Per chi suona la campana della recessione?
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di fronte allo spauracchio della recessione lancia un messaggio alla Nazione: "Occorrono sacrifici..." mentre solo pochi giorni prima i giornalisti Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella pubblicano un aggiornamento del loro libro- inchiesta "La Casta" con cifre da capogiro.
SPESE DI PALAZZO MADAMA
2008 + 13 milioni rispetto al 2007 = 570 milioni e mezzo di euro.
1. 772.000 euro a senatore+ 2,20 per cento.
SPESE VOLUTTUARIE
19.080 euro in sei mesi = noleggio piante ornamentali
8.200 euro = «calze e collant di servizio» (in soli tre mesi)
56.000 euro = «camicie di servizio » (sei mesi)
16.200 euro = «fornitura vestiario di servizio per motociclisti »
260.000 EURO = agende da tavolo e agendine da tasca del Senato, appositamente disegnate per il 2009 dalla fashion house Nazareno Gabrielli spesa per vitaliziai 57 membri non rieletti = 7.251.000 euro come «assegni di solidarietà» ai senatori rimasti senza seggio. esempio: Clemente Mastella non rieletto = 307.328 euro.
Ora ragioniamo... chi li deve fare questi sacrifici? L'uomo della strada che non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena? O il pensionato che cena con pane e latte, perchè non può permettersi di meglio, o ancora il diversamente abile, impossibilitato a guadagnarsi da vivere a causa della sua disabilità, che percepisce 257 euro al mese?
Perchè si chiedono i sacrifici alla Nazione mentre a Palazzo Madama, oltre a tutto il resto, ci si trastulla con agendine per mezzo miliardo di vecchie lire? In quale altra categoria di lavoratori si è avuto un aumento di 13 milioni di euro per il 2008?
Al massimo il lavoratore medio, quando va bene ed è proprio periodo di vacche grasse, si ritrova in busta paga un aumento di dieci euro. Quale lavoratore una volta perso il lavoro percepisce un vitalizio? Tutt'al più, se non lavorava "in nero", gli si danno tre mensilità di indennità di disoccupazione e poi si deve dare a campare lui e la sua famiglia. E l'assegno di solidarietà? Dove stanno gli assegni di solidarietà alla gente che muore di fame? Dagli ultimi dati ISTAT sette milioni di italiani faticano ad arrivare alla fine del mese, quali altri sacrifici si vogliono chiedere a queste persone che non riescono neppure a soddisfare i bisogni più elementari e primari?
Quando il 2 giugno 1946 l'Italia, reduce dagli orrori e dalle privazioni della guerra, scelse la via della Repubblica Democratica, certamente non pensava a queste cifre miliardarie a vantaggio dei pochi e danno dei molti , a questo baratro che ha raggiunto ormai le proporzioni di un'autentica ingiustizia sociale.
Il lavoro dei Parlamentari, di cui il programma televisivo LE IENE ha, peraltro, dato un ritratto impietoso tanto che ci si chiede sgomenti: "Ma da chi siamo governati?" dovrebbe essere equiparato a quello di un organismo no profit con retribuzioni eque per l'effettivo lavoro svolto (quando viene svolto), ma in ogni caso non tali da trarre profitto, nè tantomeno arricchirsi, e/o tali da sistemare "a vita" chiunque abbia a che fare con Palazzo Madama anche per brevi periodi.
Possibile non ci si renda conto dell'oltraggio che queste cifre rappresentano per coloro che hanno figli a cui non possono garantire un futuro, per coloro che affetti da una malattia che abbisogna di cure costose deve questuare ed elemosinare per garantirsi una probabilità minima di sopravvivenza, per tutti coloro che lavorano duramente con stipendi da fame?
E mentre Arnold Schwarznegger, Governatore della California, che prende 162.598 euro lordi l'anno li restituisce, perché spiega: «Sono già ricco», in Italia si elargiscono nuovi vitalizi ai 57 membri non rieletti (ma dove sta la valenza etica di questo vitalizio? dove sta scritto che uno che non viene rieletto, e quindi non lavora più per la comunità, deve "camparsi" a vita con i soldi dei contribuenti?) e 7.251.000 euro per pagare gli «assegni di solidarietà» ("alla faccia del caciocavallo" direbbe il grande Totò) ai senatori rimasti senza seggio e intanto il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder porta a casa 320.496 euro lordi l'anno. Vale a dire quasi 36.000 euro più di quanto guadagna il Presidente degli Stati Uniti.
Da questi presupposti si comprende il perchè del Sogno Americano e il perchè l'America sia la Terra dove tutto è possibile e dove si può affermare con orgoglio e ad alta voce: YES WE CAN! Gli americani possono e sanno ancora essere protagonisti e artefici del proprio futuro.
L'Italia ormai non ha più nulla da sognare. Solo conti (altrui) da pagare e incubi da esorcizzare!
http://www.corriere.it/politica/08_novembre_12/costi_politica_focus_3d3b3838-b082-11dd-939a-00144f02aabc.shtml
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