie belliche californiane e' stato raccomandato ai
dipendenti di non prendere ferie per i prossimi 2-3 mesi.
55.000 soldati statunitensi sono gia' dislocati nella regione, circa la
meta' in prossimita' dell'Iraq. Mediamente 2.000 soldati, per tre volte
all'anno, svolgono esercitazioni in Kuwait, nel deserto, a poca
distanza dal confine iracheno. Negli ultimi mesi sono diventati 6.000.
Altri 2.200 marines hanno cominciato un'esercitazione di un mese in
Kuwait. Nell'ambito di "Internal Look", esercitazione biennale, 600
"pianificatori di guerra" dello Stato maggiore statunitense si
trasferiranno a novembre nel Qatar per installarvi una postazione di
comando. "Le truppe in area per esercitazioni - comunica il portavoce
del Pentagono - possono diventare immediatamente operative per un
eventuale stato di crisi".
La Lincoln ha raggiunto il Golfo Persico. La Washington si trova nel
Mediterraneo pronta a raggiungere il Golfo. La Constellation e la
Truman sono pronte a unirsi al gruppo. Una quinta portaerei, la Nimitz,
dovrebbe raggiungere la regione del Golfo verso la fine di dicembre. 6
bombardieri B2 sono stati dislocati presso la base britannica di Diego
Garcia, nell'Oceano Indiano. Si sono intensificati nelle ultime
settimane i bombardamenti quotidiani da parte di aerei statunitensi e
britannici, colpendo in particolare la rete di comunicazione e i centri
di comando iracheni.
La primavera scorsa una brigata di 6.000 uomini e' stata trasferita
permanentemente dalla Germania alla base di Diego Garcia. Un'altra
brigata, sempre dalla Germania, si sta trasferendo in questi giorni a
Camp Arifjan, in Kuwait, presso una nuova struttura militare finita di
costruire la scorsa estate.
Ingegneri statunitensi stanno lavorando alla costruzione di piste di
atterraggio nell'Iraq settentrionale.
Le azioni delle maggiori industrie belliche statunitensi sono in forte
e costante rialzo: nell'ultimo anno Raytheon + 30%, Northrop + 55%, TRW
+ 75% .

Impero. Fra una cosa e l'altra, il governo degli Emirati arabi uniti -
una dependance dell'Arabia Saudita, altrettanto feudale - ha deciso di
mollare sostanzialmente gli Stati Uniti e allearsi invece con la
Russia. E' forse l'avvenimento piu' importante di tutta la crisi del
Golfo. Gli americani sanno benissimo da che parte sta, in realta', il
governo saudita: non possono dirlo (quest'estate hanno dovuto smentire
formalmente l'inchiesta della Rand Corporation sui legami fra Bin Laden
e i sauditi) perche' non hanno assolutamente nessuno da mettere al
posto del clan saudita, il quale d'altra parte e' tanto fragile che
ogni minima scossa lo manderebbe a carte quarantotto. I sauditi pero'
sanno benissimo come stanno le cose, e a loro volta preparano
cautamente le loro mosse. Per questa volta, hanno mandato avanti gli
Emirati per vedere che cosa succede se...

Dune. Circa un miliardo di persone nel mondo, secondo il rapporto
dell'Organizzazione mondiale della Sanita', non dispone di adeguate
scorte d'acqua potabile. La situazione si sta aggravando in seguito al
riscaldamento del pianeta e alla conseguente desertificazione di
numerose aree nel sud del mondo. Dell'Amazzonia ad esempio, secondo il
rapporto Lawrence, nel 2020 sopravvivera' una porzione variabile fra il
cinque e il ventotto per cento dell'estensione attuale.

Sondaggi 1. E' Giancarlo Gentilini,col 74 per cento dei consensi, il
sindaco piu' amato dagli elettori di destra (fra quelli di
centrosinistra primeggia quello di Rimini, Ravaioli). Niente di nuovo:
in Germania era popolarissimo Streicher, con le sue campagne contro
quelle puttane tedesche che vanno con gli ebrei (venivano portate in
giro con un cartello: "sono la troia di un ebreo", fra le risate della
brava gente di Norimberga). Gentilini magari ha ancora qualcosa - non
molto - da imparare da Streicher. Ma quelli che gli danno consenso non
hanno proprio nulla da imparare dai bravi tedeschi ariani di
Norimberga.

Sondaggi 2. Da un sondaggio Demoskopea (mille intervistati fra i 14 e i
70 anni) risulta che gli italiani si aspettano qualcosa di buono, dalla
tecnologia, soprattutto nell'utilizzo domestico: un intervistato su due
si dichiara interessato soprattutto a tecnologie di supporto alle
faccende di casa.

Cronaca. A Catania in tutte le scuole distribuiscono gratis il diario
scolastico del comune: non si conoscono gli autori ne' la ditta a cui
e' appaltato, in compenso sull'ultima di copertina c'e' un bel "Non
passa lo straniero". E' la stessa citta' in cui il sindaco vuole
intitolare una via al tizio che teneva i contatti fra Hitler e
Mussolini, un certo Anfuso. Nel resto della Sicilia, qualche mese fa,
la regione distribuiva altrettanto gratis dei volumi a colori prodotti
(coi soldi miei, dei cittadini) dalla ditta del famoso
prete-industriale di Troina, padre Ferlauto.

Cronaca. Modena. "Mani in alto questa e' una rapina!". Purtroppo non
l'hanno detto in italiano, ma in napoletano strettissimo. Il cassiere,
emiliano, e' rimasto perplesso: "Scusate, non ho capito. In cosa posso
favorirvi?". E i due, disperati, se ne sono andati bestemmiando.

Cronaca. Roma. Massacrato un marocchino da cinque ultras laziali:
l'hanno fermato, inseguito, raggiunto e pestato fino a ridurlo in fin
di vita. Due sono stati arrestati. "Razzismo? Ma no, gli abbiamo detto
solo sporco negro e roba del genere".

rocco wrote:
< Catania, dopo essere stata invasa dai graffiti dei loghi della Nike,
ora e' bersaglio di una campagna pubblicitaria ancora piu'
spegiudicata, quella di Calvin Klein che tappezza il centro storico, di
stemmini raffiguranti il marchio del suo nuovo profumo Crave, regalando
in giro, scatolette di cartone pubblicitario, con dentro salviette e
preservativi... >

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enrico wrote:
< Stamattina leggo sul Corriere il titolo: "Pellegrinaggio alla cascina
degli orrori". Catenaccio: "Lunghe file di curiosi sul luogo dove e'
stata uccisa Desiree".
Mi viene una mezza idea, memore di qualcosa di strano che ero sicuro di
avere visto da qualche parte. Cosi' faccio due passi per corso Buenos
Aires, con un fotografo. Poco dopo, difatti, nelle edicole trovo quello
che cercavo. Nuovissimi DVD in vendita, con la scritta in bella
evidenza: "Stupri". Alla prima edicola riesco a fare la foto. Alla
seconda, dopo che il titolare (un ripugnante individuo che pare il
sosia di un attore sulla copertina del DVD) me ne tira fuori altri "sul
genere", appena vede la macchina fotografica li fa sparire.
Insisto: "Ma perche' si vergogna? Non le vende lei?". "Niente foto".
Gli spiego che basterebbe comprargliene una per fotografarla con calma.
Niente. Gli chiedo: "Ma non si pone il dubbio che in qualche mente
bacata, che so, facciamo uno su cento dei clienti che le comprano 'sta
roba, possa scattare l'idea di tradurre la fantasia in realta'?". "Ma
no, gli stupri li fanno quasi solo gli extracomunitari, ormai, e quelli
non hanno nemmeno i soldi per comprare questa roba...". >

Francesco Mantero wrote:
< Tutto bene quello che dici sulla Chiesa e sui papi del passato, ma
non scordiamoci che anche questo gira in fuoristrada corazzati,
benedice Pinochet, aiuta la destra "liberale" in Italia per qualche
scuola privata e qualche crocifisso e poi si lamenta dei mali della
societa', fa santo un pilastro del franchismo e fa tanta, tanta
"immagine" piu' che sostanza: in Africa molti missionari fanno notare,
(come possono, c'e' la censura vaticana!) che la maledizione papale dei
preservativi favorisce milioni di morti per AIDS. C'e' tanta distanza
da un papa cristiano, ammesso che ci sia mai stato... >

Giovanni Bachelet wrote:
< Grazie dell'ultima catena sul Concilio. Il cardinale era Siri >

Persone. "Qua finisce che c'imbavagliano tutti". "Questo Craxi e questo
Andreotti...". "Eppure, le cose che stanno succedendo nel mondo...".
"Gorbaciov...". "L'antimafia..". "Gli studenti...". "Dovremmo fare un
giornale". "Si', ma con quali soldi?". "Li chiederemo ai lettori". "Sei
matto!". "Vedrai, funziona".
E funziono'. La prima riunione di Avvenimenti, il giornale felice dei
primi anni Novanta, si tenne a casa di Beppe Gnasso. Ora, tu puoi
benissimo non sapere chi era (oggi che la memoria ricorda solo i
sottomessi), ma Beppe Gnasso era un giornalista. E un gran giornalista,
anche. Era uno dei tre - gli altri erano Piero Pratesi e Sergio Turone
- che, dall'alto di un'esperienza inossidabile e di una liberta'
pasoliniana, ci fecero da maestri allora. Maestri nel senso letterale
della parola, perche' Avvenimenti nacque proprio da un corso di
giornalismo, non una di quelle scuole fighette e costosissime di
oggigiorno ma una scuola vera: il mestiere di giornalista.
Piero e' quello con la cravatta e il vestito all'inglese, che mai alza
la voce e ti spiega - ci ha dedicato una vita - come funzionano i
meccanismi del potere. Quello che sta sogghignando, con un sorriso
beffardo, e' Sergio: guai a Craxi o Andreotti, quando gli capita di
capitare in un corsivo suo. E Beppe? Eccolo la', il romanaccio. Lui e'
quello che per esempio, quando faceva il caporedattore al Messaggero,
scatenava la campagna per il divorzio, contro i preti e i fascisti che
ci vogliono baciapile come loro (dopo la vittoria la folla dei
manifestanti si fermo' sotto le finestre del Messaggero al grido di
"Viva il libero pensiero!"). Aveva fatto in tempo, da pischello, a
vedere i tedeschi a Roma, e a fare la parte sua.
Communista di quelli tosti, Beppe, non iscritto al partito ma piu'
compagno di un oste di San Lorenzo. Sergio no, lui era radicale di
quelli antichi, "capitale corrotta citta' infetta", di loro portava in
dote l'ironia, l'eleganza e la stupefazione schifata di fronte alle
ladrerie del potere: ogni potere. Tanto mangiapreti era Beppe, tanto
anticlericale Sergio, quanto cattolico - profondamente - Piero: lui
veniva da Maritain e da Mounier, la sinistra cristiana anni Cinquanta,
e il communismo suo era qualcosa che aveva gia' bell'e pronto nel
vangelo. Ed eccoli tutti insieme la', negli anni in cui la vecchia
Italia si sfaceva e un'Italia piu' giovane si agitava nelle citta',
fuori dai palazzi.
Adesso che se n'e' andato anche Beppe (dove vanno i communisti romani?
Non nel paradiso dei preti, ci mancherebbe: ma forse c'e' un'osteria
dall'altra parte) e' davvero finita una generazione. Una bella
generazione, forte, gentile, in tante cose forse ingenua ma civile,
profondamente devota al popolo, libera come l'aria e piena di una sua
scorbutica poesia.
A' Beppe, che pretendi ora, che mi metta a piangere per te? A farti il
coccodrillo come a un coglionazzo perbene? No: adesso me ne vado a San
Lorenzo e mi faccio un bicchiere di rosso alla salute tua. E poi mi
rimetto a lavorare.

Saffo saphos@lesb.org > wrote:

* * *

< Nella citta' lontana tu rivedi
la nostra allegra vita. Ti ricordi,
che gioia il tuo canto, e come t'ammirava
la tua compagna? Ed ora fra le donne
splendi laggiu', come la rosea luna,
a notte, fra le evanescenti stelle
le fa sbiadire e libera si posa
sul mare scintillante e sopra i fiori
dei campi - quando fresca la rugiada
li bagna e rifioriscono le rose.
E cammini e ricordi, e nostalgia
il tuo cuore d'amica getta indietro
e "Tornate!" tu gridi, muta, a noi >

* * *

< Tu mi lasciavi, io morivo. Piangevi,
dicevi: "Saffo, come non vorrei
lasciarti!". Io ti risposi: "Sii felice
dove vai, e pensa un poco a me,
perche' io ti ho amata". Vedi? Quanta gioia,
quante viole raccolte e quante rose
insieme, quanti fiori fra i capelli,
quante ghirlande a maggio mi donavi
e quante io a te, e come il corpo spargevi
di profumo lucente, e come a letto
il desiderio ardente della tua
dolce amica acquietavi...
Non c'era fonte, allora, ne' ruscello
ne' collina ne' sacro bosco senza
i nostri corpi uniti nella danza... >

* * *

< Espero, tutto riporti
quel che disperse nella luce Aurora,
riporti la capretta, riporti l'agnella,
riporti la ragazza tenerella alla madre... >

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