Il coro di voci bianche che ha animato la cerimonia con l'inno di Mameli e le filastrocche di Rodari
Autore: Roberto Del Bianco
Un'iniziativa azzeccata, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ai figli nati in Italia dei cittadini stranieri residenti nel territorio del Comune. Un evento gioioso che ha visto la sala del Consiglio Comunale di Scandicci riempirsi di famiglie e di bambini, volti sorridenti e occhi attenti nelle varie fasi della manifestazione, iniziata con l'Inno di Mameli e inframmezzata dalle parole delle filastrocche di Rodari messe in musica, motivi eseguiti tutti dal coro di voci bianche della Scuola di Musica di Scandicci e dell’Accademia musicale di Firenze .
Un'iniziativa azzeccata che ha portato la data del 2 giugno nella sua dimensione più originale, lontano dalle retoriche e dalle immagini di falsa potenza militare. La dimensione di un'Italia che ha voluto voltare pagina dopo gli orrori di una guerra atroce e che ha saputo creare quel gioiello di diritto civile e istituzionale quale è la nostra Costituzione. E che ha sancito che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali dinanzi alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Nell'inno finale, i nuovi "cittadini onorari" si sono affiancati al coro
Autore: Roberto Del Bianco
Quale l'origine di questa manifestazione? Nell'aprile scorso venne approvata dal Consiglio Comunale una
mozione, presentata dalla maggioranza di centrosinistra e da Rifondazione Comunista, in cui si richiedeva l'attuazione di tale iniziativa quale gesto simbolico di sensibilità del Comune e di incitamento al legislatore. Il Sindaco di Scandicci
Simone Gheri così spiega, in una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, il significato della giornata:
“Abbiamo scelto di fare la cerimonia di consegna nel giorno della Festa della Repubblica per il forte significato che ha per tutti noi questa giornata: questi figli sono venuti alla luce nella nostra Repubblica, qui frequentano tutti i giorni la scuola, giocano, studiano e crescono con i coetanei italiani, vivono i giardini pubblici, le strade, le piazze, i luoghi e i servizi che appartengono a tutti noi, e ai quali le loro famiglie contribuiscono con il lavoro quotidiano e la fiscalità”. Iniziativa che la Presidenza della Repubblica ha voluto appoggiare e che ha riconosciuto come
"stimolo a una seria e approfondita riflessione anche in sede parlamentare, per una possibile riforma delle modalità e dei tempi di riconoscimento della cittadinanza italiana ai minori stranieri”.
Vengono consegnati gli attestati di merito nella Protezione civile agli agenti di polizia municipale Marta Benni, Luigi Rossi e Francesco Ferri
Autore: Roberto Del Bianco
Nel corso della cerimonia sono anche stati consegnati degli attestati di merito nella Protezione Civile agli agenti di Polizia municipale Marta Benni, Luigi Rossi e Francesco Ferri.
Di questi tempi, in cui tutto sembra così vicino, in cui i media e la Rete portano immagini, eventi, frasi da ogni dove e quasi provenienti da un unico cortile, l'idea di un cittadino che pur nato in Italia, che parla italiano, gioca e studia con gli amici italiani, rimanga per la legge uno "straniero", stupisce nel profondo e stordisce la mente di chi è sensibile alle cose dell'umano.
Sembra così lapalissiano che chi nasce qui - e magari non ha mai visto la terra di origine dei suoi genitori - sia a tutti gli effetti italiano! Almeno per noi umani del mondo normale di tutti i giorni. Meno lapalissiano sembra essere per chi pur scelto da noi dovrebbe decidere e "amministrare" sul mondo di tutti noi, e che invece sembra piuttosto far parte, ahimé, di tutto un altro universo.
Roberto Del Bianco
Note: Per la prima volta l'evento, oltre che registrato in un video, è stato trasmesso in diretta nella neonata e sperimentale Web TV "Peacelink on Air". Qui sotto l'indirizzo del canale, per questa e per le future riprese web-visive...
http://www.ustream.tv/channel/peacelink-on-air
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