Asini e bare contro l'ecomafia
COMUNICATO STAMPA
IL 27 GIUGNO IN STRADA CON ASINI E BARA CONTRO L'ECOMAFIA
Un anno dopo riscrive al Presidente della Repubblica e torna in campo
contro l'Ecomafia.
Mario Codanti, bioagricoltore, nonché allevatore di asini, a
Montecorvino
Rovella in provincia di Salerno, da oltre 20 anni in lotta contro i
cavatori abusivi che occupano gli oliveti dietro la sua casa, scende di
nuovo in campo, un anno dopo, contro l'Ecomafia che detiene il
controllo
del territorio. Piena la vittoria dell'Ecomafia a Montecorvino Rovella
e
Pugliano, in provincia di Salerno, dove decine di cave e discariche
abusive, abbandonate al macabro destino di cimiteri di rifiuti,
indifese,
imbottite quotidianamente di veleni, sono in attesa di bonfiche
solennemente promesse e mai avviate. Decenni di assordante silenzio
dello
Stato che, perdendo ogni dignità, appare disposto ad una resa
incondizionata al potere mafioso grazie anche a chi dovrebbe tutelare
il
territorio nell'interesse pubblico e invece da infedele servitore dello
Stato, lo abbandonana al nemico per quattro denari.
Questa volta con la manifestazione di protesta si vuole mettere in
risalto
il silenzio istituzionale di fronte alla catastrofe ambientale che si
stà
abbattendo sulla nostra Regione; lo smaltimento di rifiuti tossici,
industriali e radioattivi, oltre tre milioni di tonnellate solo negli
ultimi cinque anni.
La denuncia è la stessa già avanzata nelle scorse settimane dal
neocomitato
civico "Allarme Rifiuti Tossici", costituito a Napoli per
sensibilizzare
l'intera popolazione Campana al problema.
Asini e bara di nuovo in campo per difendere il diritto alla salute e
ad
una vita dignitosa. Con Codanti saranno in pochi, pochissimi, giacchè
è
risaputo che di Ecomafia si parla poco, sottovoce e MAI quando si vota.
L'Appuntamento è in località Serroni di Montecorvino Rovella per il 27
Giugno 2006.
Sarà facile individuare il posto perché la provinciale che da
Battipaglia
porta a Montecorvino, all'altezza della cava-discarica abusiva dei
Serroni,
sarà tappezzata di manifesti con su scritto
STATO ASSENTE, ECOMAFIA VINCE, GIUSTIZIA MUORE.
Lettera aperta al Presidente della Repubblica Italiana, Palazzo Del Quirinale - ROMA
Con asini e bara il 27 Giugno, ancora in strada, contro l’Ecomafia
Signor Presidente,
le scrivo dalla Campania, dove in molte aree la criminalità ambientale, che chiamano Ecomafia, ha il controllo del territorio.
Un anno fa scrissi al Suo predecessore, che, il 2 febbraio 2005, in visita Iistituzionale, a Salerno, era venuto a esortarci alla lotta alla criminalità, anche quella ambientale, dalla città dove la Nuova Italia, la NOSTRA ITALIA, tornata alla democrazia nel 1944, mosse i primi passi. L’invito che ci venne allora rivolto fù di combattere con tutte le nostre forze, Cittadini e Istituzioni insieme, contro i clan criminali anche al fine di salvaguardare l’ambiente, per acquistare titolo e credibilità per esigere l’impegno dello “Stato Centrale”.
Signor Presidente, io sono titolare di un’azienda agricola che è anche Fattoria Didattica. Per difendere la mia dignità di uomo libero e gli oliveti che coltiviamo da generazioni, un anno fa sono sceso in strada per sbarrare il passo ai criminali delle cave e delle discariche abusive che sventrano le colline della mia infanzia, avvelenando di rifiuti industriali terra e acqua, in questo tratto d’Italia che va da Salerno a Eboli, dove io vivo con la mia famiglia. Ormai è trascorso un anno e nessun rappresentante dello STATO, si è visto, a fianco del sottoscritto, e così i criminali che si erano allontanati, sono tornati più forti di prima.
Signor Presidente, in queste terre, che lei ben conosce, io credo che i cittadini sono pronti a fare la loro parte, per riacquisire quella dignità e quel piacere di libertà che avevano, quando la Repubblica, la nostra Repubblica, proprio da qui mosse i primi passi. Ma lo Stato, di cui Lei oggi ricopre la più alta carica, è presente come dovrebbe in queste terre meravigliose che purtroppo sono anche terre di mafia e di camorra? Lo Stato, che Lei incarna, è così forte da garantire il diritto alla dignità che merita ogni cittadino, tanto essenziale quanto il diritto alla salute?
Il 27 giugno 2006 io tornerò in strada, un anno dopo, con i miei asini e la bara, per combattere l’ecomafia e per denunciare il Silenzio dello Stato, un silenzio sempre più assordante.
Immagino che Lei non mi risponderà, come il suo predecessore, ma io continuerò a scriverle e a credere che la vittoria sull’Ecomafia, da parte delle Istituzioni e dei Cittadini insieme, è cosa possibile.
Mario Codanti, c/da Serroni,1, Montecorvino Rovella –SA-
Tel 089 981260
Fax 089 8021740
Cell. 328 9224812
Email: info@masseriasparano.it
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