Il calendario dei "santi laici"
Come ogni anno, uno degli appuntamenti più attesi è quello del calendario. Ci si chiede, puntualmente, chi saranno le protagoniste e i protagonisti delle pagine che resteranno appese sui nostri muri per i prossimi 365 giorni del nuovo anno. Fenomeno di costume, semplice gossip, fatto sta che se ne parla e riparla fino alla nausea. Per non parlare della qualità, del gusto artistico! Cose che, il più delle volte, lasciano spazio ad immagini di tutto un altro genere.
Io quest’anno, sinceramente, cercavo un calendario. L’anno scorso mi ha fatto simpaticamente compagnia quello del Volley Bergamo, che vedeva protagoniste le giocatrici di questa squadra di pallavolo nella versione “giochi da bambini” e i cui proventi andavano all’associazione “Amici della pediatria” di Bergamo. Ma quest’anno avevo deciso di cambiare, di cercare un altro progetto simile o magari qualcosa sull’arte.
Mentre ero là a pensare a cosa mi sarebbe piaciuto trovare appeso in camera mia, mi imbatto sul blog di Beppe Grillo e lì la mia attenzione è stata catturata dal calendario che viene presentato nel blog stesso.
Si tratta di un calendario particolare. Nessuna foto, nessun colore a parte il bianco e nero, nessuna immagine attraente o seducente. Nulla di tutto questo.
Sono le parole della prima pagina a colpirmi. E' una citazione di Giovanni Falcone: “perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere”.
Incuriosita, decido di guardare le pagine che lo compongono. Il calendario è dedicato alle vittime della mafia, del terrorismo e delle ingiustizie avvenute nel nostro Paese. Eroi che spesso passano inosservati o sono dimenticati, persone comuni che hanno lottato contro soprusi e violenze. Sono coloro che vengono definiti “santi laici”, coloro che hanno dato la vita per proteggere i diritti, la libertà di stampa e lo Stato.
Questo calendario, che si può scaricare e stampare liberamente, vuole ricordarli e anche ringraziarli, sperando che il loro sacrificio non resti nell’ombra e non continui a risultare, il più delle volte, vano.
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