Sostegno a Casablanca e Telejato

E le stelle stanno a guardare

Le difficoltà economiche stanno strangolando Casablanca. E un giornalista di Telejato viene aggredito. Rilanciamo la solidarietà con la resistenza civica antimafia catanese.
15 febbraio 2008

E le stelle stanno a guardare. La canzone di 'Nduccio, popolare cantante dialettale abruzzese sembra la giusta cornice. Casablanca, la rivista antimafia di cui in questi mesi abbiamo ripetutamente scritto, è sempre più in difficolta. Nei prossimi mesi il mensile cartaceo verrà ridimensionato, puntando su una versione online disponibile solo per gli abbonati. Su un server diverso da quello utilizzato finora. I costi di gestione sono ormai insostenibili e il sito di Casablanca sarà ospitato su PeaceLink. Ma il ridimensionamento sarà probabilmente maggiore. E qualcuno rivede lo spettro del 1986, l'anno in cui Pippo Fava fu ucciso e I Siciliani furono costretti a chiudere. Graziella Proto, che insieme a Riccardo Orioles, è l'anima di Casablanca ancora oggi ha un'ipoteca pendente sulla propria abitazione. Ventidue anni dopo. Due oltre il romanzo di Dumas ...
E le stelle stanno a guardare. Le stelle, i potentati economici e politici di Catania. Città immobile mentre Pino Maniaci, redattore di Telejato, piccola emittente televisiva locale, viene picchiato. Ennesimo atto di intimidazione contro la redazione. Anzi no, qualcuno si è mosso. Perché Riccardo Orioles, direttore di Telejato oltre che di Casablanca, scrive su Censurati, il portale di informazione gestito dalla sempre straordinaria Antonella Serafini, che "una settimana fa(leggasi, una settimana prima dell'aggressione a Pino Maniaci) è stato convocato d'urgenza dai carabinieri per sapere chi controlla Telejato, e se i suoi reporter sono iscritti all'Ordine, e se tutte le marche da bollo erano state messe al posto giusto e se percaso non era stato rispettato l'articolo tale paragrafo talaltro richiesto dalla tale e talaltra burocrazia".
E le stelle stanno a guardare. I grandi personaggi della società siciliana, che probabilmente hanno ancora la bocca piena di cannoli e quindi non possono parlare ...
E le stelle stanno a guardare. In Italia, in Europa. Una costellazione che nasconderebbe la luce del Sole. Quasi quasi possiamo liquidare l'Enel, ci illuminano loro ...
Dov'è la vestale della memoria di Pippo Fava, quello che porta nei teatri e nei convegni la memoria dell'illustre? Ricordando ricordando di strada, per arrivare in Francia ne ha fatta ... Come potersi ricordare di Riccardo e dei poveracci che i debiti ancora li pagano. L'Europarlamento è così grande che trovare la strada per uscire è quasi impossibile. Figuratevi tornare in Sicilia. Ricordare sempre stanca, è pesante ... Anche se qualcuno afferma di averlo visto e sentito di recente. Vagava per le strade "di Spagna, di Francia e di Bretagna" sussurrando "disertare o non disertare? Roma o Palermo? Su quale poltrona vivrò di rendita?"
E le stelle stanno a guardare. Si scriveva che ricordare stanca, stanca moltissimo. Come parlare. Chi parla(alcuni a Catania direbbero ciancia ...) non può far altro, occupa il suo tempo solo a parlare. Ma le parole sono pietre. O magari ferro. Ferro che battuto oggi, battuto ieri si è forgiato ed oggi ha bisogno di velluti e sofà. Non si ricorda più dell'incudine e del martello di una volta ...
E le stelle stanno a guardare. Le stelle del firmamento della società libera, indipendente, progressista. Coloro che non hanno padroni e legacci. Lontani dal potere. Così lontani che non riescono mai a mettergli il sale sulla coda. E spesso si accontentano di lanciare strali contro il loro sindaco, il rappresentante di quartiere, l'importante è dimostrare di esserci, in una specie di celodurismo progressista(mica può dirlo solo il Senatùr?!). Noi siamo liberi, non siamo migliori. E quindi giù accuse, veleni, inchieste, fiumi e fiumi d'inchiostro. Contro i potenti? Contro i mafiosi? No, spesso contro le piccole realtà locali, le piccole associazioni, coloro che si omologano al loro pensiero unico. Perché se non sei con loro non sei libero, sei brutto.
Poi ... poi siedono nei consigli comunali, si fanno portavoci contro iniziative civiche di protesta, li ritroviamo nei Parlamenti. Perché le associazioni sono lontane dai partiti e dal potere, mica dai loro leaders...
E le stelle stanno a guardare ...

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