Il nuovo esame di Stato: le norme ministeriali che regolano il colloquio orale
LA NOVITA' DEI PERCORSI DI CITTADINANZA
L'Esame di Stato contiene quest'anno una novità per studenti e docenti: i percorsi di cittadinanza e Costituzione.
In realtà non dovrebbe essere una novità, essendo tali percorsi parte integrante da tempo della formazione scolastica da almeno dieci anni. Si veda https://www.miur.gov.it/cittadinanza-e-costituzione
Per un'analisi dettagliata della questione si rimanda al libro "A scuola di cittadinanza attiva" (https://tinyurl.com/y4hddmcw).
La cittadinanza attiva entra dunque nell'orale del colloquio e nel "documento del 15 maggio" che il consiglio di classe è tenuto a redigere.
LE NUOVE NORME DEL COLLOQUIO ORALE
Le norme per il colloquio orale sono fissate qui dal MIUR il 18/1/2019: https://tinyurl.com/y3532u8u
Nell'articolo 2 c'è scritto: "La commissione propone al candidato, secondo le modalità specificate nei commi seguenti, di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera. Nell'ambito del colloquio, il candidato interno espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento". Quest'ultimo punto è riferito alle esperienze di alternanza scuola-lavoro.
E inoltre: "La scelta da parte della commissione dei materiali di cui al comma 1 da proporre al candidato ha l'obiettivo di favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Nella predisposizione degli stessi materiali, da cui si sviluppa il colloquio, la commissione tiene conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe".
Il "sorteggio" è definito così: "Il giorno della prova orale il candidato sorteggerà i materiali sulla base dei quali verrà condotto il colloquio".
La cittadinanza attiva viene richiamata qui: "Parte del colloquio è inoltre dedicata alle attività, ai percorsi e ai progetti svolti nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione», inseriti nel curriculum scolastico".
L'ORDINANZA MINISTERIALE DEL 13/3/2019
L'Ordinanza Ministeriale dell'11/3/2019 (https://tinyurl.com/y38hsps4) riprende sostanzialmente le norme sopra esposte e le inquadra in modo organico in un testo molto più ampio che riguarda non solo il nuovo colloquio orale ma l'intero esame di Stato. Pertanto per cercare le nuove norme sul colloquio orale bisogna andare all'articolo 19.
LE BUSTE
Al comma 5 dell'articolo 19 si legge: "La commissione d'esame dedica un'apposita sessione alla preparazione del colloquio. Al fine di garantire trasparenza e pari opportunità per tutti i candidati, la commissione predispone per ogni classe, in coerenza con il documento del consiglio di classe, un numero di buste, contenenti i materiali di cui al comma 1, secondo periodo, pari al numero dei candidati, aumentato almeno di due unità, così da assicurare che anche l'ultimo candidato possa esercitare la scelta di cui al quinto periodo. Il presidente della commissione cura che le buste garantiscano la riservatezza del materiale ivi contenuto e che le stesse siano adeguatamente custodite. Il giorno del colloquio, il presidente, alla presenza del candidato, prende tre buste e le sottopone allo stesso. Il candidato sceglie una delle buste della tema. I materiali delle buste scelte dai candidati non possono essere riproposti in successivi colloqui. Alla fine di ogni sessione, il presidente assicura la conservazione e l'integrità delle buste ancora chiuse contenenti i materiali di cui al comma 1, secondo periodo".
Ma cosa c'è scritto al secondo periodo del comma 1?
C'è scritto: "La commissione propone al candidato, secondo le modalità specificate di seguito, di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera".
PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Anche nell'Ordinanza Ministeriale di marzo si legge: "Parte del colloquio è inoltre dedicata alle attività, ai percorsi e ai progetti svolti nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione», inseriti nel percorso scolastico secondo quanto previsto all'art. 1 del d.l. n. 137 del 2008, convertito con modificazioni dalla l. n.169 del 2008, illustrati nel documento del consiglio di classe e realizzati in coerenza con gli obiettivi del PTOF".
MA "CITTADINANZA E COSTITUZIONE" QUALI DISCIPLINE COINVOLGE?
Una circolare interpretativa del 2010 (la C.M. 27/10/2010 n.86) specifica che cittadinanza e Costituzione è "una dimensione trasversale, che riguarda tutte le discipline", rettificando una prima interpretazione che limitava la cittadinanza all'ambito storico-umanistico.
Non a caso le Linee Guida dei nuovi Istituti Tecnici (d.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) prevedono un coinvolgimento delle discipline dell'istruzione tecnica nell'educazione alla cittadinanza, specificando al punto 2.2.2 quanto segue: "La stessa prospettiva curricolare in cui si colloca “Cittadinanza e Costituzione” favorisce il coinvolgimento e valorizza infine la progettazione collegiale e l’attività laboratoriale di tutti i docenti che, proprio in rapporto alla specificità culturale dell’istruzione tecnica, sono chiamati ad affrontare, con gli studenti, aspetti e problemi di rilevante importanza come la sicurezza, l’igiene e la salubrità dei luoghi di produzione e le sul lavoro, anche nel corso di stage e percorsi di alternanza scuola/ lavoro".
Le linee guida si possono scaricare da https://tinyurl.com/yxmeyurj
L'ARTICOLO 41 DELLA COSTITUZIONE
Come si può notare Cittadinanza e Costituzione si estende anche alla tutela dei lavoratori e dell'ambiente di lavoro, richiamando implicitamente quanto sancisce l'articolo 41 della Costituzione che, pur affermando che "l'iniziativa economica privata è libera", precisa al secondo comma: "Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana".
A rimarcare l'importanze di un coinvolgimento di tutti i docenti nei percorsi di Cittadinanza e Costituzione, le linee guida dei nuovi Istituti Tecnici sono chiare nel precisare: "Affinché le competenze sulla sicurezza vengano saldamente acquisite è necessario che lo studente “metabolizzi” un concetto nuovo, che pone alla base della funzionalità di apparati, impianti e processi non solo le leggi scientifiche ma anche le leggi vigenti in materia di sicurezza personale e ambientale. In quest’ottica, tutte le competenze sulla sicurezza nascono dall’associazione degli apprendimenti di carattere tecnico-scientifico e di carattere normativo, costituendo un fertile terreno d’incontro fra i saperi scientifico-tecnologici e storico-sociali. L’integrazione si può realizzare soprattutto in relazione al benessere personale e sociale e all’impatto ambientale; tutti i risultati di apprendimento sulla sicurezza comuni ai percorsi dell’istruzione tecnica si riferiscono sempre esplicitamente, non solo ai luoghi di vita e di lavoro ma anche, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio”.
Tutto ciò, specificano le linee guida, "richiede di coniugare saperi di ambito tecnico-specialistico con più ampie competenze di legalità, responsabilità e cittadinanza attiva legate alle discipline storico-sociali".
L'educazione alla cittadinanza si congiunge in tal modo alle tematiche della responsabilità sociale e alle questioni attinenti all’impatto ambientale della produzione industriale. Si costruisce così un solido ponte fra l'educazione alla cittadinanza e l'educazione allo sviluppo sostenibile.
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