La Lezione di Scanzano
"I fumetti hanno il merito di coinvolgere e comunicare. Sono parte di una metodologia didattica attiva che ormai dovremmo tutti adottare nelle scuole. La vicenda raccontata diventa così memoria storica e insegnamento per tutti. La vivacità del racconto - mai scontato e tuttavia ricco di riferimenti a contenuti come le scienze e la storia - trasmette passione ed entusiasmo. La "lezione di Scanzano" è un antidoto alla rassegnazione e alla passività. E' la prova che la democrazia può nascere dal basso e può vincere anche contro gli interessi più potenti. E' una lezione che dovrebbe entrare nella scuola perché formi ciò che di più prezioso l'educazione può promuovere: lo spirito della libertà" [Alessandro Marescotti]
La Lezione di Scanzano è un simpatico fumetto per ricordare e raccontare la grandiosa mobilitazione pacifista delle ultime due settimane del novembre 2003, contro la costruzione del deposito di scorie nucleari che ha visto coinvolta in prima persona tutta la popolazione lucana (e non solo).
È sorto dalla collaborazione tra Felice Santarcangelo, un attivista e protagonista nelle manifestazioni di Scanzano Ionico, con Valerio Calabrese, un ragazzo appassionato di fumettistica, laureando in scienze della comunicazione. Il giornalino è stato pubblicato dall’associazione culturale “LucaniaNet.it”.
La forma del fumetto serve a rendere la lettura più immediata e più coinvolgente rispetto ad un tradizionale racconto. Inoltre punta a raggiungere un pubblico senza limiti di età, con predilezione per i giovani, perché rimanga nelle loro memorie un esempio così positivo di solidarietà, di coesione morale, territoriale, di partecipazione che ha rappresentato la mobilitazione antinuclearista.
Il protagonista dell’esperienza è Leo un ragazzo di 12 anni.
«I ragazzi rispetto agli adulti hanno il gran merito di vedere le cose e gli uomini alla luce del sole, senza quelle ombre che nascondono le reali intenzioni degli adulti», spiega l’autore.
Nel corso della vicenda Leo cresce, acquistando consapevolezza e sensibilità ai problemi della realtà che lo circonda.
Inoltre nel seguire le proteste del movimento pacifista contro una legge che avrebbe pregiudicato il futuro della Basilicata, incontra anche alcuni suoi coetanei provenienti da paesi stranieri, costretti a scappare dalle nazioni a causa delle azioni degli adulti... Si parla così pure del disastro nucleare di Chernobyl e della guerra civile nel Sudan.
“La Lezione di Scanzano” è davvero un’opera ben fatta ed è sorprendente come, pur nella sua brevità riesce a lanciare un messaggio di pace e solidarietà in più direzioni, non trattando solamente i fatti delle ultime due settimane del novembre 2003.
Si apre con un excursus sulle vicissitudini che il popolo lucano ha subito nei secoli per la difesa della propria identità culturale e del proprio territorio... sembra una caratteristica riportata nel Dna di questa comunità a giudicare con che determinatezza hanno condotto di recente la propria battaglia!
«Trattandosi di una storia che appartiene a tutti non era giusto scrivere un'opera per poter fare dei guadagni con la sua vendita» con questa premessa Felice Santarcangelo spiega il motivo per cui il ricavato della vendita della sua opera (distribuita ad un prezzo simbolico di 3 €) viene devoluto alle opere missionarie dei padri Comboniani per la costruzione a Korogocho, nelle baraccopoli e negli slum di Nairobi, in Kenya, di una casa per il recupero dei ragazzi di strada che a causa della povertà e delle malattie sniffano la colla delle scarpe in sacchetti di plastica. I vapori delle colle provocano danni irreversibili al cervello limitando loro lo sviluppo e la crescita.
Santarcangelo continua così nel motivare questa scelta «Con il fumetto e con la beneficenza si è voluto lanciare un messaggio di pace e di solidarietà verso il prossimo, di democrazia e di civiltà per il mondo dei governanti e dei potenti. E’ un esempio di come si può trasformare un'esperienza sociale in una lezione di educazione civica.»
In vero, è alquanto improprio definire i fatti di Scanzano come una lotta, una battaglia o una rivolta: è stata semplicemente la più grande mobilitazione pacifica di tutta la storia dei lucani ed è importante che di questo rimanga la testimonianza, pertanto... adesso sta a noi fare la nostra parte: per avere il fumetto bisogna richiederlo a http://www.lucanianet.it, zona industriale 85050 Tito scalo (Potenza), tel/fax 0971/629359, e-mail magazzino@lucanianet.it
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