Politica e arte mobilitate per la Richard Ginori
“Siamo di fronte a un’azienda che da quasi tre secoli è ambasciatrice della Toscana nel mondo – ha dichiarato Nencini – e che per questo non può essere considerata solo un patrimonio della nostra regione, ma come appartenente alla cultura artistica dell’intera umanità. Per questo le iniziative per salvaguardare la tradizione aziendale e i lavoratori devono necessariamente iniziare a uscire fuori dai nostri confini”.
“Il patrimonio storico artistico della Richard Ginori, che è tuttora proprietà dell’azienda, è incalcolabile e inalienabile - ha ricordato la Direttrice del Museo del Bargello Beatrice P. Strozzi – ma non per questo si può ridurre l’azienda a museo, separandola dalla linfa vitale della produttività”.
La vertenza della Richard-Ginori va infatti al di là delle necessità di mercato, perché tocca da vicino il concetto stesso di opera dell'uomo. Una manifattura che ha fatto scuola, e che ha creato, quasi da indotto, scuole di arte che nel territorio concretizzano nei giovani la passione per il bello, perché no, anche negli oggetti quotidiani.
Auspichiamo che la lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro, le "109 teste con 218 mani esperte" che il proprietario ha deciso non essere più utili, non rimanga effetto locale ma rimbalzi nell'Italia e nel mondo. In tanti modi si può risanare un'azienda, non solo con i licenziamenti ma soprattutto con l'attenzione ai mercati e la propagazione agli stessi del nome che non è solo un marchio ma anche garanzia di una qualità e di una produzione che solo un valido artigianato può dare.
E allora, barattare mani esperte con delle macchine, può non diventare la scelta migliore.
Tra gli altri interventi quelli di Franca Falletti, direttrice del Museo dell’Accademia; Alessandro Bianchi Cisl Firenze; Augusto Maionchi segretario provinciale Uil Firenze; Giovanni Nencini Rsu Cgil. Tra i firmatari anche il soprintendente del Polo Museale Antonio Paolucci, lo storico Franco Cardini e una rappresentanza politica di livello nazionale trasversale ai partiti: oltre a Riccardo Nencini e Luciano Ghelli, capogruppo PdCI in Consiglio regionale, anche il senatore dei Verdi Stefano Boco, il deputato UDC Francesco Bosi, il deputato di AN Riccardo Migliori, il deputato della Margherita Ermete Realacci, il deputato di Rifondazione Comunista Mario Ricci, il deputato della Rosa nel Pugno Lanfranco Turci, il deputato DS Michele Ventura e il deputato di Forza Italia Denis Verdini.
Da lunedì prossimo sarà possibile consultare e scaricare la petizione dal sito internet http://www.laginorisiamonoi.net (fm)
N.B. Le fotografie sono di Roberto Del Bianco e riguardano alcuni momenti dell'assemblea cittadina che si è svolta a Sesto Fiorentino la sera dell'11 maggio 2006.
Altre fotografie dell'evento si possono vedere qua: http://italy.peacelink.org/gallerie/93/
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