Lo sciopero della fame di Giampiero Monaca per salvare "Bimbisvegli"

Giampiero Monaca è maestro elementare; negli ultimi 15 anni ha ideato e sperimentato, un metodo pedagogico innovativo, democratico e all'aperto, bloccato però dall'ostilità dei suoi superiori. Giampiero è al 38 giorno di sciopero della fame, portando la questione al Ministero dell'Istruzione.
13 luglio 2021
Linda Maggiori

Giampiero Monaca, il maestro ribelle Giampiero Monaca è maestro elementare di una scuola pubblica a Serravalle D’Asti, frazione di 600 anime; negli ultimi 15 anni ha ideato e sperimentato, insieme ad alcuni colleghi, un metodo pedagogico democratico e all'aperto, bloccato però dall'ostilità dei suoi superiori. Giampiero è al 38 giorno di sciopero della fame, portando la questione al Ministero dell'Istruzione.

"In realtà non ho inventato nulla di nuovo", ci racconta Giampiero "Montessori, Lodi, Malaguzzi, don Milani già avevano detto tutto."

Il progetto infatti, trae ispirazione da vari orientamenti pedagogici quali la didattica attiva montessoriana, l’apprendimento cooperativo di Celestin Freinet, la didattica applicata di Mario Lodi, l’impegno sociale di Lorenzo Milani, la pedagogia degli oppressi di Paulo Freire, il mutuo aiuto ispirato a Luigi Camillo Goltieri, l'autoeducazione in natura di Robert Baden Powell e la valorizzazione delle varie “intelligenze” di Howard Gardner. Un metodo che si basa sulla collaborazione, corporeita ed empatia dentro e fuori la scuola, un metodo che valorizza gli errori e le forme di autoapprendimento.Un metodo studiato anche dalle Università di Padova con tesi e ricerche.

Il metodo Bimbisvegli muove una forte critica verso la scuola attuale che continua a voler riempire gli allievi di nozioni come se fossero dei vasi vuoti. Eppure "il bambino è competente, vuole imparare e sa imparare, bisogna lasciargli tempo e creare le condizioni affinché questo avvenga. Il metodo bimbisvegli considera i bambini essere sociali, cittadini attivi, critici, affidabili e solidali. Per questo è giusto che siano informati e messi in grado di avere opinioni sull'attualità. Anche la natura ha un suo ruolo importante, perché insegna i limiti, permette sempre di fare un esame di realtà. Si fa spesso lezione all'aperto uscendo spesso a far camminate oppure in cortile nell'aula all'aperto. Non ci sono compiti, non c'è cattedra ma ci si dispone in cerchio e si condivide il materiale didattico. Invitavamo esperti, persone che hanno qualcosa da raccontare ai bambini, comunità di migranti, con loro si condividono saperi e riflessioni. Abbiamo invitato varie volte anche Vittorio Arrigoni, attivista pacifista per la causa palestinese. In classe, leggevamo le cronache di Vittorio Arrigoni da Gaza, fino al suo assassinio che ci lasciò tutti sgomenti. Per questo (proprio come Don Milani) siamo stati accusati di fare politica, ci è stato impedito di pubblicare le lettere e le riflessioni dei bambini nel sito della scuola. Allora ci siamo creati un nostro sito www.bimbisvegli.net ( passammo i primi 3 o 4 giorni a moderare decine di post violenti con insulti e minacce). Con i bambini abbiamo studiato Ipazia e Rosa Parks, don Milani e Peppino impastaato, David Grassi e Yehoshua ben Youssuf, abbiamo fatto anche un film Antigone staying human (https://youtu.be/JkhetX41mEE ) girato con i bambini."

 Il Covid ha dato un duro colpo impedendo una serie di azioni (condivisione di materiale, incontri con gente esterna), ma soprattutto il colpo di grazia è arrivato dall'atteggiamento rigido ed ostile della dirigente e del collegio docenti.

"Nel 2017 mi avevano già spostato da Asti a questa scuolina che nessuno voleva, sperduta in una frazione di campagna. Un primo tentativo per spegnere questo progetto, che invece si è rafforzato ancora di più, coinvolgendo tutta la comunità e altre colleghe.  Purtroppo, da ormai due anni, il metodo non è più nel programma della scuola, il collegio docenti ha votato contro e la dirigente ha sempre evitato di riproporlo. Siamo andati avanti lo stesso, per esistere e darci un nome abbiamo creato un'associazione. Avevamo fiducia, poi le cose sono peggiorate, l'ostilità è aumentata. Alla fine del 2020 sono arrivati rapporti e sanzioni disciplinari a mio carico per una lezione all'aperto non comunicata alla dirigente. Sono stato sospeso per un giorno, e poi, sempre per punizione, per 4 mesi ci è stato impedito di portar fuori i bambini. Una follia, soprattutto tenendo presente che c'era il Covid e la cosa migliore sarebbe stata uscire. Ma non è finita, ci hanno tolto i banchi dell'aula all'aperto, con la scusa che erano pericolosi, (senza però rimetterli a norma). Poi hanno vietato ai bambini di cambiarsi scarpe quando uscivano, perché "è indecoroso" lasciare scarpe fuori. A quel punto però ci hanno detto che non dovevamo portare lo sporco da fuori a dentro e quindi di nuovo ci hanno vietato di uscire. Per finire la dirigente ha tolto anche la storica bandiera della pace perché non istituzionale. Perfino il progetto di scuola estiva non è stato approvato dalla dirigente ma lo stiamo portando avanti lo stesso, con una colletta dal basso. Abbiamo fatto un presidio di protesta, anche con i genitori, e la dirigente ci ha mandato la Digos. Allora ho capito che così non si può andare avanti, per questo ho deciso di fare lo sciopero della fame. Voglio risposte, sono affamato di risposte. Voglio sapere se sono davvero come dicono un cattivo maestro o se il nostro metodo è importante per far crescere bambini sani e consapevoli e per miglorare la scuola pubblica. I genitori dei bambini sono con me. Con questo sciopero della fame mi appello direttamente al Ministro Bianchi per riconoscere il metodo Bimbisvegli e poter andare avanti"

Il caso in breve tempo è diventato di dominio nazionale, tantissime le interpellanze sul caso, in Parlamento (da Fornaro, di Leu), in Regione Piemonte e nel consiglio comunale d'Asti.

Sembra incredibile tanto astio contro un maestro che fa il suo dovere con passione, che cerca di migliorare la scuola, che mostra che una via diversa è possibile, un maestro che propone un metodo basato sulle grandi conquiste pedagogiche, conquiste che dovrebbero essere ormai assodate, scontate, ma evidentemente non lo sono.  Una scuola spesso troppo dominata da burocrati che guardano solo alle regole e non alle persone. "I dirigenti hanno troppo potere" ammonisce il maestro Monaca" e poca formazione pedagogica, così talvolta rischiano di trasformarsi in capetti".

Intanto lo sciopero della fame del coraggioso maestro va avanti, arrivato al 38° giorno. L'indagine ispettiva del Ministero dell'Istruzione è iniziata, per determinare se Bimbisvegli sia o meno una metodologia didattica innovativa.

Note: http://www.bimbisvegli.net/weblog/
https://lanuovaprovincia.it/attualita/interrogazione-parlamentare-e-lettera-delle-famiglie-in-difesa-di-bimbisvegli/
https://torino.repubblica.it/cronaca/2021/07/08/news/maestro_in_sciopero_della_fame_da_33_giorni_vogliono_affossare_il_mio_progetto_di_insegnamento_innovativo_-309516939/

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