Da persone normali a criminali di guerra
Leggiamo
HANNAH ARENDT: LA BANALITA' DEL MALE
http://www.filosofico.net/are1njklasddt2.htm
UNIFORMI DI SANGUE
http://italy.peacelink.org/conflitti/articles/art_6025.html
e avviamo una ricerca sui "meccanismi" e sui fattori che in guerra trasformano una persona normale in un assassino, in un carnefice docile, efficiente e diligente nel portare a termine il proprio compito.
Ci si può collegare a don Milani e a Fromm.
Fromm nel 1963 scrisse "La disobbedienza come problema psicologico e morale" sostenendo che "la storia dell'uomo è cominciata con un atto di disobbedienza, ed è tutt'altro che improbabile che si concluda con un atto di obbedienza".
Non è difficile scorgere in ciò una matrice culturale che portò don Lorenzo Milani a scrivere "l'obbedienza non è più una virtù" (1).
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Riflessioni: Uniformi di Sangue
La realta' e' che non e' affatto abbastanza essere brave persone, persone per bene, non e' abbastanza essere educati, aver cura dei propri figli, essere gentili, premurosi e ragionevoli. Queste sono tutte cose sacrosante e importanti, ma se oltre a cio' facciamo semplicemente cio' che ci viene detto, se non pensiamo con la nostra testa, se non abbiamo la capacita' di dire 'no', di sollevare problemi, di disobbedire, allora potremmo facilmente finire per essere gli architetti dell'inferno di qualcuno.12 luglio 2004 - David Edwards - trad. P. Merciai
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