La Rai oscura Falcone
Proviamo a ricapitolare un attimo. Giovanni Falcone è un magistrato ucciso dalla mafia siciliana alcuni anni fa. Giovanni era uno dei componenti del pool antimafia organizzato a Palermo da Rocco Chinnici e, dopo il suo assassinio, portato avanti da Antonino Caponnetto. Quel pool che fu protagonista del maxiprocesso antimafia degli anni 80, prima grande vittoria dello Stato sulla piovra, apparsa fino ad allora invincibile.
Il 28 maggio prossimo ci saranno le elezioni amministrative in diverse Regioni italiane, ivi compresa la Sicilia.
Ora, perché in un unico articolo accomuniamo le due notizie? Cosa c'entrano l'una con l'altra?
Vorremo saperlo anche noi ...
Il 23 maggio sarà l'anniversario della strage di Capaci, nella quale perse la vita Giovanni Falcone con la moglie e la scorta. In quell'occasione la RAI, il servizio radiotelevisivo pubblico pagato con il canone di tutti gli italiani, avrebbe dovuto trasmettere una fiction su di lui. Avrebbe, perché alcuni giorni fa è arrivata la notizia che la fiction è stata spostata in autunno. E qua i toni arrivano al psico-dramma. I vertici RAI si lanciano in un fraticida scaricabarile in cui accuse, colpi bassi, smentite e rilanci non mancano. Se a qualcuno mancano i veleni della campagna elettorale basta farsi un giretto a casa RAI1 ...
E in tutto questo baillame clamorosa è la motivazione che emerge del rinvio: la legge sulla par condicio. La fiction su Falcone sarebbe lesiva dei legittimi interessi elettorali di Totò Cuffaro, candidato alle elezioni regionali siciliane e, tra le altre cose, plurindagato proprio dalla stessa procura palermitana di cui fecero parte Borsellino e Falcone. C'era quindi il rischio che la fiction potesse favorire la campagna elettorale di Rita, rappresentandola come la paladina antimafia(degna erede del fratello) che scaccia il cattivo mafioso Totò.
Ancora una volta par condicio e mafia tornano a incrociarsi nei corridoi di Viale Mazzini. Non molti mesi fa la polemica dopo una puntata di Report, la trasmissione di inchieste giornalistiche di Milena Gabanelli, sulla mafia indusse Rai2 ad una puntata "riparatrice"(e anche allora uno dei primi e più convinti a chiederla fu Totò Cuffaro). Oggi si decide di oscurare Falcone e la sua memoria, per non danneggiare la campagna elettorale del presidente regionale uscente. Paolo Borsellino è stato compagno in tante battaglie giudiziarie di Giovanni Falcone.
La figura di Paolo Borsellino(fratello della Rita antagonista di Cuffaro alle elezioni) sarebbe quindi uscita fulgida e positiva nel suo impegno antimafia fino alla morte. E allora meglio non correre rischi, cancellare, oscurare, evitare anche solo di pronunciare il nome(anzi il cognome!) Borsellino fino al 28. In fin dei conti abbiamo aspettato più di 40 anni prima di vedere Provenzano arrestato(latitanza secondo il procuratore nazionale antimafia Piero Grassi favorita da connivenze politiche), Falcone può sempre aspettare qualche mese ...
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