Catena di Sanlibero

Catena di SanLibero n. 112

4 febbraio 2002
Riccardo Orioles (Giornalista antimafia)


Stavolta non e' un film di Nanni Moretti ma proprio Moretti in persona
che e' saltato su a gridare "Compagni, cosi' si va a ramengo!". "E'
solo un intellettuale", ha immediatamente replicato qualcuno. No. Era
la societa' civile, che dopo tanti anni si sveglia all'improvviso e
chiede conto ai grandi e astuti e sconfittissimi politici: "Che cosa
avete fatto, con la mia forza?".
Do you remember? Il Coordinamento antimafia, i ragazzi della Pantera, i
Siciliani; e Societa' Civile, e il Coordinamento Prof di Milano, e la
Voce della Campania, e tutti quelli che non avevano neanche una sigla
ufficiale ma brulicavano dappertutto. Almeno questo, per il momento:
almeno ricominciare a *ricordare*.

Ricchi e poveri. Si sono riuniti tutt'e due, in due parti diverse del
mondo; i ricchi armati fino ai denti, i poveri senz'armi. I ricchi
salivano sul palco con lo stemma dell'albergo, si aggiustavano il
microfono e cominciavano a declamare autorevolmente qualcosa. I poveri,
bestemmiando ogni tanto e lasciandosi scappare qualche mala parola,
puntavano il dito sulla lista: "e cos'e' questo? e come troviamo i
soldi per quello?" e subito si mettevano a confabulare fra loro per
cercare la soluzione. I ricchi, alla fine, hanno chiamato la
televisione, si sono solennemente messi in posa e si sono fatti
fotografare. I poveri, alla fine, se ne sono tornati in barca, in
bicicletta, in treno, a piedi, ancora confabulando fra di loro e
facendo gran gesti e dandosi - ogni tanto - accalorate pacche sulle
spalle.

Regio Esercito. Ordine del giorno. Si infligge richiamo orale, nonche'
sospensione dalla libera uscita per giorni tre, al sottotenente Ciampi
Azeglio Carlo con la seguente motivazione: "Comandato di guardia a una
repubblica, veniva sorpreso semiassopito dall'ufficiale di picchetto".
Firmato, colonnello Einaudi cav.Luigi.

Regia Marina. Carlo Fecia di Cossato, comandante di sommergibile,
operava in Atlantico, e dunque sotto il comando dei tedeschi. I
tedeschi a un certo punto misero fuori un ordine: per nessun motivo
perder tempo a salvare i naufraghi delle navi silurate, la guerra e'
una cosa seria, non una roba sentimentale all'italiana. Cossato, come
tutti gli altri comandanti italiani, prese il cablogramma di Doenitz e
ne fece carta da cesso. Pochi giorni dopo gli capito' di silurare un
cargo inglese: nessuna vittima fra i due equipaggi, i marinai del cargo
raccolti alla meno peggio su tre scialuppe, il sommergibile pronto
all'immersione.
Pero' l'Atlantico cresceva, mare lungo di poppa, e difficilmente -
penso' Cossato - ce l'avrebbero fatta a raggiungere una qualunque
terraferma. Allora: stop immersione, aprire i boccaporti, gettare una
cima. E un'ora dopo eccoti un sommergibile italiano, in pieno Atlantico
centrale e in tempo di guerra, che se ne va lentamente a otto nodi
trascinandosi dietro la cordata delle scialuppe gremite di "nemici".
Questa faccenda duro' tre giorni. Ogni tanto si sentiva il ronzio d'un
ricognitore: allora Cossato mollava la cima e s'immergeva; passato il
pericolo, riveniva su e si rimetteva a trainare. All'alba del quarto
giorno, un'alba livida di brutto mare, Cossato si affianco' alle
scialuppe e afferro' il portavoce: "Le Azzorre a venti miglia sulla
vostra destra. Vi lascio qui. Venti miglia a ovest e buona fortuna!".
Un "God bless you" arrivo' dall'altra parte. Poi gli inglesi si misero
a remare verso la foschia grigio-viola a ovest, e l'italiano s'immerse
alla svelta perche' i bombardieri antisom non scherzavano e il
sommergibile era particolarmente vulnerabile a causa della torretta di
comando molto alta (nei sottomarini italiani c'era un cesso degli
ufficiali distinto da quello della truppa, e questo secondo cesso
faceva un paio di metri di sagoma emersa in piu').
Passano gli anni, e arriva l'otto settembre. Il re scappa, i generali
scappano, Cossato - che non ha fatto carriera - e' di guarnigione a
Portoferraio con un paio di motovedette. I tedeschi, da Piombino,
mandano un paio di trasporti, scortati da mezza dozzina di siluranti,
per occupare l'isola. Cossato esce colle sue due bagnarole, si fa sotto
ai tedeschi e a uno a uno li manda giu' tutti.
Passano ancora un paio di mesi e stavolta il capitano di corvetta Carlo
Fecia di Cossato, R.M., S.P.E., e' in una camera d'albergo, a Napoli.
Il re e' scappato, la Marina non c'e' piu', le strade di Napoli sono un
brulichio di puttane, di borsaneristi, di "marinaio, la vuoi una
fica?". Cossato e' un tizio semplice, non ce la fa a fare ragionamenti
complicati. Scrive un paio di lettere, una alla sua Regia Marina e una
alla moglie. E poi si spara.
Questa storia, che qui evidentemente non c'entra un cazzo, me l'ha
raccontata un casino d'anni fa un marinaio che si chiamava Walter
Ghetti e che era stato pure lui nei sommergibili a quei tempi. Io ce la
metto perche' ho letto sul giornale che adesso la marina italiana, per
ordine di uno che si chiama Bossi, serve a combattere i poveracci che
vanno per mare sulle carrette alla ricerca d'una terra dove campare.
Cosi', se qualche marinaio o ufficiale della marina di ora mi legge,
sapra' come regolarsi quando dall'Oberkommando arrivano ordini stronzi:
carta da cesso.

Inquinamento. Su Repubblica di Milano e' uscita la lettera di un
signore (Franco Giori) che propone a seconda della cilindrata e del livello di inquinamento prodotto da
imporre a tutte le auto circolanti in citta'>. Il ricavato, aggiunge
Giori, potrebbe andare a sostegno dei mezzi pubblici e privati non
inquinanti; una somma di incentivi in questa direzione potrebbe essere
praticamente a costo zero.
Di questa lettera colpiscono due cose: 1) il buon senso e la praticita'
nell'affrontare un problema concreto da parte non di un politico o un
manager ma di un semplice cittadino; 2) la distrazione della redazione
che, anziche' farne oggetto di dibattito in apertura di cronaca, la
relega in fondo fra le lettere.
Entrambi i punti, in realta', hanno una radice comune: il signor Giori
puo' ragionare razionalmente sul problema perche' non e' distratto da
fattori esterni (ad esempio l'interesse delle case automobilistiche a
vendere auto di grossa cilindrata) che politici, manager e redattori
debbono invece inserire nei loro calcoli, distorcendoli.

Un pezzo di mondo, a sud del Grande Fratello. Ecuador: Fmi e
dollarizzazione (la moneta locale, il sucre, sostituita dal dollaro),
sommosse, via il presidente Jamil Mahuad. Bolivia: quindici morti in
pochi mesi in scontri fra governativi e contadini. Paraguay:
cacerolazos organizzati dai lavoratori emigrati in Argentina (circa
sessantamila) e rientrati in seguito alla crisi. Peru': situazione
ancora instabile a un anno dalla fuga di Fujmori. Messico: adesione al
Nafta, crisi del Chiapas ecc.; il presidente riformista Vicente Fox
costretto ad ammettere che il programa elettorale e' ancora da
realizzare. Venezuela: tensioni sociali, in difficolta' il presidente
(eletto su una piattaforma autoritario-populista) Hugo Chavez.
Argentina: Cavallo, De La Rua, patacones, ecc.; ritorno al baratto in
alcune regioni.

Guantanamera. Qualcuno fa notare, in margine alle immagini dei
prigionieri esibiti nelle gabbie a Guantanamo, che raffigurazioni del
genere assomigliano molto, pittoricamente, a quelle dei bassorilievi
assiri in cui masse di prigonieri incatenati e umiliati proclamavano al
mondo la gloria dei Grandi Re di Ninive.

Inghilterra. Scarcerato Oscar Wilde. Il bacio fra uomini - da alcuni
giorni, e grazie a Blair - non e' piu' reato.

America. Il vicepresidente Dick Cheney si rifiuta di consegnare al
Congresso la documentazione sui contatti avuti coi manager Enron (la
multinazionale vicina ai Bush rovinosamente e truffaldinamente fallita
di recente). "E' tutto un complotto dei giudici communisti" ha detto,
ispirandosi a chissa' chi.

Russia. Assediate da branchi di lupi grigi alcune citta' della Siberia.
Gruppi di vigilantes per fermarli.

Il sottomarino piu' pazzo del mondo. Nuovo incidente per il
sommergibile (nucleare) americano Greenville, che l'anno scorso colo' a
picco la nave scuola giapponese Ehime Maru al largo delle Hawai.
Stavolta ha speronato il trasporto anfibio Ogden, al largo della
California. Le autorita' Navali americane stanno disperatamente
cercando di contattare il capitano del sommergibile, comandante John
Wayne, per informarlo che la guerra e' finita.

La Cina e' vicina. Piu' di diecimila minatori morti sul lavoro in Cina
nel giro di due anni (crolli nelle miniere, esplosioni, ridotte misure
di sicurezza). L'ultimo incidente, in una miniera nell'Hebei, ha
causato la morte di ventisette minatori, dei quali diciannove uccisi
dal grisou mentre estraevano e otto colpiti da uno scoppio mentre
scendevano in soccorso.

Tette 1. Si tedeschizzano le francesi: il giropetto medio a Parigi -
secondo i dati emersi nel recente Salon de la Lingerie - nel giro di
vent'anni e' passato da 85 a 95 centimetri. Helas, les lollos
d'antan...

Tette 2. "Sostenete il seno, non i dittatori". Ha avuto successo la
campagna dei contestatori contro la multinazionale svizzera del
reggiseno che appaltava i lavori a fabbriche-lager in Birmania.
Revocato il contratto, d'ora in poi la Triumph garantisce condizioni di
lavoro umane nelle fabbriche.

Cronaca. Milano. Ridotti i posti (8500 in meno) e aumentata l'eta'
minima (almeno 75 anni) nelle case di riposo comunali per gli anziani.

Cronaca. Roma. Censurata dai fascisti una mostra sul neorealismo
italiano: era troppo "di sinistra" e non c'era neanche un autore di
destra a bilanciare. Pasolini, Rossellini, Calvino, Zavattini,
Antonioni, Moravia e gli altri si sono immediatamente riuniti e hanno
deciso di tirare a sorte per decidere chi di loro dovesse fare l'autore
di destra per salvare la mostra. Il fiammifero piu' corto e' toccato a
Moravia, il quale da oggi non e' piu' un senzaddio communista ma un
autorevole autore di centro-destra, rispettoso delle istituzioni, della
morale corrente e della Chiesa.

Cronaca. Torino. Ventiquattrenne licenziato (contratto atipico,
operaio) si uccide gettandosi sotto il treno.

Milano. Vigile intossicato all'incrocio ricoverato d'urgenza
all'ospedale e sottoposto d'urgenza a ossigenazione forzata. Era
rimasto quasi due ore fermo in una zona di forte traffico. Un mese
prima, approfittando dell'euro, le autorita' locali avevano aumentato
sensibilmente il prezzo di tram e metropolitane, riducendo lo gia'
scarso quantitativo di trasporto non inquinante.

Cronaca. Avellino. "Fuori di qui, jetevinne! Le vostre preghiere non le
vogliamo! Fuori!". Nel santuario di Montevergine, alla festa della
Candelora, i "fiemminelli" (giovani travestiti napoletani) son stati
sempre accettati senza problemi: la loro devozione alla Madonna, e
anche la tradizionale tolleranza napoletana, faceva chiudere un occhio
sulla loro vita - come si dice - irregolare. Stavolta, fra lo stupore
dei fedeli, il prete li ha cacciati (l'arcivescovo di Napoli e' sempre
il cardinale Giordano).

Cronaca. Roma. Smentita dal Vaticano la notizia, pubblicata dal Diario,
secondo cui si sarebbe parlato di mettere sul mercato la Pieta' di
Michelangelo.

Cronaca. Roma. Concessa la liberta' provvisoria al giovane polacco
arrestato la settimana scorsa per aver incitato i magistrati a
boicottare alcune leggi dello stato, relative principalmente al
divorzio. "Io fatto cio' per motivazioni religiosi - ha dichiarato il
giovane - Io non buono divorzio, io ribellante, ma non mai con
violenza, solo con le parole. Si sbalio, corrigeteme!". E' stato
denunciato a piede libero per istigazione a delinquere e - dopo
un'amichevole paternale del magistrato - immediatamente rilasciato.

Cronaca. Milano. Due senzacasa bruciati vivi nell'incendio della
vecchia automobile dentro cui dormivano, uno sdraiato sul sedile di
dietro e l'altro nel bagagliaio.

Cronaca. Roma. Visita di Berlusconi al comando dei Carabinieri.
Purtroppo, non viceversa.

Relazioni Sociali.
"34enne maresciallo. Spero che subirai il fascino della divisa perche'
posso offrirti solo tutto me stesso. Sono estroverso, distinto e di
classe. Se mi chiamerai non te ne pentirai". Segue telefono.
"Piroska 38enne. Sono in Italia da 10 anni e mi sono sposata con un
uomo che mi trattava come la sua cameriera e non come sua moglie. Ora
sono single e cerco un uomo che voglia una compagna e non una colf. Mi
vorresti conoscere?". Segue telefono.
"Ciao! Sono Shakil, 22 anni, cuoco, molto carino, simpatico, in Italia
da 3 anni. Il mio sogno e' quello di trovare una ragazza dolce, sincera
per seria unione". Segue telefono.
"Gentiluomo 50enne raffinato sincero riservato, disponibilita'
finanziaria, molto generoso, ricerca giovane ragazza". Segue
fermoposta.

Privacy. A quanto pare, sta andando a risolversi definitivamente tutto
il dibattito (pubblica sicurezza vs privacy) che aveva accompagnato la
prima generazione dell'internet e che alla fine si era accentrato
attorno al Pgp, il "Pretty Good Privacy" inventato da Phil Zimmermann
agli albori del web. Il software di Zimmermann, diffuso liberamente in
rete (sorgenti inclusi), era l'unico criptatore assolutamente
impenetrabile e per questo era finito nel mirino delle autorita'
americane che a un certo punto ne proibirono l'uso in America e ne
vietarono (teoricamente) l'esportazione. Alla fine il programma fu
venduto da Zimmerman a una societa' privata che vi introdusse una serie
di modifiche atto a renderlo sostanzialmente leggibile, in caso di
emergenza, dall'Fbi.
Le modifiche pero', a quanto pare, risultarono un tantino esagerate: i
messaggi criptati col nuovo Pgp alla fine risultavano leggibili non
solo con le eventuali chiavi "d'emergenza" della polizia ma anche con
quelle che un qualunque hacker poteva costruirsi da se' smanettando un
poco. Cosi' molti utenti tornarono ad usare la vecchia versione 2.6.3,
arcaica come interfaccia (risale ai tempi del Dos) e non del tutto
legale, pero' sicura. E siamo al punto di partenza.
D'altra parte, dopo le figuracce fatte sul terreno della privacy da
tutte le ultime releases di Explorer e Windows (alla fine lo stesso
Gates ha dovuto ordinare ai suoi programmatori di dare priorita' alla
web security e non piu' alle prestazioni) e' diventato senso comune il
concetto che in realta' il sistema operativo in se' sicuro non esiste,
e che se vuoi preservare davvero dei dati alla fine devi lavorare a
livello di file e non di protezione di sistema. Ma mentre la protezione
di un sistema richiede risorse tale da selezionare in partenza i
"protettori" (software houses, banche, istituzioni) la protezione di un
file puo' avvenire, concettualmente, senza alcun controllo dall'alto. E
dunque, di questi tempi, e' pericolosa: o almeno, puo' essere
denunciata come tale.
Cosi' dall'undici settembre in poi buona parte del web people, che fino
a quel momento aveva fatto una bandiera del Pgp e di tutte le
rivendicazioni connesse, ha sostanzialmente rinunciato a portare avanti
la tradizionale battaglia in difesa del Pgp integrale e si e' piu' o
meno rassegnata alle nuove versioni "aperte". Il guaio e' che nessuno
sa piu' fino a che punto siano aperte, e se lo siano solo per la
polizia o anche per i malintenzionati. Il concetto di privacy, almeno
sul web, non e' frazionabile: cosi' si puo' affermare che dall'undici
settembre in poi non esiste piu' in rete il concetto di dato riservato.
Resta da discutere - e si discute - se le istituzioni (cioe' in pratica
il governo americano) preposte alla gestione della privacy facciano un
uso appropriato, o almeno istituzionale, dei loro poteri. Gli europei
erano molto incazzati con Echelon - prima dell'undici settembre -
soprattutto perche' sospettavano che gli americani potessero usarlo ai
loro danni per procurarsi informazioni commerciali. Ma questo e' gia'
un altro discorso.

Teognide stigma@eleutheros.el > wrote:

ha sigillato i versi, che nessuno
li rubi di nascosto ne' li muti.
"Questo l'ha scritto Teognide il poeta",
cosi' dira' ciascuno: il mio, e il tuo nome.
Certo, non piaccio a tutti: ma e' normale,
ragazzo mio; manco Zeus pretende
di contentare tutti con la pioggia o il sereno.
T'insegnero', mio Cirno, a poco a poco,
tutto cio' che ho imparato dalla vita.
E cosi', ascolta questo: mai non stare
coi mascalzoni, ma frequenta i buoni;
mangia con loro, bevici, sta' insieme
a loro, piaci a loro: che' alla fine
son loro che decidono. Dai buoni
impari cose buone. Coi cattivi,
se ti mescoli a loro, t'intristisci.
Dunque, ragazzo, fa' come ti dico,
sta' coi migliori e un giorno potrai dire
che io gli amici li consiglio bene.>

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