Un'altra lettrice ritorna sullo stesso tema

Elettroshock

Hemingway si tolse la vita poco dopo essere stato sottoposto ad una serie di elettroshock, a proposito del quale disse: "Qual e il senso di rovinare la mia testa e cancellare la mia memoria che e il mio capitale, e far cessare la mia attività? E' stata una cura magnifica ma abbiamo perduto il paziente"
15 maggio 2008
Antonella Patelli

Egregio Direttore,
in questi ultimi tempi sto assistendo a una propaganda ad ampio raggio della terapia elettroconvulsiva, che altro non e che l'elettroshock.

Presenziando ad una mostra terminata circa un mese fa a Milano, dal titolo "Psichiatria, un viaggio senza ritorno", sono venuta a sapere da uno psichiatra in pensione che era presente all'evento, con il quale stavo conversando, che l'elettroshock ultimamente sta venendo pubblicizzato cosi tanto, al punto da voler creare 60 centri in tutta Italia per perpetuarlo, perché sono in procinto di scadere i brevetti dei medicinali. E se fosse vero? Sinceramente ho pensato ad una burla, ma sono rimasta profondamente scioccata nell'aver compreso la sordida macchinazione che si celerebbe dietro a questa ignobile campagna pubblicitaria.

Esso viene pubblicizzato come se fosse l'elisir di lunga vita ed il suo difensore e promotore italiano più noto all'opinione pubblica, e lo psichiatra Giovan Battista Cassano. Ho ascoltato tempo fa sia una sua intervista sul tema "elettroshock" su una Radio nazionale, e ho lettola sua risposta alla domanda: "Davvero l'elettroshock serve a curare la depressione?", sulla rivista Gente. Nell'articolo si afferma che l'elettroshock e uno strumento salvavita. Come mai quando il professor Cassano viene invitato in televisione non si porta mai con se tutti quei pazienti che lui nomina nell'articolo: " circa 80 vengono aiutati. E' una cura necessaria, della quale il malato trae grande beneficio.".

Vorrei che fossero loro a dire se veramente ne hanno beneficiato, se sono tornati a una vita normale, lavorando, portando avanti una famiglia, insomma se ora finalmente possono vivere e godersi la vita! Inoltre lo psichiatra afferma, nello stesso articolo, che: "Le associazioni internazionali di psichiatria lo riconoscono come terapia salvavita". Quali associazioni? La sua e una generalizzazione. Ci sono molti psichiatri che dissentono completamente dall'uso di questa tortura!

Anche il Ritalin sia in America che in Italia viene usato per curare l'ADHD: ma circa 400 bambini sono morti in America a causa degli effetti collaterali di questa potentissima anfetamina. Eppure il Ritalin e entrato in Italia con l'approvazione dell'Istituto Superiore della Sanità! Lo psichiatra Cassano ritiene che: "La cura e utilissima in caso di depressioni gravi, in cui c'è una tendenza al suicidio, oppure negli anziani." e che "Le applicazioni avvengono in anestesia. e che il paziente viene addormentato. La terapia non causa ne convulsioni ne lesioni.".

E' come dire che una volta si prendeva una mazza e la si picchiava in testa al paziente a mente serena, ora lo si fa sotto anestesia: ma quando il paziente si sveglia la sua testa e comunque rotta!

Queste persone sono state "cotte" al punto giusto, quel tanto che faccia loro dimenticare tutte quelle ansie e quei pensieri che hanno caricato di turbamenti e forti preoccupazioni la loro vita. Ora finalmente non sono più depresse: l'operazione e riuscita. Peccato che il paziente e "morto".

Recentemente ho conosciuto una persona che e stata sottoposta anni fa ad elettroshock per ansia: conversando con lui, osservo che oltre ad essere molto lento nel parlare, trema lungo tutto il corpo e che ha il morbo di Parkinson; mi comunica che giornalmente "deve" assumere tre tipologie diverse di psicofarmaci. In passato avevo conosciuto altre persone che erano state sottoposte alla stimolazione elettrica, cosi vorrebbe fosse chiamato l'elettroshock il professor Cassano nell'intervista fatta su Radio 24. Beh quelle persone erano due zombie! Due vegetali! Erano morte dentro!

Che vergogna! Cambia la metodologia, ma il prodotto finale e identico. I documentari della mostra mostravano interviste ad avvocati, psichiatri, insegnanti, medici, tra cui il dottor Colin Ross, psichiatra texano, che a proposito dell'elettroshock, afferma: "Vi e un danno cerebrale notevole, vi e perdita di memoria, l'indice di mortalità sale, l'indice dei suicidi non scende.vi sono molti pericoli ed effetti collaterali".

La mostra testimonia anche come Vivien Leigh, diva di film classici, quali "Via col vento", Juy Garland, personalita di spicco, famosa per il film "Il mago di Oz", Bud Powell, pianista e compositore, Ernest Hemingway, videro la loro carriera e la loro vita completamente rovinata da psicofarmaci e numerosi elettroshock. Vite distrutte! Hemingway si tolse la vita poco dopo essere stato sottoposto ad una serie di elettroshock, a proposito del quale disse: "Qual e il senso di rovinare la mia testa e cancellare la mia memoria che e il mio capitale, e far cessare la mia attività? E' stata una cura magnifica ma abbiamo perduto il paziente".

Ci sono psichiatri che, in nome del giuramento di Ippocrate: "Non fare nulla di dannoso", hanno curato e curano tuttora i disagi psichici non prevedendo l'uso ne di psicofarmaci ne di corrente elettrica ad alto voltaggio, ma modalità innovative basate sulla comunicazione. E i loro pazienti si che sono tornati veramente ad una vita normale!

Termino la mia lettera con questa semplice riflessione: sottoponendo i pazienti a questa massiccia scarica elettrica, chi ne beneficia veramente?

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