La protesta scende in piazza
“Mo’ avast!”. Manifestazione antirigassificatore a Taranto
Anche i commercianti appoggiano l’appello del Comitato contro il rigassificatore di Taranto. Legambiente e Cgil non aderiscono al corteo ma ammettono: "Allo stato attuale l’ipotesi di localizzazione di un rigassificatore a Taranto non risulta accettabile"
"Mo’ avast" è lo slogan della manifestazione che sabato 30 vedrà protagonista il Comitato contro il rigassificatore a Taranto. Il titolo dell’iniziativa è in dialetto tarantino e vuol dire “ora basta”. In questo modo si ribadisce con forza un parere negativo nei confronti di un impianto che continua ad essere al centro di dibattiti che vedono coinvolti associazioni ed enti locali. Parteciperà anche una delegazione di cittadini da Brindisi che si battono anch’essi contro il rigassificatore previsto nel loro porto.
Alla manifestazione non parteciperanno invece Cgil e Legambiente che lo scorso 27 settembre, in una conferenza stampa congiunta, hanno spiegato la loro posizione allo stato attuale delle cose. Il titolo dell’incontro con i giornalisti era: “Rigassificatore, così non va”. Nella conferenza stampa Gianni Forte, segretario provinciale della Cgil e Lunetta Franco, responsabile del circolo tarantino di Legambiente hanno dichiarato che “in base agli elementi finora noti dal progetto della Gas Natural ed in mancanza di adeguate e convincenti risposte sul rischio, sulle compensazioni, a partire da quelle ambientali e sullo sviluppo del porto, l’ipotesi di localizzazione di un rigassificatore a Taranto non possa risultare accettabile”.
Nonostante questo giudizio negativo, Legambiente e Cgil a Taranto non si dicono però pregiudizialmente contrarie alla realizzazione dell’impianto. Nel caso intervenissero delle novità sostanziali da parte della multinazionale Gas Natural.
Un no netto al rigassificatore è stato invece espresso dalla Confcommercio di Taranto nell’ultima riunione del consiglio generale. “La presenza di nove impianti ad alto rischio ambientale – ha spiegato Confcommercio” - rende inaccettabile qualsiasi progetto di insediamento industriale (non solo il rigassificatore) che possa ulteriormente aggravare le già precarie condizioni ambientali nell’area tarantina”. L’associazione di categoria dei commercianti aggiunge: “Non di minore importanza appaiono i riflessi negativi su attività portuali e turistiche che la ubicazione del rigassificatore potrebbe determinare. Secondo varie fonti d’informazione – non smentite da organi ufficiali – si ha notizia che la movimentazione delle navi gasiere richiederebbe un protocollo di sicurezza molto rigido. Tale prassi come inciderebbe sul traffico merci da e per il porto di Taranto?”.
Confcommercio ha annunciato che – lungo il percorso del corteo - nelle vetrine dei negozi i commercianti esporranno una striscia di carta per dire “no al rigassificatore”.
Intanto a Brindisi nei giorni scorsi è stato bloccato l’accesso al cantiere di Capobianco. Associazioni cittadine insieme a Comune e Provincia hanno bloccato l’accesso ai camion impedendo di accedere al cantiere della British Gas-Brindisi Lng.
Note: Gli amici di Beppe Grillo (gruppo di Taranto) aderiscono al corteo e hanno acquistato uno spazio pubblicitario su quattro quotidiani locali per pubblicizzare la manifestazione del 30 settembre contro il rigassificatore
http://beppegrillo.meetup.com/192/
Altre informazioni su:
Taranto Sociale
Il sito locale che raccoglie le informazioni sul rigassificatore
http://www.tarantosociale.org
http://italy.peacelink.org/tarantosociale
Redattore sociale, l'agenzia stampa per cui scrivo
http://www.redattoresociale.it
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rigassificatore
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