Il semenzaio
Questi uomini che commerciano
questi altri che diverbiano
quelli che condividono tutti coloro che commentano
sono loro che ci danno dieci minuti per digerire
sono loro che alzano la mannaia
che possiedono fabbriche cantieri negozi
che fanno i sindaci da vent'anni con le biblioteche chiuse
con la cultura asfittica del chierico
con la bigamia facile la pudicizia irrisa
l'ignoranza spalmata sugli scudi crociati
che vanno a letto alzati e si alzano addormentati
Oh Italia semenzaio di razze amare
di borghesi poliglotti di medici inquattrinati
di insegnanti mummificati di donne avare, di ragazze amene
di costiere nere alte come cannoni basse come bastioni
citta' rettangolari, quadrate
a barchetta a cespuglio a nave sulle colline
citta' rosse di fuori nere di dentro
grossi bachi ripieni di fiele tessono le vie
di ipocrisie di tensioni di pudori tremendi
di lettere intestate dei tuoi vescovadi dei tuoi ministeri dei tuoi concorsi arresi
le chiese sono vuote il popolo prega in piedi tu battezzi i tuoi figli morti
meta' Italia svela il suo cuore
meta' Italia lo copre con la pallottola in canna.
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