La liberazione non è solo la liberazione dall'oppressione ma è la liberazione dalla guerra. E' la sfida più importante che l'umanità ha oggi davanti per costruire una società solidale, una società giusta, una società in cui tutti possano avere diritto ad una vita dignitosa
La vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo.
Dipinse Guernica, dopo il bombardamento nazista del 1937. Quel quadro rappresentava in maniera plastica e simbolica l’orrore devastante della guerra. Mise la sua fama al servizio della pace e del disarmo. Celebri divennero le sue colombe della pace.
Lotta anche contro la pena di morte, per il miglioramento della condizione delle donne e per la protezione dei bambini. Durante la guerra franco-prussiana del 1870, si pronuncia a favore del pacifismo e dell’alleanza dei popoli.
Grande scrittore francese e intellettuale impegnato, Victor Hugo presiede il Congresso Internazionale della Pace che si tiene a Parigi nel 1849 e fa appello a una “fraternità europea”. Frase celebre: “Verrà un giorno in cui le pallottole e le bombe saranno sostituite dai voti”.
Le donne e gli uomini che si sono battuti contro le guerre e che hanno promosso la cultura della pace in Italia e nel mondo. Un elenco ordinato dalla A alla Z che comprende anche chi è stato perseguitato per le proprie idee nonviolente e per essere stati obiettori di coscienza.
Il movimento pacifista può diventare un soggetto storico consapevole dei propri compiti solo se ha la consapevolezza della sua storia. La storia della pace studia l'impegno positivo di chi si è opposto alla guerra. Ma è anche analisi strutturale delle cause dei conflitti armati.
15 gennaio 2021 - Alessandro Marescotti, Daniele Marescotti
Vale la pena leggere e rileggere lo scritto "La Madonna Sistina" di Vasilij Grossman, scrittore russo epico, corrispondente di guerra per il quotidiano dell'esercito Stella Rossa, testimone lucido della resistenza al nazismo e della repressione staliniana
Iginio Ugo Tarchetti fu un esponente della Scapigliatura. Da soldato partecipò alla repressione del brigantaggio meridionale, ma rimase scandalizzato dalla brutalità dell'esercito. Fece scalpore la denuncia della violenza militare nel suo libro "Una nobile follia", in cui elogiò la diserzione.
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