Comunicato stampa dell'Associazione Rita Atria

I politiconzi si rifiutano di procedere contro la Mafia

I politiconzi si stanno rifiutando di sciogliere il comune di Barcellona Pozzo di Gotto, per condizionamenti mafiosi.

I martiri della mafia ringraziano questi tenaci signorotti.

Segue il comunicato stampa dell'associazione "Rita Atria", che sta tentando in tutti i modi di risvegliare le coscienze di qualche politico, il senso di responsabilità che dovrebbe avere il nostro ministro della giustizia (il minuscolo è voluto), nella speranza di risvegliare anche chi di dovere al ministero dell'interno.
Fonte: http://www.censurati.it - 05 febbraio 2007

Dopo aver letto la lettera dell’Avv. Repici (pubblicata tra le news del sito www.ritaatria.it) non possiamo che avere una sensazione molto netta: il re è nudo. Il sen. Nania sembra infatti aver perso la calma scrivendo testi facilmente attaccabili in ogni loro forma ed espressione e soprattutto che ci aiutano ad avere un quadro più chiaro sulla partita che si sta giocando su Barcellona. Vorremmo precisare al sen. Nania che oltre a Sonia Alfano le dimissioni del prefetto, di alcuni magistrati, etc. le hanno chieste associazioni e movimenti sia locali che nazionali.

Il nostro comunicato in sintesi, vuole non solo manifestare lo sconcerto per le modalità di comunicazione politica del sen. Nania, ma ringraziare quest’ultimo per aiutarci a dimostrare alla gente quanto di fatto tutto il movimento antimafia abbia ragione da vendere a chiedere l’immediato scioglimento del consiglio comunale di Barcellona.

…Però! Per avere questa reazione irrazionale e politicamente poco furba (le motivazioni sono dettagliate nella lettera dell’Avv. Repici), il senatore Nania deve aver perso proprio le staffe. Bastava che per un solo attimo contrapponesse la storia, l’immagine e la stima di cui gode Sonia Alfano tra tutta la società civile alla sua, cioè quella di un politico ormai datato in caduta libera con una storia che non insegna niente a nessuno.

Chiediamo al Ministro di Grazia e Giustizia e al Ministro degli Interni di avviare commissioni di indagini sulle accuse pesantissime fatte dal sen. Nania ad organi dello Stato. E questa volta chiediamo che si arrivi ad una conclusione. O le accuse del senatore sono vere, oppure che si avvii il procedimento per diffamazione.

Note: Associazione Antimafia "Rita Atria"
Movimento ragazzi di Locri - Ammazzetici tutti
Censurati.it

Articoli correlati

  • Se la vita politica è improntata all'interesse particolare e all'opportunismo
    Laboratorio di scrittura
    Lezione su Francesco Guicciardini

    Se la vita politica è improntata all'interesse particolare e all'opportunismo

    Alla fine dell’Ottocento Francesco De Sanctis espresse una condanna di Guicciardini che, con il suo scetticismo e il suo disincanto pessimistico, era rinunciatario nei confronti della corruzione e della decadenza politica italiana. Era capace di comprenderne la portata nefasta ma ne poneva rimedio.
    19 marzo 2024 - Alessandro Marescotti
  • "Per chi dobbiamo votare?"
    Laboratorio di scrittura
    Ogni elettore deve essere il cane da guardia del proprio partito

    "Per chi dobbiamo votare?"

    A volte i miei studenti mi hanno chiesto per chi votare. E non ho mai risposto. Ho sempre detto: vota per chi vuoi, ma vota persone oneste. E vota dopo aver controllato i programmi e dopo aver letto la Costituzione italiana. Li ho invitati a considerare i valori della Costituzione la loro bussola.
    21 settembre 2022 - Alessandro Marescotti
  • Che cosa è la libertà?
    Laboratorio di scrittura
    Dialogo fra Diogene e Aristippo

    Che cosa è la libertà?

    Purtroppo il partito di Aristippo è quello che vediamo proliferare anche oggi. Devasta la politica e corrompe gli italiani. Aristippo sapeva di interpretare un ruolo di convenienza privata a scapito del bene pubblico. Diogene invece sapeva come rimanere libero nelle sue scelte.
    19 agosto 2022 - Alessandro Marescotti
  • Per proteggerci dai reati alimentari, ambientali e altri, tuteliamo meglio i nostri “whistleblower”
    Editoriale
    Difendiamo chi ci difende, ovvero i “whistleblower” (le “gole profonde”)

    Per proteggerci dai reati alimentari, ambientali e altri, tuteliamo meglio i nostri “whistleblower”

    Quanti dipendenti di aziende alimentari, sapendo di frodi commesse dalla loro azienda, rinunciano a denunciarle per paura di rappresaglie? Idem per gli altri tipi di azienda. E noi ne paghiamo le conseguenze! Oggi chi denuncia reati è insufficientemente tutelato. Ne sa qualcosa Julian Assange.
    21 ottobre 2021 - Patrick Boylan
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)