Matilde Serao contro la guerra
Il romanzo nacque come denuncia delle conseguenze devastanti della guerra sulla vita quotidiana delle persone comuni.
Persone semplici o avviate ad un’esistenza serenamente borghese, le cui vite vengono travolte dalla follia collettiva, che impone loro di misurarsi con drammi esteriori e interiori: tradimenti, omicidi d’onore, figli rinnegati, fedi smarrite, paranoici sensi di colpa, diversi volti di un impazzimento generale.
"Mors Tua" fu indirettamente la causa della grande delusione della Serao: la mancata vittoria del Premio Nobel per la Letteratura. Benché alcuni critici dell’epoca avessero sottolineato come la denuncia della guerra nel romanzo non fosse antipatriottica, i dirigenti culturali fascisti (Mussolini in primis) condannarono lo spirito antibellico del romanzo, prediligendo come candidata Grazia Deledda, vincitrice dell’ambito premio nel 1926.
Altre informazioni su https://vitaminevaganti.com/2019/07/20/matilde-serao-la-femminista-antifemminismo/
Il femminismo della Serao
Il suo viene definito un femminismo antiemancipazionista: una sorta di “sdoppiamento schizofrenico”. Lei si poneva, rispetto al panorama culturale e intellettuale italiano, con un conservatorismo esasperato. Nei suoi numerosi articoli giornalistici, esprime la sua posizione contro in divorzio, contro il diritto di voto alle donne, contro le suffragette e contro qualsiasi tipologia di diritto civile femminile.
Nei suoi romanzi e nelle sue novelle, invece, troviamo sempre personaggi femminili sofferenti a causa degli uomini e della società patriarcale nella quale esse devono crescere secondo i dettami imposti.
https://metropolitanmagazine.it/matilde-serao/
Articoli correlati
- Intervista a Riccardo Orioles sulla riluttanza a uccidere in guerra
Soldati che non sparano
Gli studi del generale Samuel Lyman Atwood Marshall hanno evidenziato come molti soldati, anche in condizioni di addestramento e disciplina ferrea, manifestino una forte resistenza all'atto di uccidere. Perché?11 settembre 2024 - Redazione PeaceLink - Articolo di Lorenzo Porta sugli euromissili
"Alle volte tornano, come prima, più di prima!"
Negli anni '80, Lorenzo Porta fu un obiettore di coscienza in servizio civile a Comiso, attivo contro la base missilistica. Nel gennaio del 1983, fu arrestato per diserzione durante una protesta davanti alla base di Comiso, un gesto che ricevette ampio sostegno dal Movimento per la Pace dell'epoca.22 luglio 2024 - Redazione PeaceLink - Quaranta anni fa moriva durante la campagna elettorale per le elezioni europee
L'impegno per la pace di Enrico Berlinguer
Lo ricordiamo oggi come testimone di pace assieme a Pertini, Ingrao, La Pira, Dossetti e altre personalità di rilievo. Aveva in Europa interlocutori come Brandt e Palme, impegnati per il disarmo e la distensione internazionale. Erano il simbolo di un'Europa di pace che oggi è andata in crisi.7 giugno 2024 - Alessandro Marescotti - Versione 5.2
Storia della pace e dei diritti umani: il libro è on line
Come si è costruita nella storia l'opposizione alla guerra? Chi ha promosso il pensiero pacifista e nonviolento? Quali sono le sue radici?Alessandro e Daniele Marescotti
Sociale.network