Vivere e morire a ...Vittoria

L'omertà in una terra di mafia. Il significato delle parole che non dicono nulla e del silenzio a Vittoria, capoluogo siciliano dell'agricoltura in serre.
2 ottobre 2005
Stefania Spadaro

Il nome della mia città è palesemente indicativo: Vittoria
Potrebbe quasi suscitare commozione. Invece a me suscita sgomento. Perché?
Per la sua collocazione geografica. Per il semplice fatto che si trova in Sicilia, e, nella mia terra , la parola vittoria si associa agli aspetti sociali più infimi ... Vittoria della mafia, vittoria dell’omertà, vittoria dell’indifferenza, vittoria della povertà di valori. Io sono nata e cresciuta a Vittoria e ... qui le cose non sono mai cambiate. Si sono camuffate attraverso una leggera infarinatura di legalità. Hanno subito un processo di modernizzazione e, dall’opulenta ostentazione siamo passati a una versione più sottile e sfuggente .
La mafia e l’omertà non si manifestano come una volta: si respirano… aleggiano nell’aria. Mafia e omertà mi richiamano l’insoluto dilemma dell’uovo e della gallina: è nata prima la mafia o l’omertà? Che pessima idea ho avuto oggi! Ma… le pessime idee…a me piacciono tanto!
Mi piace, (ed è sempre utile) anche semplificare le cose ,usando le associazioni e le similitudini, quindi, oserei dire che l’omertà sta alla mafia come il cacio sui maccheroni. Potrebbe mai esistere la mafia se non esistessero i “quacquaraquà”?
Singolare questo appellativo! È senza dubbio un termine onomatopeico, sembra il verso della papera e ... in fatto di versi, noi siciliani, siamo unici! Mi viene in mente la classica scena di una persona omertosa mentre annaspa nella codardia. L’omertoso, mentre lo fa, balbetta, suda, getta lo sguardo fisso a terra oppure cerca un altro punto da fissare ... per concentrarsi meglio. Le risposte che dà sono sempre uguali : non so, non ricordo ... E anche se gli chiedi “ Ma tu, sei un uomo ?” La risposta è sempre la stessa : non so… non ricordo. E che dire della mimica facciale e dei corrispettivi versi ! Tanti maahh, beehh, uuuhmm, eeehmm: sono i sintomi spia da incontinenza omertosa. Provate a chiedere qualcosa a un gruppo di omertosi! Avrete l’impressione di stare in una stalla di mucche, pecore… e altri animali .
Purtroppo gli individui omertosi formano la collettività ,la società e, non si rendono conto di essere un mezzo per rendere sicura la prepotenza e la prevaricazione e, che fanno pagare ad altri il prezzo della loro inutilità. Tuttavia, a Vittoria gli omertosi sono comprensivi… direi generosi. Qui, un “pallone gonfiato” (e non solo in senso metaforico) riesce, grazie all’omertà travestita da cameratismo, ad essere insignito di una bella patacca (ovviamente il senso è esclusivamente metaforico). Certo, il pallone gonfiato non riesce ad immaginare le risate di tutti i Vittoriesi ( e, sono tanti!) che sanno la verità e, che, quando si congratulano con lui, lo deridono.
Quanti bei travestimenti può adottare l’omertà! Quella dei vicini di casa si traveste in rispetto della privacy. Quella delle caserme in cameratismo. Quella dei magistrati in ambizione alla carriera. Allora può succedere che, in caso di incidente mortale, la gente comune non si vuole intromettere nella questione privata delle famiglie coinvolte, in caserma fanno cerchio al collega “ birbantello” e, i poveri magistrati, se non vogliono complicarsi la vita , gliene dobbiamo fare una colpa?
Succedono tante cose strane a Vittoria. A volte, anche dei miracoli. Per esempio, oggi Vittoria si è svegliata…
Tira una insolita aria di…denuncia. Qualcuno ha “infestato” la città di manifesti – denuncia. Ne ho letto uno, dice:” INFERMIERI Lo stipendio non vi basta? Fate come alcuni vostri colleghi dell’ospedale Guzzardi di Vittoria: moltiplicatelo con le MAZZETTE del Caro Estinto. Basta una telefonata, che ce vo’! ”. No, non ci posso credere! Chi può essere stato l’autore? Un infermiere invidioso del collega che intasca le “mazzette” e, a dispetto suo scialacqua nei lussi? I titolari delle agenzie funebri che si rifiutano di pagare le mazzette? Oppure, il parente di qualcuno ricoverato all’ospedale temendo che, il proprio Caro, diventi improvvisamente “Estinto”?
Finalmente! Era ora che qualcuno rompesse il muro dell’omertà! Adesso, chi di competenza farà le indagini necessarie per porre fine a questo triste fenomeno; i giornali e le emittenti private daranno il giusto risalto alla notizia ... Ma ... Asini, dove siete?
Non vedo volare nessun asino. Non vedo più i manifesti– denuncia: sono spariti in un nanosecondo. Beh! Allora vuol dire che come al solito nessuno indagherà, nessuno se ne occuperà… non succederà un bel nulla.
Come al solito sarà un’altra Vittoria… sì, dell’omertà!


cicciocarfi@virgilio.it

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