Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 134

8 luglio 2002
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)


Tg2. "Lo volete voiii?". "Siiiiiii'!". Sentite? E' l'entusiastica
ovazione che ha accolto le parole con cui il Capo del Governo ha
annunciato ieri, di fronte a una folla oceanica raccolta
nell'indefettibile scenario di Piazza Venezia, i provvedimenti teste'
approvati dal Governo per vieppiu' avvicinare alle masse l'opera del
Regime. "Andare verso il poppolo - aveva dichiarato il Capo - e'
l'imperativo dell'ora". Ed Egli ha mantenuto la promessa.
Ma bando alle emozioni, giustificabili certo nell'ansito categorico del
momento, e lasciate che il vostro cronista riprenda fiato un momento
per descrivere quali sono in dettaglio le numerosissime provvidenze
decretate da quello che formalmente possiamo ancora definire un Governo
ma che in realta' e' indissolubilmente contenuto nel Genio di Colui che
ha sollevato la Patria dal communismo e immarcescibilmente la guida
verso un Destino Immortale.
Dunque: ogni lavoratore italiano, d'ora in avanti, lavorera' di meno.
Paghera' meno tasse, specie se e' povero e disperato, e in alcuni casi
particolari - qualora cioe' dia lavoro ad altri lavoratori nazionali -
non ne paghera' per niente. Dentiere verranno distribuite gratis a
tutti i vecchietti, martelli ai contadini e falci agli operai. Tutte le
donne nubili di eta' superiore ai cinquant'anni riceveranno un marito.
Tutte le Giovani Italiane regolarmente iscritte al Partito verranno
chiamate un sabato ogni due settimane a fare le veline.
Provvedimenti speciali verranno presi per le famiglie numerose (quelle
di curdi verranno annegate) e per le masse rurali, alle quali verranno
distribuite le nuove sementi modificate che permettono di far nascere
indifferentemente pomodori o conigli. Molotov ai poliziotti, per meglio
affrontare i pacifisti. Cappucci ai fratelli, bavagli ai giornalisti,
lupare nuove ai mafiosi. Industrie alla confindustria, sindaci ai
sindacati che avranno dimostrato di lavorare patriotticamente per la
riconciliazione nazionale. Corde agli investigatori dilettanti che
indagano sui delitti eccellenti.
Licenze-premio ai magistrati che avranno gia' fatto un anno di Capo
Marrargiu e non avranno dato adito a lamentele nel frattempo. Ruolo
dell'Italia nel mondo, difesa della Civilta' Cattolica, Nizza e Savoia.
E vinceremo!
* * *
Nella tarda serata, S.E. il Capo del Governo, Ministro degli Esteri,
Maresciallo d'Italia, Responsabile dei Servizi, Comandante Supremo
delle FF.AA., sottosegretario alla Cultura ad interim, si e'
compiaciuto di volere benignamente rilasciarci un'intervista della
quale riportiamo qui i passi essenziali.
- Capo, le opposizioni insinuano viscidamente che tutto cio' servirebbe
ad allontanare l'attenzione dai retroscena del delitto Matteotti...
"Nelle prossime ore la situazione sara' chiarita su tutta la linea".
- Capo, dicono che le Vostre accuse a Cofferati e ai giudici potrebbero
indurre qualche esaltato a...
"Chi tocca il regime avra' del piombo!".
- Capo, i parlamentari di sinistra hanno duramente protestato in
Parlamento...
"Avrei potuto fare di quell'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli.
Avrei potuto: ma non ho voluto, almeno per il momento!".
- Capo, la gente si chiede che cosa succedera' adesso, con tutti i
ministri che si sono dimessi, lo scandalo delle scorte, la Fiat che va
a ramengo e i prezzi che in realta' aumentano continuamente...
"Noi tireremo diritto!".

Manicomio 1. Sara' una perizia psichiatrica a decidere sul drammatico
caso di Imperia, dove un ministro ha improvvisamente e senza alcuna
spiegazione buttato a mare le vittime del terrorismo che erano state
affidate alle sue cure. Il caso ha destato sensazione nella piccola
comunita' dei vicini di ministero che giorno dopo giorno avevano
vissuto al suo fianco senza accorgersi del dramma che l'uomo maturava
dentro di se'.
"Sembrava una persona normale", "Un politico come tanti", "Non aveva
fatto sospettare nulla". Solo un sottosegretario racconta, sotto la
garanzia dell'anonimato, che pochi mesi prima del drammatico gesto
l'uomo aveva manifestato l'intenzione di sparare su un assembramento di
dimostranti. "Ma come si faceva a pensare che parlasse sul serio?
L'abbiamo presa tutti per una barzelletta".
Fin qui, la versione ufficiale. Abbottonatissimi, come abbiamo visto, i
membri del ministero di montagna fra cui e' maturata la vicenda (solo
il sindaco ha rilasciato una breve dichiarazione per dire che comunque
i communisti sono peggio). Ma e' proprio sicuro che nessuno sospettava
niente? Abbiamo intervistato il professor De Gubernatis, al quale il
tribunale ha affidato il delicato compito di accertare in via
preliminare la capacita' di intendere e di volere dell'imputato.
"E' indubbio che le influenze dell'ambiente circostante - ci ha detto
l'illustre cattedratico - non possono essere considerate ininfluenti,
specie in presenza di una personalita' certamente debole quale era
quella dell'individuo in questione. Dall'anamnesi sono infatti emersi
diversi casi significativi, tali da autorizzare il dubbio che il
soggetto abbia agito come ha agito al fine di adeguarsi alle pulsioni
che gli giungevano dal contesto".
Il professore consulta un dossier: "Ecco, guardi qua. Un viceministro
di polizia cacciato perche' difende i mafiosi in tribunale. Un ministro
degli esteri che se ne scappa gridando che vogliono restaurare il
Lombardo-Veneto. Un giudice costituzionale che dice che Falcone era una
bestia. Un sottosegretario alla cultura che perde il posto perche'
andava a fare marchette in orario di lavoro. Insomma, lei converra' che
se il contesto era questo non possono essere escluse delle patogenie
ambientali".
Ma professore, questo significa che l'incapacita' di volere...
"Mi scusi, su questo non posso rispondere. C'e' un'inchiesta in corso".
Bene, qui e' tutto da Imperia. Il vuoto lasciato dal ministro S. resta
- assicurano i colleghi - immenso e difficilmente potra' essere colmato
dal suo pur benemerito successore, un democristiano sardo con l'hobby
dell'uniformologia e delle collezioni di soldatini che inizia adesso la
sua carriera come ministro dell'interno.

Manicomio 2. Va bene, una buona occasione per mettere sotto tiro
Cofferati, che e' vincente e va pure fermato in qualche modo. A
pensarci bene, pero', il bersaglio vero non era il leader della Cgil,
bensi' Casini: il quale, guarda caso, era diventato sempre piu' negli
ultimi mesi il punto di riferimento dei malpancisti della maggioranza e
in diverse occasioni era apparso abbastanza compiaciuto di questo
ruolo. Che in un futuro poteva anche diventare un ruolo politico vero e
proprio: non e' detto che il successore di Berlusconi sia Berlusconi e
il povero Fini (che sta a Berlusconi come Martelli stava a Craxi e
Ciano a Mussolini) ha un grave handicap: non e' democristiano. Mentre
Casini si'.
Un concorrente pericoloso, dunque, da eliminare prima che prenda troppo
piede. In altri tempi, la tecnica di eliminazione era piu' sommaria:
accusa di trotskismo, Siberia e fucilazione. Adesso s'e' fatta piu'
raffinata, anche perche' quando si hanno tre o quattro servizi segreti
a disposizione (piu' sei tv e una dozzina di giornali) non c'e' bisogno
di ricorrere a metodi cosi' bruti.
Le ambizioni di Casini - a meno di un vero e proprio ribaltone -
terminano per il momento qui. La fronda dentro il regime resta affidata
al malleabile Fini, il quale non e' democristiano (cioe' perfido e
furbo) ma dalemiano (cioe' ingenuo e calabrache). Intanto il duce si
mostra al balcone per annunciare al popolo "meno tasse e piu' lavoro".
L'assassinio di Biagi, a questo punto, presenta interessanti analogie
con quello di Kirov, nell'Unione Sovietica degli anni Trenta. Chi era
Kirov e perche' l'hanno ammazzato? Eh.

Bipartisan 1. I primi responsabili dell'assassinio di Biagi sono i
brigatisti. I secondi responsabili sono quelli che l'hanno lasciato
senza scorta, probabilmente per incompetenza. Non e' facile per i
gerarchi fare dimenticare alla gente normale questa verita' evidente.
Nel polverone generale, tuttavia, essi hanno toccato - probabilmente
per rivalita' interne - un punto assai interessante: alcuni dei
funzionari coinvolti nel caso non sono stati chiamati al ministero da
Scajola, ma dal precedente ministro; Scaloja si e' limitato a
tenerseli, trovandosene soddisfatto.
Il principale di essi e' il capo di gabinetto Sorge, uomo di fiducia
tanto del ministro Bianco (fatti di Napoli, centrosinistra), quanto del
ministro Scajola (fatti di Genova, centrodestra). Per Scajola ha curato
in particolare l'indagine ministeriale sulla mancata scorta a Biagi,
scaricandone le responsabilita' su funzionari e prefetti.
Io considero pericolosissima, e potenzialmente eversiva, questa
continuita' fra due gestioni teoricamente opposte, ma praticamente
simili, del ministero piu' delicato del Paese. La radice degli inciuci
e' qui, e bisogna starci attentissimi perche' altrimenti, quando se ne
andra' Berlusconi e tornera' il centrosinistra (quando? forse gia'
l'anno prossimo) avremo brutte sorprese. Ridete pure di Scajola, ma
attenti a Bianco: se in un governo "di sinistra" dovesse esserci di
nuovo lui, vorrebbe dire che il Gattopardo ci ha fregato ancora.

Bipartisan 2. Festa nella modesta abitazione di Claudio Velardi, gia'
delfino di D'Alema e dipendente di Berlusconi, attualmente proprietario
di una societa' di lobbing per conto terzi e rappresentante ufficioso
dei Ds (a cui non e' piu' iscritto) in molti ambiti Rai. Erano presenti
Marco Minniti (sinistra), Francesco Storace (destra), Franco Bassanini
(sinistra), Paolo Bonaiuti (destra), Irene Pivetti (per ora sinistra),
Lucia Annunziata (per ora destra), Stefania Craxi, Enrico Mentana,
Mauro Mazza e Roberto D'Agostino (spia). Alla fine del banchetto i
convenuti, un po' brilli, hanno fraternamente cantato in coro vecchi
canti bipartisani ("Ma che ce frega/ ma che c'emportaaaa...")
concludendo con un "Lavoratoooriiii... tie'!" alla Alberto Sordi.

Caso Catania. Il giudice Marino andra' all'Ecomafia, dove non potra'
fare tanto danno. Voci di scambi fra intrallazzi di destra e di
"sinistra". Ancora silenzio sulla stampa nazionale. A Catania, qualche
dibattito con vecchi marpioni riciclati (Alfio Caruso e' venuto a
presentare un suo libro "sulla mafia": applaudito). Per il resto, tutti
litigano con tutti. E Ciancio e' ancora li' che regna.

In Italia. Un po' meno di prima le isole Eolie: i cittadini italiani
adesso sono infatti obbligati a pagare una (modesta) tassa per mettervi
piede.

In Sicilia. Sospesi a causa di irregolarita' negli appalti i lavori
alla diga Garufi, i cui lavori erano stati sospesi nel '96 e brevemente
ripresi un mese fa.

Uomini. A vent'anni avevano bisogno, per trovarsi una donna, di andare,
insieme ai vecchi manager, a comprarsi puttane. E come volete che
riuscissero a comportarsi da uomini coi coreani?

Meno male. Sgarbi annuncia che fara' il consigliere personale di
Berlusconi. Sospiro di sollievo. Temevamo di ritrovarcelo ministro in
qualche prossimo governo di sinistra.

Fuga di capitali. Diminuiscono, secondo l'Ocse, gli investimenti degli
imprenditori italiani in Italia. Mentre gli investimenti dall'estero
nel nostro Paese sono fermi a 14,9 miliardi di dollari, gli
investimenti all'estero del capitale italiano sono balzati dai 12,3
miliardi di dollari dell'anno scorso ai 21,5 miliardi di ora.
Poiche' anche il tasso di investimenti italiani in Europa si e'
fortemente contratto, bisogna pensare che gli industriali italiani
preferiscano investire in paesi privi di garanzie legali che ne
impaccerebbero i profitti: in attesa, naturalmente, di far diventare
"estero" - da questo punto di vista - anche l'Italia.

Suicidio di capitali. I 170 miliardi di euri bruciati nelle varie borse
europee in seguito al crollo della Vivendi, la multinazionale francese
finita dei casini per la sua allegra e truffaldina amministrazione.

Capitale dei capitali. New York, dove gli analisti non riescono ancora
a calcolare il costo esatto - in termini di denaro bruciato e di
licenziamenti - della serie di scandali che hanno coinvolto, l'una dopo
l'altra, le principali societa' di controllo finanziario americane.

Europa. Vietati i pantaloni per le studentesse di diverse scuole
private inglesi: sminuiscono la femminilita', ed e' pertanto
obbligatorio l'uso della gonna (non mini, naturalmente). In Francia il
governo Chevenement-Arlette (il socialista rinnegato e la "trotskista"
che hanno reso possibile la vittoria della destra) ha deciso di
applicare il carcere preventivo anche ai ragazzini di tredici anni;
saranno raddoppiate le prigioni per minorenni. Per i bambini di dieci
anni sono invece allo studio "sanzioni educative".

Vaticano. Arruolato il primo alabardiere non svizzero nella Guardia
fondata nel 1506 per assicurare la sicurezza e il relax dei cardinali.
La nuova recluta, un giovane di origine indiana, e' stato introdotta
dai commilitoni agli usi e costumi del Corpo e prendera' immediatamente
servizio appena rimessasi dallo choc iniziale.

Germania. Condannato a sette anni di carcere - ma non andra' in galera
- l'ufficiale SS Fiedrich Engel, il "boia di Genova" che ordino'
l'eccidio della Benedicta nel '44. Nonostante questo e altri massacri
di italiani innocenti, compiuti con l'assistenza dei fascisti locali, i
nazisti non riuscirono tuttavia a vincere, nelle montagne della
Liguria, la loro guerra.
Sottoposti a una continua e durissima pressione da parte dei
garibaldini che operavano nella zona, furono alla fine costretti ad
arrendersi - molto prima dell'arrivo degli angloamericani - ai
comandanti partigiani "Bisagno" e "Marzo": il primo cattolico e
ufficiale del Regio Esercito, il secondo rivoluzionario di professione
e comunista.
Genova non e' mai stata un posto facile, per quella gente.

Afganistan. Ma non era tornata la democrazia? Ma non era oramai tutto a
posto? I capi delle varie tribu' "democratiche" da mesi si ammazzano
fra loro, nel silenzio della stampa occidentale a cui oramai non
interessa piu' niente di cio' che accade in quel lontano paese, buono
solo come scenario per bombardamenti tecnologici e "intelligenti".

Washington. Non sono per il momento operativi i piani preparati dagli
esperti militari degli Stati Uniti per eventuali interventi al confine
canadese (nel caso di un'eccessiva permeabilita' di quest'ultimo al
terrorismo internazionale) e nel territorio del regno d'Olanda (nel
caso di un'eventuale detenzione di militari Usa presso la Corte
internazionale di giustizia).

Pakistan. Amore (illegale) fra un ragazzino di famiglia povera ed una
coetanea appartenente ad una casta superiore. Per ordine del tribunale
islamico, tanto il ragazzo quanto sua sorella (responsabilita'
familiare) sono stati condannati ad essere stuprati davanti a tutto il
villaggio.

Gerusalemme. Lacrime al Muro del Pianto. Secondo alcuni e' il dio che
protesta per il sacrilegio operato, con la loro residua presenza, dai
palestinesi. Secondo altri, invece, la protesta e' contro il massacro
degli stessi. Secondo altri ancora, s'e' rotta una conduttura. In ogni
caso e' interessante che l'idea del "miracolo" (fin qui tipica delle
religioni ecclesiastiche o pagane) cominci a prendere piede anche in
Israele. Dove evidentemente l'antica religione e' in crisi, e la gente
comincia a interpretarla in modo sempre meno profondo e sempre piu'
"cattolico".

Cronaca. Palermo. Condannati per associazione mafiosa sette
imprenditori che si erano accordati coi mafiosi per spartirsi tangenti
e appalti. Fra essi rappresentanti del gruppo Ferruzzi e di alcune
cooperative ravennati.

Cronaca. Palermo. Appello di don Meli, il combattivo parroco
dell'Albergheria, contro la scarsa solidarieta' del Comune nei
confronti degli emigranti.

Cronaca. Roma. Ancora una vittima dell'uranio impoverito fra i
militari. E' morto un altro soldato reduce dal Kossovo. Sarebbe il
diciassettessimo, secondo le associazioni dei familiari.

Cronaca. Mazara. E' stato dichiarato ufficialmente disperso il
marittimo 56enne colato a picco col peschereccio Prometeo la settimana
scorsa. Era di nazionalita' tunisina, come gran parte dei marinai di
Mazara dove una foltissima comunita' magrebina contribuisce da
generazioni al benessere della citta' siciliana. Nessun caso di mafia
e' mai stato segnalato al suo interno, nonostante la vasta diffusione
di cultura e organizzazione mafiose nell'ambito della popolazione
locale.

Spot. < "Giubileo degli oppressi": tutti gli aggiornamenti sul sito
http://www.giovaniemissione.it. Grazie per l'ospitalita'. Padre Mose',
missionario comboniano>.
Di niente, padre.

Mimmo Lombezzi wrote:
< Il concetto di "ADUNATA SEDIZIOSA" in Italia si sta estendendo a
qualsiasi manifestazione di dissenso. Al Palavobis anziane signore
della borghesia meneghina che chiedevano un po' di rispetto per la
giustizia vennero definite "terroriste"... ma in Afghanistan e' anche
peggio. Nella "seconda fase" della Guerra al Terrorismo qualsiasi
adunata e' di per se stessa sediziosa. Percio' viene coraggiosamente
bombardata da 5000 metri d'altezza. L'ultima era un matrimonio. La
prossima potrebbe essere il funerale dei partecipanti al
matrimonio... >

Anonimo wrote:
< Orioles, Orioles, Orioles! Lo trovi qui, sul Barbiere della Sera, su
Itacanews ... che ppalle! C'ha un cazzo da fare, costui?! Lei, poi,
signor Neri di Clarence, lo mette li' insieme a gente come Luca da
Montezemolo e Ciancio (che non ho il piacere di conoscere, ma saluto
con ossequiosa riverenza). Quei due si' che sono signori di tutto
rispetto, gente che lavora, produce lavoro e non fa perdere tempo agli
altri con le sue fregnacce. Gia' uno che fa il giornalista ... di
sinistra, poi! La peggio categoria, i giornalisti di sinistra!
Capaci solo di vomitare addosso alla gente per bene la loro invidia e
gelosia perche' non sono riusciti a sfondare nella societa'. Cosa sono
tutte quelle storie sui giornali a Catania? Se Orioles si decidesse a
lavorare, una buona volta, non avrebbe tempo per andare a zonzo a
controllare cosa espongono gli edicolanti.
E poi, c'e' o no la liberta' di esposizione? Se gli edicolanti di
Catania (che non conosco, ma stimo e saluto con rispetto) hanno piu'
coscienza civica di quelli del resto d'Italia, bene fanno a non esporre
le locandine della Repubblica. Non si deve far propaganda ai giornali
che raccontano balle per infamare onesti cittadini e uomini di
rispetto. Ciancio fa bene a non pubblicare i necrologi delle vittime di
mafia: servirebbe solo a diffondere il panico tra la popolazione, dal
momento che la mafia non compare su alcuna enciclopedia medica quale
causa di morte.
Ma tagliamo la testa al toro: se il Montezemolo che e' uomo di fiducia
dell'Avvocato che e' amico di Berlusconi che e' amico di Dell'Utri che
conosce bene la Sicilia, decide di fare da concessionario alle
attivita' editoriali di Ciancio, ci sara' pure un motivo, no?! Quella
e' gente che ha il pallino degli affari e le palle per farli. Orioles
voleva forse sostituire il bel Luca!?
Quindi: di qua abbiamo, con Ciancio: Agnelli, Berlusconi, Luca di
Montezemolo. Di la': Orioles e lei, signor Neri. >

Robbie wrote:
< Ma le piacerebbe che le persone alle quali spedisce le sue
elucubrazioni le leggessero integralmente? Le interessa davvero? o
parla da solo? secondo me entrambe con prevalenza della seconda. >

T., da Catania, wrote:
< Oggi io e G. abbiamo portato un po' di giornali ad alcuni edicolanti.
C'e' curiosita' in giro. Un cliente ne ha preso subito una copia e l'ha
divorata. Guardava con attenzione soprattutto la pagina sui consiglieri
comunali. (...). Ieri ho fatto un sogno strano. Te lo racconto perche'
c'eri anche tu. Eravamo in campagna, in tanti. Dovevamo andare via da
una stanza. Ma, improvvisamente, nella stanza si materializzavano due
uccelli: uno nero, quasi un piccolo corvo, e uno piu' piccolo, forse un
passero, che era una specie di controfigura. Tu, prima di andare via,
volevi per forza dare la liberta' al corvo. E facevi una cosa che io
facevo da piccola: andavi in terrazza, mettevi il corvo nel palmo
aperto della mano e cercavi di farlo volare. Ma lui non poteva: aveva
un'ala spezzata.
Allora, a malincuore, mettevamo gli uccelli in una gabbia di legno e li
portavamo con noi. Arrivati (non so dove), ci accorgevamo che la gabbia
aveva un'apertura molto grande. Se avessero voluto, i due uccelli
avrebbero potuto scappare. Ma non l'avevano fatto. E noi eravamo
meravigliati, non capivamo il perche'. Fine del sogno. Scusa se ti ho
raccontato una cosa che forse non ti interessa. >

Archiloco arkl@oplis.el >wrote:

< Voglio vederti in mezzo ai cavalloni
e poi mezzo annegato sulla riva
al freddo, nudo, e arrivino i banditi
a farti schiavo e a fartela pagare.
Tutto coperto d'alghe, a denti stretti,
faccia a terra, da bestia, sulla riva,
cosi' vorrei vederti: tu, l'amico
che "fidati-di-me" e poi m'hai tradito >

* * *

< Aveva un vestituccio da due soldi,
un anello di legno, e per grembiule
il copertone d'uno scudo vecchio.
Girava assieme a serve e marchettari
facendo soldi a forza d'intrallazzi
(e prese in piazza, nudo, gran nerbate
da levargli la pelle e i quattro peli).
E ora gira in carrozza, riverito,
gioielli d'oro, ombrello - una puttana >

* * *
< Quando t'ubriachi sembri la bufera
che sbatte sulla riva e fa casino
e tutto questo per un po' di vino >

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