AIFO: il Brasile ammette che la strategia contro la lebbra era sbagliata
Il Ministero della Sanità brasiliano ha emesso il 20 settembre un documento in cui si riconosce che il calo del numero dei malati di lebbra in cura in Brasile negli ultimi anni era un dato non corretto. Infatti, dietro pressioni internazionali, i responsabili del programma di eliminazione della lebbra avevano adottato diversi espedienti per far risultare dati più ottimistici rispetto alla realtà, al fine di ottenere il raggiungimento dell'obiettivo dell'eliminazione della malattia nei termini fissati dall'OMS. Tra l'altro, denuncia il documento, era stato deciso di basarsi sui numeri presenti nel sistema informatico sanitario nazionale al 15 gennaio dell'anno successivo invece che prendere i dati al 31 marzo. Con questo stratagemma il numero di nuovi casi di lebbra nel 2004 era sceso a 38.423 invece degli effettivi 51.000.
Il nuovo documento è stato emesso in seguito all'insediamento dei nuovi responsabili del programma lebbra, che hanno deciso l'adozione di una nuova strategia.
La dott.ssa Maria Leide, ex consulente AIFO nello Stato di Bahia e nuova responsabile nazionale del programma lebbra, ha annunciato l'adozione di una nuova strategia, basata non più su una falsa “eliminazione della lebbra” ma piuttosto su una seria lotta alla malattia.
Un articolo pubblicato dal dott. Sunil Deepak, Responsabile per l'Attività scientifica di AIFO e consulente OMS, mette in evidenza come la strategia di "truccare" i dati epidemiologici potrebbe essere stata adottata negli ultimi anni da molti altri stati, interessati a raggiungere l'obiettivo di eliminazione della lebbra entro l'anno 2000, ed auspica che anche altrove i Ministeri competenti abbiano il coraggio di denunciare le politiche scorrette e ricorrere, finalmente, ad una strategia di lotta reale alla malattia.
L'articolo di Sunil Deepak può essere letto nel sito AIFO all'indirizzo: www.aifo.it/saperne_di_piu/lebbra/materiale1/pagina4.html
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