Mancata perquisizione del covo di Totò Riina

Le parole del Capitano

"vedo che purtroppo il dubbio si insinua e trova facile terreno
ovunque. Nel sito ci sono le mie dichiarazioni e credo che da quelle
di deve partire se si vuole capire."
14 aprile 2005
Capitano Ultimo (si ringrazia per la segnalazione Antonella Serafini)

In sintesi, io ho proposto di non eseguire la perquisizione all'interno del comprensorio di via Bernini 54 perchè sarebbe stato più remunerativo seguire i fratelli Sansone che ugualmente abitavano all'interno di via Bernini 54 e che per la prima volta venivano indicati da Di Maggio come fiancheggiatori fedelissimi di Riina. In quel modo affermai -e il Proc. Caselli recepì chiaramente (vd dichiarazioni sul sito) -che seguendo i costruttori Sansone avremmo potuto disarticolare la struttura economica ed operativa facente capo
a Riina.

All' interno dell'appartamento dove un mafioso vive con la moglie ed i figli non si tengono oggetti o documenti che implicherebbero un coinvolgimento penale dei figli e della moglie; la mia esperienza mi dice questo, ma evidentemente ci sono persone molto più esperte di me a cominciare dalla dottoressa Vincenzina Massa, che affermano il contrario, (mancano episodi di riscontro alle loro tesi , ma non importa), quando si va al circo non si può scegliere lo spettacolo.

Infine dal nostro punto di osservazione non si vedeva l'abitazione di Riina (circostanza ben conosciuta dal dott. Aliquò - vedi dichiarazioni sul sito)e da altri, quindi anche mantenendo l'osservazione (cosa impossibile e da me comunque non compresa allora) non si sarebbe potuto rilevare nessuna frequentazione
dell'appartamento quindi mi chiedo di che cosa stiamo parlando???

Una cosa è certa, questo processo e tutti i dubbi creati e sparsi sono strumentali agli interessi di Riina Salvatore e dei suoi alleati, da un lato delegittimano operatori antimafia e lo stato che questi rappresentano, dall' altro legittimano cosa nostra.
Certamente la dott.Vincenzina Massa ed i suoi seguaci (Bolzoni, Lodato ecc..)la penseranno diversamente, ma d'altra parte quando si va
al circo non si può scegliere lo spettacolo."

Note: Il 7 aprile scorso si è aperto il processo, davanti al giudice monocratico Silvana Saguto. L'unico provvedimento deciso è stato di rinviare il processo al collegio dei giudici. Per questo il processo sarà celebrato davanti ai giudici della terza sezione del tribunale di Palermo a partire dal prossimo 3 maggio

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