Da Milano a Palermo adesivi contro la mafia
Siamo un gruppo di persone che si ritrovano a discutere tramite Internet in un sito dedicato al Capitano ultimo (www.capitanoultimo.it <http://www.capitanoultimo.it>), l’ufficiale dei carabinieri che nel ’93 catturò Totò Riina. Siamo accumunati dagli stessi ideali di lotta per la legalità, la libertà e la solidarietà, contro la mafia, lo sfruttamento e la prevaricazione.
Il giorno 15 gennaio 2005 (dodici anni dopo quell’arresto) attaccheremo nelle nostre città sparse per l’Italia, degli adesivi contro la mafia. È un gesto semplice, ma per noi carico di significato. Rappresenta il nostro sogno di liberarci dall’oppressione mafiosa. La sfida impossibile che invece è possibile. La nostra lotta alla mafia e all’indifferenza che la sostiene. È un grido che vuole attirare l’attenzione della società civile e delle istituzioni, perché solo una ribellione della gente accompagnata da uno Stato determinato, potranno debellare la criminalità organizzata.
Da Milano a Palermo, saranno circa duemila gli adesivi che urleranno la nostra resistenza ad ogni forma organizzata di sfruttamento criminale. “La mafia, come ogni fenomeno umano, ha un inizio e una fine”, disse Falcone. E noi, convinti della verità di queste parole, facciamo appello al presidente della Repubblica Ciampi, e a tutti i rappresentanti delle istituzioni. Ma soprattutto facciamo appello alla società civile, alla gente semplice che ogni giorno viene sfruttata e offesa dal potere mafioso:
Recuperiamo la nostra libertà, rivendichiamo la nostra dignità offesa, costruiamo una lotta di popolo contro la mafia, la prevaricazione, la violenza e lo sfruttamento; per la legalità, la libertà e la solidarietà. Per costruire dove molti distruggono, per reagire dove molti acconsentono, per respirare dove molti soffocano.
Lottiamo con consapevolezza ma con la forza dei sogni. I nostri sogni che nessuno può rubare, che nessuno può schiacciare, che nessuno può soffocare. Nemmeno le loro bombe, le loro violenze, o i loro intrighi raffinati. I nostri sogni colorati contro la loro grigia prepotenza. La nostra semplicità contro la loro raffinatezza. Il nostro grido contro il loro silenzio.
Sulle lamiere controrte a Capaci, sui corpi straziati in via d’Amelio, o sui loro nascosti accordi criminali hanno ucciso solo i corpi, non le idee, che camminano, corrono sulle nostre gambe.
Abbiamo visto la speranza fiorire nelle strade e nell'albero di Falcone e Borsellino, dietro al passamontagna senza volto di ultimo che con i suoi carabinieri prendeva Riina e con lui l'impunità e l'arroganza stragista. La speranza di tanta gente semplice che ha gridato la propria opposizione alla prevaricazione mafiosa.
No alla mafia. Si alla libertà.
IL GRUPPO
Il “gruppo capitano ultimo” nasce oltre tre anni fa come gruppo di discussione su Internet, sui temi della legalità e della lotta alla mafia. I partecipanti si rifanno ai valori e agli ideali che hanno ispirato la lotta del capitano ultimo, l’ufficiale dell’Arma che nel 1993 ha catturato Totò Riina, insieme agli uomini di Crimor. Ideali di legalità, libertà, solidarietà, contro la mafia, lo sfruttamento, la prevaricazione. Attraverso una mailing list e una chat (www.capitanoultimo.it <http://www.capitanoultimo.it>) si mantiene un dibattito permanente e si organizzano iniziative di sostegno alla legalità. Per info: noallamafia@libero.it
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