Il ruolo strategico di Wikipedia nell'elaborazione e condivisione delle informazioni

Cento anni fa nasceva la parola "pacifismo"

Su Internet cosa trova uno studente se fa una ricerca sul "pacifismo"?
19 ottobre 2008

Sta per concludersi il 2008 e manca ancora una commemorazione: la nascita della parola "pacifismo" che cento anni fa per la prima volta fece capolino nella lingua italiana.
Una scelta di pace per tutti gli uomini


Secondo il Dizionario DISC di Francesco Sabatini e Vittorio Coletti infatti la parola "pacifismo" nasce nel 1908. Eccone la definizione: "Teoria politica che rifiuta la guerra come mezzo per la soluzione delle controversie tra gli stati". La data del 1908 non è casuale. Infatti nel 1907 un italiano riceve il premio Nobel per la Pace. Il suo nome è Ernesto Teodoro Moneta. Nasce così, dopo il Nobel "pacifista" (che tuttavia in seguito appoggiò la guerra di Libia!), anche il pacifismo.

Nella lingua francese il termine pacifisme (una combinazione di pacem e facere) nasce ancora prima, precisamente nel 1901. Una curiosità: la parola pacifista viene coniata tre anni prima della parola pacifismo, ossia nel 1905. Forse perché la pratica degli uomini precede sempre la loro teoria.

Ma cosa trova oggi, dopo cento anni, uno studente frettoloso che volesse cercare la parola "pacifismo" sui motori di ricerca presenti su Internet? Con Google (www.google.it) raggiungerebbe le pagine web qui di seguito elencate.

1) La voce "pacifismo" a cura della enciclopedia libera Wikipedia

http://it.wikipedia.org/wiki/Pacifismo

E' una voce interessante, scritta con intelligenza ma andrebbe ampliata e arricchita.

2) Una scheda critica sul pacifismo a cura di una casa editrice

http://www.pbmstoria.it/dizionari/storiografia/lemmi/297.htm

E' una voce dignitosa ma piuttosto asciutta dal taglio essenzialmente informativo.

3) Un elenco di aforismi sul pacifismo

http://it.wikiquote.org/wiki/Pacifismo

Si nota qui una certa prevalenza di giudizi negativi sul pacifismo.

4) La directory dei siti web pacifisti a cura di Google

http://www.google.com/Top/World/Italiano/Società/Temi_e_Dibattiti/Pacifismo

Vi sono rimandi anche alle tematiche della nonviolenza e dell'obiezione di coscienza.

5) Domande sul pacifismo

http://www.peacelink.it/pace/a/13351.html

Sono pubblicate alcune mie risposte ai quesiti posti da una studentessa intenta a preparare una tesi sul pacifismo.

Queste sono le prime cinque voci che Google indica come quelle che, sulla base dei suoi algoritmi, sarebbero (probabilmente) le più consultate.

Ovviamente cercando con altri motori di ricerca i risultati cambiano. Spuntano ad esempio siti come http://www.pacifismo.it (sito non pacifista e non facilmente decifrabile) e http://pacifismo.altervista.org che è un blog personale sull'Africa ("io sono Marco Notari il pacifista. non so che rimarrà di me una volta morto, ma almeno questa memoria su Internet voglio che mi renda onore", vi si legge).

Comune a tutti i motori di ricerca è comunque il primo risultato: Wikipedia, voce "pacifismo". Questo conferma il vigoroso impulso che ha ricevuto tale enciclopedia libera on-line.

A cento anni dalla nascita della parola pacifismo si può notare che il "pacifismo" è ancora al centro di una "contesa culturale". La "lotta per le idee" (quella che Gramsci definiva l'egemonia in termini filosofici) si sta spostando sempre più in rete, specie sui siti "neutri" di elaborazione condivisa digitale delle informazioni, come Wikipedia. Internet sta divenendo la sede per la ridefinizione di quell'intellettuale collettivo che un tempo si pensava fosse il "partito" e che ora è invece la rete nella sua policentricità (su questo tema è stato avviato una prima riflessione da Luca De Biase su http://blog.debiase.com/2008/07/02.html).

Mi sembra che, nonostante la scrittura collettiva stia ridisegnando il sapere e i suoi processi di elaborazione e condivisione, il livello di consapevolezza culturale del movimento pacifista debba fare ancora dei passi in avanti in tal senso. Occorrerebbe investire un po' di più proprio sugli strumenti collettivi come Wikipedia per arricchirla inserendovi il patrimonio di idee e di informazioni che in questi anni è stato accumulato dalla peace research. Non è un caso che le multinazionali e il Pentagono stiano "sorvegliando" Wikipedia. Ovviamente Wikipedia non è una semplice "cassa di risonanza" o una piazza pubblicitaria, né si fa controllare dai "poteri forti". "La verificabilità dei contenuti è un concetto basilare per Wikipedia", si legge nelle "avvertenze" riservate a chi volesse accedere in scrittura per arricchirla. Wikipedia tende ad essere simile a Linux per indipendenza. Occorre però essere pienamente consapevoli (ne ho esperienza diretta per avere scritto su Wikipedia) che ciò che scrivi oggi potresti non trovarlo più fra un mese (o potresti trovarlo modificato, accorciato, arricchito, ribaltato). Scrivere su Wikipedia è come scrivere sulla sabbia (o su una tavola di bronzo se in concetto viene condiviso e rafforzato nel tempo dalla comunità on-line). Ce n'è abbastanza per aprire un nuovo terreno di impegno e di riflessione, magari nelle scuole e nelle università. A cento anni dalla nascita della parola "pacifismo" occorre trovare nuove strade per giungere nei nuovi luoghi della cultura e all'informazione. Un compito arduo ma per il quale ci sono in rete sicuramente nuove e qualificate competenze.

Articoli correlati

  • Manifesto per la diserzione civile
    Pace
    Contro il militarismo e per la pace

    Manifesto per la diserzione civile

    La diserzione civile comincia con l’impegno a smentire la propaganda e a far circolare informazione veritiera. Contrastare i piani di riarmo vuol dire pretendere il finanziamento della spesa sociale per la sanità, la scuola, l’ambiente sottraendo fondi alla militarizzazione.
  • Donne Unite contro la NATO: un coordinamento globale per la pace
    Pace
    Global Women for Peace - United against NATO

    Donne Unite contro la NATO: un coordinamento globale per la pace

    Nata nel 2023 a Bruxelles, la rete ha rapidamente guadagnato slancio. In occasione del 75° anniversario della NATO, celebrato a Washington DC lo scorso luglio, le attiviste hanno organizzato una serie di iniziative contro la guerra e l'escalation militare.
    13 luglio 2024 - Redazione PeaceLink
  • "Guerra alla guerra" di Ernest Friedrich
    Storia della Pace
    Si era dichiarato obiettore di coscienza durante la prima guerra mondiale

    "Guerra alla guerra" di Ernest Friedrich

    Cento anni fa il cittadino del mondo Ernest Friedrich, nato nel 1894 a Breslavia dava alle stampe il libro "Krieg dem Kriege" (Guerra alla guerra). Anarco-pacifista e antimilitarista, voleva ispirare un disgusto attivo e spronare all’azione.
    1 marzo 2024 - Marinella Correggia
  • Dall'agenda Giorni Nonviolenti alla rivista Qualevita
    Storia della Pace
    Un patrimonio culturale del movimento pacifista

    Dall'agenda Giorni Nonviolenti alla rivista Qualevita

    “Qualevita” è una rivista di riflessione nonviolenta che offre ai lettori analisi e spunti sui grandi temi della pace e della giustizia. L'agenda "Giorni Nonviolenti" è stata negli zainetti di migliaia di pacifisti. Entrambe sono frutto del costante impegno di Pasquale Iannamorelli.
    24 dicembre 2023 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)