Caro Nichi Vendola, ti esprimiamo la nostra preoccupata contrarietà ai dragaggi
Al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola
Caro Presidente,
da quanto apprendiamo per vie informali la Regione Puglia sembra essere favorevole ai dragaggi nel Mar Piccolo di Taranto.
Francamente non comprendiamo chi in questo momento stia dettando le linee guida della Regione Puglia sulla controversa questione dei dragaggi.
Ti ribadiamo la nostra preoccupata contrarietà a tali dragaggi.
Scienziati, ambientalisti e operatori del settore sono concordi con noi sul fatto che i dragaggi riporterebbero in sospensione i pericolosi inquinanti che attualmente giacciono in forma insolubile nei fondali. Dopo aver analizzato il problema, sulla scorta dei pareri di autorevoli esperti in materia, ci siamo persuasi del fatto che l'intervento migliorativo stia nel censimento e nella rimozione delle fonti inquinanti che costantemente degradano l'ecosistema del Mar Piccolo. Viceversa i dragaggi avrebbero effetti devastanti e imprevedibili anche con un monitoraggio in corso d'opera. Anche a La Spezia le associazioni ambientaliste si sono opposte ai dragaggi.
A Taranto l'entità del progetto, gli interessi economici in gioco e le informazioni di cui siamo entrati in possesso ci spingono a ritenere che intorno a quello che viene presentato come un intervento di tutela ambientale si muovano in realtà ben altre intenzioni. Noi riteniamo che ogni intervento nel Mar Piccolo di Taranto debba rispondere all'interesse generale e non ad interessi particolari di carattere economico e privatistico.
Siamo altresì preoccupati nel constatare che autorevoli funzionari, come il dott. Luca Limongelli dirigente dell'Assessorato all'Ecologia della Regione Puglia, sembrino sostenere il progetto di dragaggio minimizzandone i gravi e documentati rischi.
Ti chiediamo l'accantonamento del progetto dei dragaggi e la riscrittura del bando affinché si proceda ad una reale messa in sicurezza di emergenza del Mar Piccolo mediante una efficace individuazione ed eliminazione delle fonti che lo inquinano quotidianamente. Perché il principale inquinamento sta negli scarichi e non dai fondali, se essi non vengono smossi.
Te lo chiediamo in sintonia con quei principi di partecipazione e di esercizio della cittadinanza attiva a cui ti ispiri.
In attesa di una risposta ti auguriamo buon lavoro e buon 2006.
Carlo Gubitosa - segretario di PeaceLink - c.gubitosa@peacelink.it
Alessandro Marescotti - presidente di PeaceLink - a.marescotti@peacelink.it
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