La strage della ThyssenKrupp
Torino, 6 dicembre 2024 – Sono trascorsi diciassette anni dalla tragica notte che ha segnato la storia della ThyssenKrupp e della sicurezza sul lavoro in Italia. Il rogo avvenuto nello stabilimento torinese costò la vita a sette operai, strappati ai loro affetti e alla loro vita a causa di condizioni lavorative inaccettabili.
Oggi, come ogni anno, l’associazione Il Mondo Che Vorrei, che riunisce i familiari delle vittime della strage di Viareggio, e Assemblea 29 Giugno si sono ritrovati a Torino per commemorare le vittime e ribadire un messaggio cruciale: la sicurezza sul lavoro non è una concessione, ma un diritto inalienabile.
Un insegnamento amaro
"La strage ThyssenKrupp ci ha insegnato una verità dolorosa – affermano i rappresentanti delle associazioni – quando si condannano gli operai a lavorare in condizioni precarie e insicure, l’incidente diventa solo una questione di tempo. Non si sa quando accadrà, ma accadrà. E, purtroppo, non si sa a chi toccherà."
Parole che scuotono, richiamando alla memoria non solo quel terribile evento, ma anche il persistente problema delle morti bianche in Italia. Ogni giorno si verificano incidenti che mietono vite nei luoghi di lavoro, troppo spesso dimenticati nel flusso delle notizie.
Il programma della giornata
L’appuntamento è fissato per le ore 10.00 al Memoriale del Cimitero Monumentale di Torino, in Corso Regio Parco. Familiari, amici, e tutti coloro che vogliono unirsi a questa giornata di memoria e riflessione sono invitati a partecipare.
Una lotta per il futuro
Commemorare le vittime della ThyssenKrupp non è solo un atto di solidarietà con i familiari. È anche un richiamo collettivo alla responsabilità, alla prevenzione e alla giustizia. I familiari delle vittime, con il loro coraggio e la loro determinazione, hanno trasformato il dolore in una battaglia per un mondo del lavoro più sicuro, un mondo in cui nessuno debba più rischiare la vita per guadagnarsi da vivere.
A diciassette anni da quella strage, la memoria rimane viva. Perché ricordare significa agire, per non lasciare che la storia si ripeta.
Come tante associazioni, anche PeaceLink si associa a questa giornata di lotta e di ricordo.
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