Novità
Gli ultimi articoli pubblicati in quest'area tematica.
- Materiale didattico per i lavoratori
Come tutelare la salute in fabbrica
Il d.lgs. 81/2008 prevede che sia il datore di lavoro a predisporre tutte le misure efficaci a proteggere la salute dei lavorato. In base a tale normativa egli "dispone, su conforme parere del medico competente, misure protettive particolari con quelle categorie di lavoratori per i quali l'esposizione a taluni agenti cancerogeni o mutageni presenta rischi particolarmente elevati".18 febbraio 2018 - Alessandro Marescotti - Se avete assorbito cancerogeni ecco come verificarlo controllando le urine
Campagna informativa di PeaceLink per i lavoratori delle cokerie
Troppi sono morti. E' venuto il momento di saper controllare le analisi e di imparare a capire i dati dell'idrossipirene urinario. Si lavora per vivere, non per morire.17 febbraio 2018 - Alessandro Marescotti Rita Atria, giovane testimone di giustizia, simbolo della lotta alle mafie: chiediamo alla Sindaca di Roma il conferimento della cittadinanza onoraria
13 dicembre 2017 - Associazione Antimafie Rita Atria- Inizia il corso di cittadinanza attiva a Taranto
"A scuola di cittadinanza attiva"
Il titolo del corso è "I giovedì della cittadinanza attiva" e tocca temi che vanno dalla cittadinanza digitale, alla cittadinanza scientifica, alla cittadinanza europea. Nell'ambito del corso verrà presentato il libro "A scuola di cittadinanza attiva", di Daniele Marescotti.15 novembre 2017 Taranto: cozze ed abusivismo
La denuncia di Peacelink su alcune irregolarità della filiera dei mitili a Taranto26 agosto 2017 - Luciano MannaInformatici senza frontiere: quando la tecnologia è al servizio dello sviluppo umano e sociale
Borse di soggiorno per studenti universitari3 luglio 2017 - Redazione Peacelink- Una riflessione critica
Il caso Charlie Gard
Charlie Gard è un neonato di dieci mesi ricoverato a Londra per una rara malattia che, secondo i medici inglesi, non può esser curata. Su decisione della High Court britannica Charlie morirà perché qualsiasi altro tentativo di tenerlo in vita sarebbe puro accanimento terapeutico. Sono mamma di un bambino che è stato in una situazione simile. Gemello nato troppo piccolo, complicazioni estremamente gravi. Coma. Danni che sembravano irreparabili, medici che consigliavano per mesi di non alimentarlo più, tutti tranne una neonatologa che con me ci ha creduto, che ha sperimentato una cura assolutamente nuova e che reinventava ogni giorno seguendo un protocollo che non esisteva ancora.1 luglio 2017 - Antonia Battaglia
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