Dall'enciclica "Pacem in terris" di papa Giovanni XIII

"Gli esseri umani vivono sotto l'incubo di un uragano atomico"

Il Papa scriveva nel 1963: "Giustizia, saggezza ed umanita' domandano che venga arrestata la corsa agli armamenti, si riducano simultaneamente e reciprocamente gli armamenti gia' esistenti, e si mettano al bando le armi nucleari".
6 agosto 2021
Redazione PeaceLink
Fonte: Newsletter nonviolenza@peacelink.it di Peppe Sini

Papa Giovanni XXIII, nella Pacem in terris (1963), dedicava al disarmo queste parole: "Ci e' pure doloroso costatare come nelle comunita' politiche economicamente piu' sviluppate si siano creati e si continuano a creare armamenti giganteschi (...). Gli armamenti, come e' noto, si sogliono giustificare adducendo il motivo che se una pace oggi e' possibile, non puo' essere che la pace fondata sull'equilibrio delle forze. Quindi se una comunita' politica si arma, le altre comunita' politiche devono tenere il passo ed armarsi esse pure. E se una comunita' politica produce armi atomiche, le altre devono pure produrre armi atomiche di potenza distruttiva pari. In conseguenza gli esseri umani vivono sotto l'incubo di un uragano che potrebbe scatenarsi ad ogni istante con una travolgenza inimmaginabile. (...) Giustizia, saggezza ed umanita' domandano che venga arrestata la corsa agli armamenti, si riducano simultaneamente e reciprocamente gli armamenti gia' esistenti; si mettano al bando le armi nucleari; e si pervenga finalmente al disarmo integrato da controlli efficaci. (...) [E' necessario] che al criterio della pace che si regge sull'equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si puo' costruire soltanto nella vicendevole fiducia. Noi riteniamo che si tratti di un obiettivo che puo' essere conseguito. Giacche' esso e' reclamato dalla retta ragione, e' desideratissimo, ed e' della piu' alta utilita'. (...) I rapporti fra le comunita' politiche, come quelli fra i singoli esseri umani, vanno regolati non facendo ricorso alla forza delle armi, ma nella luce della ragione; e cioe' nella verita', nella giustizia, nella solidarieta' operante".

Articoli correlati

  • Non contaminate il suolo ucraino con armi all'uranio impoverito!
    Disarmo
    Richiesta di sostegno - Avviata il 24 Aprile 2023

    Non contaminate il suolo ucraino con armi all'uranio impoverito!

    Un appello urgente al Vertice G7 di Hiroshima (19-21 Maggio 2023) dalla Rete dei Cittadini che si Oppongono all'uso di armi all’Uranio Impoverito DU in Ucraina
    4 maggio 2023
  • G7 2023 a Hiroshima, si parlerà davvero di disarmo nucleare?
    Disarmo
    ICAN e un futuro senza armi nucleari, tre giorni di formazione a Hiroshima per giovani attivisti

    G7 2023 a Hiroshima, si parlerà davvero di disarmo nucleare?

    Il Giappone rinforza spesa militare e basi USA sul suo territorio mentre parla di pace e disarmo nucleare. Gli Hibakusha: "Perché il nostro governo non firma il TPNW? La nostra Costituzione confida in chi ama la pace"
    22 febbraio 2023 - Maria Pastore
  • Il nuovo Hibakusha
    Editoriale
    Ma la storia continua, come i danni e le sofferenze per tutti i test nucleari succeduti negli anni.

    Il nuovo Hibakusha

    Una piccola notizia che passa in secondo piano, mentre commemoriamo il bombardamento di Hiroshima il 6 agosto di 76 anni fa. Che però ribalta l’anniversario al di là del solo ricordo storico e lo riporta ancora una volta alla sua concretezza.
    6 agosto 2021 - Roberto Del Bianco
  • "Hiroshima, non dovevamo"
    Storia della Pace
    Analisi del libro del filosofo John Rawls

    "Hiroshima, non dovevamo"

    Il guaio grave e' che negli Stati Uniti ancora prevale la tesi ufficiale che giustifico' accanitamente le bombe di Hiroshima e Nagasaki. Clinton disse: "Truman ha fatto quel che si doveva fare". La maggioranza degli americani riteneva che gli Usa non dovessero presentare scuse al Giappone.
    6 agosto 2021 - Peppe Sini
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)