Manifestazioni di protesta il 18 dicembre in ben 25 città della penisola

La secessione del Nord sventata… per ora

Nella foto, un momento del presidio a Roma in Piazza Montecitorio, indetto per dire NO ad un DDL (Disegno di Legge) che consentirebbe la “secessione” delle regioni ricche del Nord dal resto dell’Italia.
21 dicembre 2020
Redazione PeaceLink

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Il presidio a Roma del 18 dicembre 2020 in Piazza Montecitorio, dalle 14.30 alle 18.30.  Al microfono Vito Meloni della Segreteria Nazionale di Rifondazione Comunista.

Avete mai sentito parlare del DDL Boccia, il disegno di legge iniquo che spaccherebbe l'Italia, creando “l’autonomia differenziata” tra una regione e l’altra? Probabilmente no perché i media ne hanno parlato pochissimo. Così in questi giorni, zitto zitto, il DDL Boccia stava sul punto di essere approvato come collegato alla Legge di Bilancio, mentre tutto il paese si trovava alle prese con i preparativi di Natale in piena pandemia.

I governatori Fontana (Lombardia) e Zaia (Veneto) raffigurati come due membri della Banda Bassotti che smantellano l’Italia.

Invece il 18 dicembre, centinaia di attivisti in tutta l’Italia hanno sfidato il silenzio stampa, il Covid-19 e il freddo invernale per dire con forza: NOI NON CI STIAMO. Addirittura, a Roma, sono riusciti a far uscire da Montecitorio vari parlamentari, come gli on.li Fratoianni e Fassina della maggioranza, che hanno promesso di contrastare il varo del progetto e, inoltre, di studiare un nuovo Titolo V della Costituzione.

Organizzate dalla Rete dei Numeri Pari e dal Comitato Nazionale per il ritiro di ogni autonomia differenziata, le varie manifestazioni contro la “secessione” delle regioni ricche del Nord dal resto dell’Italia hanno visto impegnati, in 25 città della penisola, cooperative sociali, associazioni, movimenti per il diritto all’abitare, reti studentesche, centri antiviolenza, parrocchie, comitati di quartiere, circoli culturali, scuole pubbliche, biblioteche popolari, centri di ricerca, presidi antimafia, fabbriche recuperate, fattorie sociali e cittadini e cittadine.

Margherita Grazioli del Movimento per il diritto all'abitare illustra come  la proposta d’instaurare “l’autonomia differenziata” tra regioni aggraverà la divisione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B.

La mobilitazione (e il grosso lavoro preparativo alle spalle, in particolare le centinaia di contatti personali svolti dagli organizzatori a tutti i livelli nei mesi precedenti) hanno avuto effetto? Sembra di sì. Secondo quanto riferito dai parlamentari scesi in piazza, il DDL Boccia sarà effettivamente stralciato dalla Legge di Bilancio. L’Italia rimarrà “una e indivisibile” – almeno per ora.

Ma bisogna restare vigili, hanno ammonito i legislatori, perché le forze politiche e soprattutto economiche della Lombardia e del Veneto, promotori del DDL Boccia, ci riproveranno sicuramente in futuro, cercando di compattare meglio le forze della destra con i dissidenti nella maggioranza governativa.

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