Alla ricerca dei diritti perduti: tutela dell'ambiente e della salute pubblica
Di seguito quanto proposto al Corriere del giorno per la pubblicazione avvenuta in data 12/03/2005
Per informazioni scrivi un messaggio a Gianluca Scafa: luca_scafa@hotmail.com
Si legge nelle dichiarazioni sulla questione Ilva, da un po’ di tempo a questa parte, di una intesa perfetta tra maggioranza ed opposizione, tra pubblico e privato, cose d’altri tempi.
Un contesto fertile per l’arroganza del privato che ironizza sugli infortuni sul lavoro e che, non molto tempo fa, beffeggiando tarantini e amministrazione stessa, affermò come a Taranto ci siano solo gli ori da vedere e che se non ci fosse lui, i tarantini sarebbero emigranti con la valigia di cartone.
Una intesa perfetta dicevo.
L’Ingegner Emilio Riva e il Presidente Gianni Florido paiono amici d’infanzia, sempre d’accordo; uno dice, l’altro conferma.
Tutto come nella migliore tradizione delle intese perfette.
Impianti? In buono stato.
Programma industriale? Una anticipazione delle BAT che nessuno conosce.
BAT? Non c’era spazio sulla gazzetta ufficiale!!!!
La situazione? QUI VA TUTTO BENE!!!
Ma non voglio soffermarmi su queste intese perfette.
Vorrei soffermarmi su quanto affermato recentemente dal Sindaco; Testualmente:
“Dopo cinque anni crediamo di aver avuto ragione e di aver zittito i soliti profeti di sventura, i soliti signor no, i soliti analisti pregiudizialmente in negativo.”
Le Amministrazioni Comunale, Provinciale e Regionale, l’Ing. Emilio Riva, l’Università, la Asl, questi gli interlocutori che cercheremo di incontrare.
Gli organi d’informazione tutti poi, saranno chiamati a dare evidenza a questa iniziativa. Il dovere che noi sentiamo da cittadini di informare e sensibilizzare su queste tematiche, deve trovare una risposta dai media; è importante perché in quella sede ci saranno i cittadini, la naturale controparte nel processo di valutazione della situazione ambientale e sociale.
Le Associazioni sono invitate a proporsi per partecipare inviando richiesta all’indirizzo mail indicato. A fini organizzativi, al fine di migliorare la gestione dell’evento, per evitare la ripetizione delle stesse domande, chiunque voglia porre delle questioni alle amministrazioni, è pregato di inviare preventivamente le stesse in modo da contribuire a creare una scaletta degli interventi.
La riunione è pubblica e quindi chiunque sia interessato può assistere alla stessa recandosi presso la Facoltà di Ingegneria sita in Via del turismo al quartiere Paolo VI.
Sign. Sindaco, dopo 5 anni ci sono molti che non rinnoveranno la loro fiducia elettorale nell’attuale Amministrazione, molti altri che non sanno più chi votare e se votare, tanti che credono che non si sia fatto abbastanza, altrettanti che credono che si sia fatto molto poco.
Una cosa è certa, tutti sono convinti di avere il diritto di reclamare un ambiente sano, la salute, il rispetto dell’ambiente e della nostra dignità.
Non siamo analisti pregiudiziali, nemmeno profeti di sventura.
Verifichiamo e critichiamo una situazione di fatto inaccettabile, insostenibile, frutto prima di una gestione statale vergognosa e a seguire di una gestione privata opportunista e inaccettabile.
Nessuno può sottovalutare o ignorare le legittime preoccupazioni di una città che ha visto necessario un patto d’intesa per ottenere qualcosa da una azienda; che vive una carenza ormai cronica di alternative.
Accettare la definizione di ricatto occupazionale è stato più semplice che avere il coraggio di mettersi in discussione cercando di proporre alternative.
Il Rischio è troppo grande, quello di bruciarsi politicamente.
Si continuano a trovare rimedi, si cercano soluzioni per trovare un adeguato livello di inquinamento che sia sostenibile ed accettabile, senza considerare che L’llva è realtà ormai matura, è profondamente obsoleta ed è grande due volte Taranto.
Quando questa azienda sarà troppo malata e morirà e questo rientra nella logica delle cose, sarà forse troppo tardi per noi tarantini avere ancora una possibilità di riscatto.
Il nostro ambiente sarà troppo malato, la nostra mentalità sarà addormentata, i nostri amministratori non avranno più risorse per portare avanti un cambiamento, una alternativa.
L'intera regione cresce su progetti legati all'ambiente ed alla storia, noi stiamo cancellando la nostra storia, la stiamo imbrattando, stiamo perdendo un importante treno perché, con questo inquinamento ambientale, è paradossale parlare di sviluppo del turismo come alternativa.
Tutto ciò NON CI RASSICURA e la storia dirà delle scelte di oggi riguardanti il futuro di Taranto, e ci ricorderemo ancora di più e meglio di questo entusiasmo manifestato oggi alla vigilia delle elezioni e forse capiremo qualcosa in più.
Ma ancora.....
Il Sindaco Di Bello ha probabilmente bisogno di tempo e fiducia. La strada fu intrapresa tempo fa.
Carente dal punto di vista della programmazione di alternative, andava comunque nel senso della pretesa dall’azienda di un adeguamento incondizionato, cosi come richiesto da una emergenza ambientale gravissima.
Oggi questa strada pare abbandonata. Una gran parte dell’opinione pubblica ne è consapevole e non ha fiducia delle scelte fatte e va rispettata per questo. DA TUTTI.
Il Sindaco auspica una piena sinergia con l’Università e con l’ASL
Infine, incoraggia la condivisione di questi progetti con associazioni al fine di garantire il reciproco scambio di informazioni.
momenti di importante confronto, dice.....
Serve un futuro migliore dice...
E allora noi vogliamo approfittare di questa opportunità. Vogliamo confrontarci con l’Amministrazione e con le altre Associazioni, con l’Università e con la ASL, con la Magistratura, con i tecnici e sicuramente con l’Azienda, meglio ancora se rappresentata dall’Ing. Emilio Riva in persona.
Cosi come accaduto il 10 gennaio u. v. in occasione della trasmissione RAI “La radio ne parla “ vorremmo ci si confrontasse su questa problematica.
All’Indomani delle elezioni, Le voci della radio si incontrano ad un tavolo, il confronto di una città con coloro che stanno decidendo il futuro di Taranto. E’ questo che proponiamo.
Presto, appena avuta conferma di luogo e data, saranno recapitati agli interlocutori istituzionali e all’azienda, gli inviti ufficiali a questo incontro.
L’Università e l’ASL ci hanno già dato una disponibilità di massima alla partecipazione e facciamo affidamento in una pronta disponibilità delle Associazioni più attive sulla questione ambientale.
Un Auspicio Sign. Sindaco, fosse anche solo per questo, accetti sin da ora il nostro invito, lei per noi resta il naturale interlocutore.
Articoli correlati
- L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime
Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene
Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA
Grazie Meloni!
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network