Albert Einstein: "Cosa penso della guerra"
"Disprezzo profondamente chi è felice di marciare in ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica; costui ha ricevuto solo per errore il cervello: un midollo spinale gli sarebbe più che sufficiente".
PeaceLink
“Questo argomento mi induce a parlare della peggiore fra le creazioni, quella delle masse armate, del regime militare voglio dire, che odio con tutto il cuore. Disprezzo profondamente chi è felice di marciare in ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica; costui ha ricevuto solo per errore il cervello: un midollo spinale gli sarebbe più che sufficiente".
Parole chiave:
storia della pace, einstein
Articoli correlati
- Il trattato Kadesh potrebbe essere il modello a cui si ispirano oggi Usa e Russia
Dall'accordo di pace fra Ittiti e Egizi alle trattative fra Trump e Putin
La guerra fra il re ittita Hattusili III e il faraone Ramesse II fa pensare alla fine del guerra in Ucraina. Il sanguinoso conflitto si concluse nel 1269 a.C. non solo con il primo accordo di pace della storia ma con un patto di cooperazione. Fu un ribaltone clamoroso, ma pose fine alla guerra.23 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - L'ultimo testo scritto da Gianmarco Pisa
I musei per la pace
Recensione del libro "Le porte dell’arte. I musei come luoghi della cultura tra educazione basata negli spazi e costruzione della pace". I musei per la pace promuovono attivamente la risoluzione dei conflitti, educando alla nonviolenza e ai diritti umani.25 novembre 2024 - Alessandro Marescotti - Germania (1879) - Stati Uniti (1955)
Albert Einstein
Einstein era un pacifista e su questo intrattenne un famoso carteggio con Freud. Dopo la costruzione della bomba atomica, Einstein espresse profonde preoccupazioni per l'uso delle scoperte scientifiche a fini bellici, contribuendo alla creazione di un movimento di scienziati per il disarmo nucleare.Alessandro Marescotti - Intervista a Riccardo Orioles sulla riluttanza a uccidere in guerra
Soldati che non sparano
Gli studi del generale Samuel Lyman Atwood Marshall hanno evidenziato come molti soldati, anche in condizioni di addestramento e disciplina ferrea, manifestino una forte resistenza all'atto di uccidere. Perché?11 settembre 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network