Commenti dell'opinione pubblica
ALCUNI COMMENTI DELL’OPINIONE PUBBLICA, DALL’UOMO DELLA STRADA
A PERSONALITA’ PUBBLICHE E PRIVATE E DEI CANALI DI INFORMAZIONE:
“…La lotta armata ha avuto un suo spazio nella Storia, però chi può ignorare tutto quello che ha fatto per noi la gente comune,quella della strada,quella umile di tutti i giorni,chi può ignorare il contributo che questa gente ha dato alla causa della libertà…” A. P.
”…Questi meriti che quest’uomo ha messo in atto, rischiando la sua vita a Monterotondo , nella città dove ha operato, sono ignorati. Si deve riscrivere la Storia con i documenti alla mano e si deve dare atto realmente a chi ha combattuto e ha difeso gli interessi della nostra Patria contro l’occupazione, contro il nemico e venga riconosciuto e venga rimesso al posto che merita…”.F.G.
“… Paolo Sabbetta merita attenzione…Sabbetta è la testimonianza vivente di una Comunità che non si è piegata ai soprusi della dominazione Nazista. E’ un uomo che in silenzio ha fatto la sua parte…Mi stupisco come intorno a lui ci sia silenzio, ci sia solitudine…” A. P.
“…I Governi non hanno interesse a riconoscere l’importanza della non violenza, per giustificare la corsa agli armamenti…” R.A.
“… Si deve fare il possibile per evitare che venga dimenticata la “Resistenza popolare non Armata…” G.G.
“… Purtroppo nei nostri anni la Resistenza non Violenta da parte del popolo è disconosciuta dalle forze politiche del nostro Paese…” E.D.P.
“…Non credo che l’esperienza della lotta antifascista, insieme a tutti i valori di quel periodo, siano definitivamente scomparsi.. Sono ancora vivi all’interno della società civile, ma è importante che siano coltivati dalle nuove generazioni; i giovani sono veri eredi naturali del nostro movimento...” E.D.N.
“…Se questo signore fosse stato americano e residente in America, l’avrebbero trattato come un eroe nazionale… però siamo in Italia!…”. D.C.
“…Perlasca, salvando degli ebrei di nazionalità ungherese, su suolo ungherese, è estraneo alla vicenda Partigiana italiana: Sabbetta invece vuole interferire sul monopolio partigiano che pretende arrogarsi il presunto merito di aver liberato l’Italia…” M.S.M.
“…Il protagonista sta cozzando contro una manipolazione della Storia: “il mito dei partigiani”… ” M.M.
“…E’ evidente la diversa valutazione dello Stato italiano riservata ai due personaggi …” P.A.
“…Vorrei mettermi in contatto col signor Sabbetta per poter esporre la battaglia che sto portando avanti da tempo per il riconoscimento di eroi di guerra…” M. N. V.
“…In questa legislatura non abbiamo un deputato che si ispiri alla non violenza…Anche questo riconoscimento è una lotta…” A.D.
“…Conosco bene l’eroismo di quest’uomo e l’impresa che ha realizzato… Il suo nome è stato iscritto dal Signore che conta più di qualsiasi Governo di questa terra, nel libro d’oro degli “uomini giusti” …“ .R.A.
“…Si pone un quesito di indubbio interesse, sul quale spesso ci siamo interrogati. Non abbiamo mai percorso la strada delle proposte di legge perché manchiamo di contatti in Parlamento…”. G.L.
“…D’accordo sull’importanza e la necessità per tutti noi di una storia reale, oggettiva,che nella sua scrittura non subisca le influenze del momento presente…”. T.C:
“…La Storia e le nostre radici meritano attenzione! Attraverso Sabbetta ho cercato di immedesimarmi negli ideali di Pace e di non Violenza contro ogni conflitto… Noi tutti dovremmo prenderlo ad esempio…” R.F.P.
“…Il nostro Paese sembra snobbare queste persone che hanno contribuito a salvare vite umane; come mai?…” A.C.
“… Purtroppo per ricordare degnamente la Resistenza Popolare non Armata attuata a Tormancina, e da molti altri in altre parti d’Italia, riconoscendo loro una qualifica ci vuole una legge…” G.G.
"...Paolo Sabbetta si sta prodigando, affinchè la Comunità abbia un medaglia, un cippo, o almeno un grazie dallo Stato, per le gesta compiute nel 1943 a Tormancina...". M.B.
"Il Dirigente della Tenuta Statale di “Tor Mancina” di Proprietà dell’Istituto Zootecnico di Roma sita nel comprensorio di Monterotondo (Roma) con il concorso di tutta la comunità della Tenuta (oltre 200 famiglie, fra tecnici, impiegati, artigiani, braccianti agricoli) si rese protagonista con l’aiuto dell’intera comunità delle seguenti gesta:
• salvataggio di vite umane di ogni religione ed etnie diverse,
• scongiurato il rastrellamento di civili e militari da parte delle truppe tedesche.
• evitato la deportazione di venti uomini, con l’espediente cartaceo di falsi certificati medici.
• Nascosto, sotterrati, occultati derrate agricole ed alimentari per sottrarli alle razzie tedesche
• Fornito sostentamento a diecimila abitanti di Monterotondo, esposti a rischio di fame.
• Provveduto al ricovero e al cibo di milleduecento sfollati di Cassino, fuggiti da un treno bersagliato da bombardamento aereo
• Inoltrato Petizione al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, corredata da migliaia di firme, intesa al riconoscimento del Movimento di Resistenza non Armata della Comunità di “Tormancina” ,inoltrata il 2 luglio 2005, rimasta inevasa. Tutte le istanze inoltrate al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante il suo settennato, sono rimaste senza riscontro. Il 31 gennaio 2006, in occasione della visita alla città di Foggia, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, non ha ritenuto incontrare l’artefice della Resistenza non Violenta della Comunità di “To rmancina”.
• Alcuni Dirigenti Scolastici di Istituti Superiori hanno opposto resistenza su conferenze, dibattiti a favore del Dirigente della tenuta sul movimento suddetto.
Si è forse difronte ad una censura? Sarebbe veramente inquietante e spaventosa. Vorrebbe dire che siamo sottoposti ad una occulta sorveglianza e che ogni persona avrebbe perso il diritto di parola e di libertà. A questa supposizione si sta verificando un altro sconcertante dato di fatto: in precedenza il protagonista di questa vicenda ha tenuto incontri, convegni, conferenze presso scuole associazioni, istituzioni… Improvvisamente, in concomitanza con il blocco e interruzione dei messaggi di posta elettronica il personaggio vede nascere intorno a sè il vuoto, il silenzio l’emarginazione…
Questi fenomeni confermano la convinzione che esistono sistemi di annientamento subdolo, sottile, sotterraneo per eliminare e imbavagliare chiunque si riveli scomodo al Potere che prevarica in quel momento. Se queste ipotesi sono reali allora FIAT LUX... ". P.S.
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