Il culto della Grande Madre
Fin dal secolo scorso alcuni studiosi hanno ipotizzato che intorno al V millennio a.C. si sarebbero sviluppate delle società matriarcali basate sulla venerazione della Grande Madre che era considerata una divinità femminile creatrice dell’universo. Di tale divinità si ritrovarono vari resti in tutta Europa e nella Russia asiatica. Sulla base dei documenti che sono stati reperiti si è potuta ipotizzare l’esistenza di una società pacifica e ordinata nata in un sistema politico governato da donne. Non ci sarebbero state disparità tra uomini e donne. Queste società scomparvero intorno al 1.500 a.C. quando iniziarono a prendere il potere i popoli indoeuropei provenienti dalla Russia meridionale e dal Mar Nero, che imposero una cultura basate sul culto della forza. "La cultura androcentrica divenne così la cultura della classe dominante", afferma lo storico Umberto Diotti. La trasmissione del potere maschile pose così fine a un’esperienza storica di pacifica convivenza sociale basata sulla parità e sulla tolleranza.
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