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Conclusa l’indagine chiesta dalla circoscrizione sugli impianti sopra i grattacieli

L’Arpa: «Elettrosmog alla Bestat»

Peacelink: «Elettrosmog, una prima vittoria». Esprimiamo soddisfazione per la chiusura dell'indagine Arpa sull'elettrosmog nella zona Bestat. L'indagine è partita su segnalazione di PeaceLink dell'11 luglio 2007 all'Arpa.
31 ottobre 2007
Anna Fornaro
Fonte: Taranto Sera

Elettrosmog Ora è ufficiale. A dire che alla Bestat c’è l’elettrosmog è l’Arpa. Dalle prime indagini è emerso come gli impianti che sovrastano i grattacieli del piazzale Bestat supererano in alcuni casi i livelli stabiliti dalla norma per l’esposizione ai campi elettromagnetici. «Abbiamo riscontrato il superamento dei livelli stabiliti dalla norma in alcuni punti - dichiara il direttore generale Arpa Puglia, il prof. Giorgio Assennato». La relazione sulle misurazioni compiute, dietro richiesta della circoscrizione Tre Carrare Solito presieduta da Adriano Tribbia, è stata completata. I dati numerici arriveranno in questi giorni al Comune e alla circoscrizione promotrice dell’indagine. Nel frattempo, all’Arpa sono arrivati gli elenchi dei gestori di quegli impianti. Sono antenne di trasmissione radio televisiva.

I risultati delle misurazioni fatte fino a questo momento, al di là dei numeri, vogliono dire nella pratica che dovrà essere seguita la procedura prevista per i casi di superamento dei limiti in fatto di esposizione ai campi elettromagnetici. Una procedura che inizia con l’ulteriore verifica dei livelli registrati. Dall’Arpa sono quindi partite le comunicazioni a Procura della Repubblica, Regione, gestori degli impianti, Ispettorato delle telecomunicazioni e, in seconda battuta, ad Asl, Comune e circoscrizione.

L'Assessore Pastore: «Prenderemo provvedimenti in base ai dati»
«Non abbiamo ancora acquisito i dati dell’Arpa, ma una volta valutata la portata dei superamenti riscontrati prenderemo i dovuti provvedimenti». A parlare e l’assessore all’ambiente del Comune, il dott. Bruno Pastore. «L’impostazione di questa Giunta - ha continuato - è quella di combattere ogni forma di inquinamento. L’inquinamento non vuol dire solo Ilva. Certo, bisogna vedere, di quanto gli impianti della Bestat superano i limiti. Se dovessero superarli di poco ci saranno maggiori margini sui quali intervenire.

Di certo promuoveremo un incontro con l’Arpa, l’assessore all’urbanistica e i gestori degli impianti per confrontarci ed individuare le soluzioni. I dati tecnici sono fondamentali per predisporre un piano di intervento». «In una città disastrata, c’è però da dire , non si può pensare di risolvere i problemi chiudendo tutto. Non si può chiudere l’industria, nè spegnere all’improvviso segnali utili». Sempre a proposito di antenne, ma spostando l’attenzione su quelle per la telefonia mobile che si stanno espandendo nei centri abitati e che tanti dubbi fanno nascere da parte di chi vive nelle loro vicinanze, il Comune, attraverso l’assessore Pastore, ha nelle scorse settimane annunciato la prossima adozione di un regolamento comunale.
«Il prossimo passaggio sarà la verifica in contraddittorio - spiega il prof. Assennato - ovvero le misurazioni verranno ripetute alla presenza dei gestori degli impianti e dell’Ispettorato delle telecomunicazioni». Il contraddittorio prevede la verifica strumentale e documentale. Ovvero verranno anche verificate le autorizzazioni. Se dovessero essere confermati i livelli registrati dall’Arpa, la procedura andrà avanti.

Le misurazioni dell’Arpa «Ora che abbiamo ottenuto l’elenco, secondo la procedura, abbiamo ordinato la verifica in contraddittorio con i gestori degli impianti - aggiunge Assennato. E’ la procedura da seguire una volta accertato il superamento dei limiti». Del resto il sentore che da quegli impianti dalla mole impressionante si propagassero livelli alti di onde elettromagnetiche c’era già. Ora numeri e cifre annotate nella relazione Arpa hanno dettato l’esigenza di attivare la procedura di riduzione a conformità, prevista in questi casi.

La giungla di antenne svettanti sopra la testa di chi abita al piazzale Bestat aveva fatto scattare il campanello d‘allarme. I cittadini, già nel 2006, si sono rivolti alla circoscrizione. Anche se spesso le idee in questo campo non sono troppo chiare, l’elettrosmog, questa moderna forma di inquinamento, resta infatti lo spettro del terzo millennio, temuto, come tutti i nemici invisibili.

PeaceLink aveva segnalato 4686 "sforamenti" rispetto al limite di legge fissato in 6 volt/metro. Tali sforamenti erano stati registrati dal 17 al 31 ottobre 2006 nel monitoraggio della Fondazione Ugo Bordoni. Il prof. Giorgio Assennato, una volta ricevuta la segnalazione, ha attivato prontamente l'Arpa. PeaceLink non ne aveva tuttavia dato comunicazione alla stampa per via della delicatezza dell'indagine.

E' inoltre importante che la Circoscrizione Tre Carrare Solito abbia svolto una pregevole azione di pressione, a testimonianza di quanto di positivo si possa fare anche "dal basso". Rivolgiamo pertanto un elogio al presidente Adriano Tribbia per l'impegno profuso sulla questione elettrosmog a tutela della popolazione.

Si allegano i grafici dei monitoraggi elettrosmog in zona Bestat. Da essi si evince che nella prima serie di rilevazioni era fuori norma il 99,7% delle misurazioni (2892 su 2901). Nel secondo grafico le misurazioni fuori norma raggiungono il 100% (1666 su 1666).

In totale i valori fuori norma registrati sono 4648 e sono stati comunicati da PeaceLink all'Arpa a luglio. I file bestatgrafico1.png e bestatgrafico2.png sono stampate della schermata di navigazione e danno dati ancora più completi con il periodo di monitoraggio, ecc

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