Ambiente: Servono regolamenti e piu strutture di controllo
Duemila alunni, 50 scuole, 7.000 visitatori, 1429 kit energetici distribuiti. Questi i numeri che decretano il grande successo della campagna “Altracorrente: energia in movimento”, che si è chiusa con la grande e condivisa soddisfazione di Legambiente Puglia, promotore dell’iniziativa, e di tutto lo staff organizzativo.
«Abbiamo voluto rispondere alla grande domanda di chiarezza ed informazioni che ci giunge quotidianamente dai cittadini delle province pugliesi, ed “Altracorrente: energia in movimento” si è rivelato essere lo strumento giusto per soddisfare questa esigenza di informazione, e l’alto numero di contatti sviluppati dimostra che la formula del “road show” è vincente anche in materia di energia».
Questo il commento di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, che ha organizzato la campagna con la collaborazione di Sorgenia S.p.A.
La tappa conclusiva di “Altrasorgente: energia in movimento” ha visto in Taranto una grande protagonista, anche grazie al workshop “Altra corrente: piani e progetti per l’energia a Taranto”, che ha visto una nutrita partecipazione di cittadini al confronto con le tematiche della qualità della vita in una città che «vive ormai da anni una situazione di grave emergenza ambientale», come ha ricordato Lunetta Franco, presidente del circolo Legambiente di Taranto, «in cui le questioni energetiche stanno assumendo sempre maggior rilievo grazie ai progetti di rigassificatore, di nuova centrale Ilva, di nuova centrale Eni e raddoppio della raffineria: non è pensabile che questa città possa sopportare tutti questi nuovi insediamenti a fronte, peraltro, di un’attenzione quasi inesistente verso obiettivi di risparmio energetico e di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili».
Il circolo di Legambiente Taranto è costantemente intervenuto con numerose e ferme prese di posizione, relative ai progetti di nuovi insediamenti energetici previsti, sollecitando l’adozione di provvedimenti, da parte delle istituzioni, a partire da quelle locali, per evitare l’aggravamento di una situazione già molto pesante.
«Non possiamo non sottolineare lo sforzo che la Regione Puglia ha prodotto nel realizzare il Pear», ha detto Giovanni Dinielli, del direttivo regionale di Legambiente Puglia, nel suo intervento “Il Pear: l’opinione di Legambiente”. «Ci auguriamo - ha aggiunto Dinielli - che questo sia solo l’inizio per raggiungere anche obiettivi più ambiziosi, nell’ottica del rispetto del protocollo di Kyoto. Il Pear prende infatti in considerazione lo stato dell’arte al 2004, e si prefigge di mantenerlo inalterato. L’obiettivo è certamente poco ambizioso, e dovrebbe essere ritarato proprio partendo dalla considerazione ed analisi dei risultati che il protocollo del 1999 aveva attribuito a ciascuna nazione».
Dal canto suo Bruno Pastore, neoassessore all’ambiente del Comune di Taranto, ha sottolineato le difficoltà che la città sta attraversando e come, sul versante istituzionale, si stiano facendo i primi passi in avanti per dotare la città di regolamenti e strumenti di controllo». «Taranto, città particolarmente toccata dai problemi energetici e di qualità dell’aria e della vita, necessita di un ulteriore sforzo istituzionale, che poi viene richiesto a tutte le città pugliesi, che insiste sul programmare interventi nel breve, medio e lungo periodo, che siano volte a potenziare l’utilizzo di energia da fonti alternative e rinnovabili, e che punti ad una maggiore partecipazione e coinvolgimento dei cittadini che, se resi responsabili del corretto utilizzo della risorsa energia, maturano una maggiore sensibilità e consapevolezza, a vantaggio di tutti».
Nelle parole di Francesco Tarantini una sintesi programmatica di quell’impegno che diviene sempre più indispensabile, e che chiama a raccolta lo sforzo congiunto di cittadini ed istituzioni, per il raggiungimento di obiettivi comuni. Ed il successo della campagna “Altracorrente: energia in movimento” è stato possibile proprio grazie alla formula di “dialogo diretto” con cittadini e scuole. Ai cittadini è stato distribuito il kit di risparmio energetico che Sorgenia ha messo a disposizione per la campagna pugliese. Dagli iniziali 1100 kit previsti si è passati a 1490, data la forte richiesta da parte del pubblico che ha realizzato l’importanza di cominciare a maturare il cambiamento già dai piccoli gesti quotidiani. Ogni kit conteneva 3 lampadine a risparmio energetico da 11 Wat, quattro riduttori di flusso ed una ciabatta per Tv.
Il corretto utilizzo di ogni kit consente di ottenere un risparmio di circa 70 € per famiglia. La sensibilizzazione delle scuole alla tematica ambientale ed energetica continua poi grazie al concorso a premi EnerGina e LucenTino, a cui le scuole possono iscriversi entro il 30 di ottobre. L’operazione a premi è rivolta alle scuole medie inferiori pugliesi, mira a diffondere tra gli alunni una maggiore conoscenza delle fonti energetiche, a spiegare cosa si intende per “produzione” e per “consumo” di energia, quale importanza esse rivestono nella nostra vita.
La manifestazione, organizzata da Legambiente Puglia con il patrocinio di Sorgenia S.p.A., si è avvalsa del patrocinio della Regione Puglia (assessorato all’Ambiente e assessorato al Diritto allo studio), dell’Anci Puglia, dell’Arpa Puglia, dell’Upi Puglia e del ministero della Pubblica istruzione Ufficio scolastico regionale.
Articoli correlati
- Un articolo di Maria Rita D'Orsogna
Svezia, primo paese libero dal petrolio
Alla base della politica del primo ministro svedese c'è il principio di precauzione che protegge i bambini dal rischio di crescere in ambienti tossici7 dicembre 2015 - Lidia Giannotti Losappio: siamo i primi in italia per l'energia che viene dal vento
I dati della Regione: si moltiplicano le richieste delle aziende e dei privati. All´incremento dei parchi non corrisponde una diminuzione delle pale Così facendo la Puglia si avvia a raggiungere il 18 per cento di rinnovabili.19 dicembre 2008 - Paolo RussoEnergie rinnovabili, lo stop del Governo
Impugnata la legge regionale: «Macchinosa» Losappio: «Un freno alla tutela del territorio» Il braccio di ferro sarà risolto dalla Corte costituzionale. La normativa è stata approvata lo scorso ottobre. La decisione del governo porta sempre la firma di Raffaele Fitto, ministro degli Affari regionali. C'è chi vi legge un segno politico.19 dicembre 2008 - Francesco Strippoli
Sociale.network