Rigassificatore in Puglia: «Sorprendono le dichiarazioni di Vendola»
“Sorprende la conferma del presidente Vendola sulla costruzione di un rigassificatore in Puglia, soprattutto dopo la replica dello stesso presidente al vicepremier D’Alema, che in Fiera a Bari aveva sollecitato l’accettazione di questo impianto da parte della nostra regione. In quell’occasione fece bene a spiegare che la Puglia già produce il 60% in più di energia elettrica rispetto al suo reale fabbisogno. Pertanto offre già un significativo quanto concreto contributo al resto del Paese in questo settore”. E’ quanto sostiene il segretario generale della Uil di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese, circa le dichiarazioni del presidente della Giunta.
“Siamo consapevoli – dice Pugliese – che la costruzione di un rigassificatore in Puglia è prevista nel Piano energetico ambientale regionale, sul quale la Uil ha dato un giudizio nettamente negativo, soprattutto per l’impatto ambientale. Ma logica vorrebbe che questo rigassificatore sorgesse altrove, dal momento che questa Giunta ha dato l’autorizzazione per nuove centrali termoelettriche e per una serie di investimenti. Ci riferiamo alla produzione di energia alternativa (eolico, fotovoltaico, cdr, ecc.), ma anche all’accordo recente tra Eni e Gazprom, che porterà il gasdotto nelle acque di Otranto. Così come non dobbiamo dimenticare il raddoppio dell’elettrodotto dalla Grecia e quello che arriverà dall’Albania. Tutto questo vuol dire che la Puglia quadruplicherà la produzione rispetto al suo fabbisogno ma produrrà anche una quantità, purtroppo superiore, di anidride carbonica, atteso che non si riduca quella esistente”.
Dunque, per come stanno le cose in Puglia non si sente davvero la necessità di costruire un rigassificatore: “Ma al di là di questo – conclude Pugliese – concordiamo su quanto dice Vendola: qualora malauguratamente si dovesse realizzare un rigassificatore in Puglia, bisogna rispettare quelle condizioni alle quali faceva riferimento egli stesso. Quella della valutazione d’impatto ambientale e una corretta procedura democratica. Ovvero, una concertazione tra il governo centrale con le istituzioni e le comunità locali. Queste condizioni, non sono state rispettate per quanto attiene l’ipotesi di costruire un rigassificatore a Taranto. E pertanto ci aspettavamo che il presidente Vendola nell’affermare che quelle stesse condizioni sono state clamorosamente violate a Brindisi, avesse aggiunto un eloquente e chiarificatore “anche a Taranto”. C’è da sperare che non si facciano politiche diverse a seconda del territorio del quale si parla”.
Il Segretario Generale
Aldo Pugliese
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