Articolo di Lorenzo Porta sugli euromissili

"Alle volte tornano, come prima, più di prima!"

Negli anni '80, Lorenzo Porta fu un obiettore di coscienza in servizio civile a Comiso, attivo contro la base missilistica. Nel gennaio del 1983, fu arrestato per diserzione durante una protesta davanti alla base di Comiso, un gesto che ricevette ampio sostegno dal Movimento per la Pace dell'epoca.
22 luglio 2024
Redazione PeaceLink

L'articolo di Lorenzo Porta, intitolato "Alle volte tornano! Missili nucleari in Europa: come prima, più di prima!", offre una riflessione approfondita sulla situazione storica e attuale degli armamenti nucleari in Europa. Mobilitazione a Comiso all'inizio degli anni Ottanta

Negli anni '80, Lorenzo Porta fu un obiettore di coscienza in servizio civile a Comiso, dove contribuì attivamente all'opposizione contro la base missilistica attraverso il progetto costruttivo della Verde Vigna. Nel gennaio del 1983, fu arrestato per diserzione durante una protesta davanti alla base di Comiso, un gesto che ricevette ampio sostegno dal Movimento per la Pace dell'epoca.

Lorenzo Porta in questo articolo (allegato come file a questa pagina web) traccia un parallelo tra il periodo della Guerra Fredda e la situazione contemporanea, evidenziando come la corsa agli armamenti nucleari sia tornata a essere una preoccupazione centrale.

Negli anni '70 e '80, i leader europei, tra cui Margaret Thatcher e Helmut Schmidt, premevano per l'installazione di missili nucleari in Europa, temendo la minaccia sovietica. Questo clima di tensione portò alla nascita di un movimento internazionale per il disarmo, culminato negli accordi INF del 1987 tra Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, che segnò una significativa de-escalation nucleare. Piattaforma di lancio per i missili che saranno dispiegati in Europa e probabilmente nelle Filippine

L'articolo prosegue delineando la crisi attuale, con il ritiro degli Stati Uniti dal Trattato INF nel 2019 e la sospensione russa del New START nel 2023, contestualizzando tali eventi nel conflitto russo-ucraino. L'autore critica la mancanza di una leadership politica paragonabile a quella di Gorbaciov e denuncia l'asservimento dell'Europa alle logiche di potenza. Infine, vengono esaminate le attuali difficoltà dei movimenti pacifisti e disarmisti nel mobilitare una campagna efficace contro la militarizzazione crescente.

Breve scheda dell'Autore

Lorenzo Porta è docente di Scienze Umane e Filosofia nei licei di Firenze. È un attivista impegnato, animatore del Centro di Documentazione Sociale (CEDAS) per la nonviolenza e i diritti umani. La sua esperienza e il suo impegno sono testimonianze della lotta per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e la smilitarizzazione del servizio civile, che è diventato un diritto solo nel 1998. Lorenzo Porta continua a essere una voce attiva nel dibattito sui diritti umani e la nonviolenza.

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