Le bugie pericolose per la democrazia secondo Saviano
Il giornalista e scrittore Roberto Saviano arriva subito al punto. Chi racconta, e per questo viene osteggiato, deve combattere senza sosta le post-verità, messaggi e promesse propagandistiche che non hanno alcuna pretesa di attendibilità e verità, dato che l’importante è che diventino strumenti efficaci facili da usare. Ecco quindi che "l'hashtag del vincitore su cui saltare" è quello che sfrutta il disagio presente nella nostra esistenza quotidiana per costruire qualcuno da odiare, sospetti e dicerie. Pochi secondi e diventerà un messaggio virale.
Saviano proietta l’originaria parola d’ordine della Lega: “Prima il Nord”. Ricorda anche che Matteo Salvini, ora Vice Primo Ministro, non molto tempo fa parlava ancora di un’Italia da smontare. Cambiato il bersaglio ed evocate paure più istintive legate a diversità più accentuate, grazie ai migranti ora è stato concesso alla gente del Sud di essere italiana (per colpire a sua volta i non italiani più deboli e oppressi). Come sempre, alla cattiva informazione è poi più facile che si accompagnino violazioni di diritti e comportamenti autoritari, suscitando sempre meno reazioni.
L’intervento di Saviano e gli episodi che ricorda e collega sono da seguire per intero (il link con la registrazione tratta dal sito del Festival è nelle note).
Ascoltando Saviano, non è superfluo condividere lo stupore di osservare come sia possibile costruire sempre nuovi minacciosi nemici mentre di fianco a noi proliferano i nemici naturali di sempre: criminalità organizzata ('ndrangheta in particolare, la più potente), avvelenatori ambientali, sfruttatori di lavoratori, di donne e nuovi poveri, truffatori e speculatori di ogni sorta e contesto, detentori di risorse finanziarie e interessi sempre più sproporzionati e incomparabili rispetto ai nostri.
Ma serve un po’ del nostro tempo. La complessità ha bisogno di diventare valore, con fatti parole e pensieri razionali e coraggiosi, il valore che merita di ricevere e accogliere il pubblico per formarsi un’opinione. Ed è possibile che partendo dal Sud, rifiutando di rimuovere la nostra storia anche recente e di occupare la mente con slogan di seconda mano, nascano sentimenti e idee più utili per la nostra vita e per la nostra libertà.
Roberto Saviano 6 aprile 2019 "Bugie e divise: come nascono i governi autoritari"
https://www.youtube.com/watch?v=yW6975wEfqA&feature=youtu.be
Partecipanti al Festival e video
https://www.festivaldelgiornalismo.com/speaker-list/2019
https://media.journalismfestival.com/
Articoli correlati
- Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Minacce di morte a chi difende i diritti dei migranti
Il monitoraggio del Consiglio d'Europa il 22 ottobre ha segnalato il clima di odio verso i migranti. A conferma di ciò sono oggi giunte le minacce di morte alla giudice Silvia Albano, presidente di Magistratura Democratica, contraria al trattenimento dei migranti in Albania.24 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - PeaceLink accoglie con entusiasmo questa vittoria e continuerà a dare voce ai diritti dei migranti
Migranti, vittoria per la Ong tedesca Sos Humanity
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.Redazione PeaceLink - Inchiesta della Bbc sulla guardia costiera greca accusata di aver gettato in mare nove migranti
Migranti, la strage senza fine mentre l'Europa guarda dall'altra parte
Mentre la Meloni invia i missili a lunga gittata a Kiev, i bambini affogano davanti alle coste italiane. Si palesa il cinismo della Fortezza Europa che non salva i migranti e fa morire oltre a donne e bambini anche la sua anima solidale omettendo di soccorrere chi fugge da povertà e guerre.18 giugno 2024 - Alessandro Marescotti - A chi è giovata?
Ucraina: la disinformazione della Nato
I soldati ucraini sono stati spinti a sacrificarsi per una vittoria che si è rivelata un'illusione. La speranza di una Caporetto per le truppe russe si è rovesciata nel suo opposto e ora si profila l'incubo di una Caporetto per gli ucraini.8 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
Sociale.network